TomCapraro ha scritto:NIMALONE65 ha scritto:Trovo abbastanza aleatorie le varie valutazioni che si possono fare sui cavi , così come su tutto ciò che si ha la pretesa di misurare .
Non fraintendetemi ,,,, non sto dicendo che le misure non servano in assoluto , che le schermature , le configurazioni , i materiali , non contino affatto ,,,,ma semplicemente che non essendo ancora in grado di avere/ottenere un quadro completo di tutti i parametri che intercorrono nella costruirne di un qualsiasi apparecchio Hifi , alla ine il vero discriminante lo farà solo l'orecchio , l'ascolto .
E allora lascio ai produttori le misure , per uniformare le loro produzioni ,,,,io ascolto .
La misurazione sui cavi offre (oggi...anno 2016) questo:
100% di affidabilità oggettiva sul responso di una misurazione alquanto semplice e banale.
E' sbagliato sostenere che non si è in grado di "ottenere un quadro completo".
Il quadro completo è perfettamente ottenibile, ancor più sui cavi. (che andrebbero misurati nel contesto in cui sono collegati e non "a solo")
La discriminante che fa l'orecchio circoscrive soltanto i gusti, figli di un mix di sensazioni e percezioni...per i cavi piu percezioni che sensazioni. (ma visto che il cervello non può decontestualizzare//discriminare una sensazione da una percezione...rimaniamo
convinti che questa sia oggettivamente relativa ad una variazione fisica)
Quando dico che il quadro completo non è ottenibile , intendo dire che non conosciamo tutti i parametri che intervengono tra costruzione ed ascolto ,,,,,,,di conseguenza anche se riusciamo a misurarne molti , di fatti non siamo ancora in grado di costruire a tavolino , con le sole misure l'apparecchio esattamente come lo vorremmo.
Finché posizionando un qualsiasiasi apparecchio Hifi su un piedino , su un tavolo o su una pietra il suono ne resterà condizionato in modo diverso , ritengo inutile ai fini dell'ascolto finale tali procedure .
Di fatto la misura in se rappresenta un metodo di lavoro , oltre che un riscontro , e ritengo che sia giusto è naturale che qualcuno lavori in tal senso ,,,,,serve anche questo .
Separerei poi anche il discorso sul piacere personale , spesso utilizzato come alibi per ciò che non si riesce ad ottenere , dal discorso percettivo .
Quest'ultimo è già di suo di difficilissima interpretazione .
È innegabile che ci siano persone che ci sentono bene , altre che hanno ipoacusie ed infine ci siano i sordi .
È altrettanto innegabile che anche in assenza di patologie ci sia un'invariabile degenerazione delle nostre capacità uditive con il trascorrere degli anni .
È altresì innegabile che la percezione sia invariabilmente condizionata da fattori esterni , mi vengono in mente le teorie di Ing. Scardamaglia , di cui sarebbe sciocco negarne l'esistenza .
Al di là di chi alla fine ha ragione o se la prende , o di chi la ragione la da ad altri perché si è rotto le scatole di discutere a vuoto , resta un quadretto in cui ritengo che tutti possano parlare , esprimersi fin tanto che non stravolgano regole fisiche acquisite o semplicemente trasformino il suono di un pianoforte in quello di una spignatta .