Fabrizio Calabrese: Coassiali e "Poliedro"

...per non dimenticare i problemi lessicali di Calabrese che ha tradotto "sensibilità" con "efficienza" (e non solo...)
https://audioitalia.mondoforum.com/view ... =27&t=1450.
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Grisulea
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Re: Fabrizio Calabrese, problemi lessicali: "piccole anomali

#1 Messaggio da Grisulea »

A proposito del poliedro inviterei a leggere questo argomanto. Va letto tutto. Non solo la parte riportata.
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... php?t=4085

Re: La fine dei coassiali...

Messaggio da F.Calabrese » mercoledì 2 ottobre 2013, 15:01
Ora di nuovo attenzione: proviamo a vedere cosa accade se avviciniamo i due diffusori fino a farli toccare,portando la piccola tromba del driver a qualche centimetro dal bordo del woofer-midrange..

Ahi... Ahi... Ahi..

Sono comparsi un numero di prodotti di intermodulazione, nonostante la frequenza inviata al woofer-midrange sia talmente alta (300 Hz) da non causare di certo escursioni visibili...

Attenzione: i nostri due componenti simulati sono di per sé privi di distorsione, per cui i picchi che vediamo sono causati solo ed esclusivamente dalla modulazione dell'impedenza di radiazione della tromba, causata dalla vicinanza del woofer...

E' udibile questo tipo di distorsione...? SI' e tanto... per via del fatto che si tratta di componenti NON armoniche, situate sia sopra che sotto quelle emesse dalla tromba e dal driver...!!!



Domanda: ma il poliedro non è fatto cosi? Uno pseudo coassiale con la trombetta del driver molto vicina al woofer midrange? Della frase sopra evidenziata in blu non mi è chiaro il concetto / significato, la prendo per buona. Il poliedro non ha la trombetta infilata parzialmente nel cono addirittura alla fine nel tubo che carica il mid? Secondo la teoria esposta non dovrebbe essere una pessima soluzione? Intertpreto male io qualcosa?
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Re: Fabrizio Calabrese, problemi lessicali: "piccole anomali

#2 Messaggio da MarioBon »

Ho letto http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... php?t=4085

Primo punto: mi domando come mai il Sig. Calabrese non sia riuscito ad ottenere uno spettro "pulito" per una singola sinisoide (ovvero una unica linea verticale). Tanto più, a quanto dice, trattandosi di una simulazione.

Punto secondo: i prodotti di distorsione sono a -60 dB ripetto alla fondamentale e l'udibilità non è facile da determinare. Riducendo il livello dello stimolo c'è da aspettarsi che la distorsione diminuisca. Era meglio utilizzare uno stimolo multitono che, in simulazione, non è difficile programmare (l'ho fatto io figuriamoci se non può farlo il Sig. Calabrese) e ripetere la simulazione a diversi livelli dello stimolo. Ma, se non si riesce ad ottenere uno spettro non "sbrodolato" con una sinusoide, è impensabile utilizzare un segnale multitono.

Punto terzo: questa affermazione contiene almeno due errori
Sia le trombe vere (= ben progettate) che gli isodinamici e gli elettrostatici sono tutti diffusori relativamente immuni agli effetti della modulazione dell'impedenza di carico acustico, proprio perché questa impedenza è costante rispetto alla frequenza, per tutta la banda di lavoro, e non risente di ciò che circonda il trasduttore.
L'impedenza può anche essere costante rispetto alla frequenza ma quello che conta è che non dipenda dall'ampiezza dello stimolo (oscillazione) perchè è quello che determina gli effetti non lineari. Il secondo errore è questo: l' impedenza di radiazione è determinata da quello che circonda il trasduttore. Ma questo rientra nei soliti problemi lessicali oltre che nella difficoltà di definire le condizioni al contorno delle misure e delle simulazioni.

Punto quarto: ci sono coassiali che non soffrono di questo problema come per esempio questo:https://www.bcspeakers.com/en/products/ ... 5/8/6fhx51 doeve la tromba "non vede" il diaframma.Le affermazioni del Sig. Calabrese non possono avere carattere generale.

Punto quinto:
A causa delle rutture della membrana dei woofer in carta (tipica per coassiali professionali) la parte in movimento del cono si riduce, con la frequenza, concentrandosi sempre più in prossimità della bobina mobile. Dato che non sappiamo come sia stato simulato l'ambaradan l'effetto della distorsione di intermodulazione potrebbe essere stato sovrastimato.

Comunque dal momento che le soglie di udibilità della distorsione sono soggettive, se fosse vero il ragionamento del Sig. Calabrese, se ne potrebbe dedurre soltanto che tutti quelli che ascoltano con soddisfazione un coassile Tannoy o di qualche altra marca, sono meno sensibili alla distorsione degli altri.
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Re: Fabrizio Calabrese, problemi lessicali: "piccole anomali

#3 Messaggio da MarioBon »

Mi devo autoquotare altrimenti il Sig. Calabresse non capisce.
MarioBon ha scritto:Ho letto http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... php?t=4085

Punto terzo: questa affermazione contiene almeno due errori
Sia le trombe vere (= ben progettate) che gli isodinamici e gli elettrostatici sono tutti diffusori relativamente immuni agli effetti della modulazione dell'impedenza di carico acustico, proprio perché questa impedenza è costante rispetto alla frequenza, per tutta la banda di lavoro, e non risente di ciò che circonda il trasduttore.
L'impedenza può anche essere costante rispetto alla frequenza ma quello che conta è che non dipenda dall'ampiezza dello stimolo (oscillazione) perchè è quello che determina gli effetti non lineari. Il secondo errore è questo: l' impedenza di radiazione è determinata da quello che circonda il trasduttore. Ma questo rientra nei soliti problemi lessicali oltre che nella difficoltà di definire le condizioni al contorno delle misure e delle simulazioni.
la frase "Il secondo errore è questo: l' impedenza di radiazione è determinata da quello che circonda il trasduttore."
va meglio puntializzata in:
"Il secondo errore è questo: l' impedenza di radiazione è determinata anche da quello che circonda il trasduttore." Così distinguiamo la forma il trasduttore in sè da quello che ha attorno.

questa frase, invece, è corretta. :
"L'impedenza può anche essere costante rispetto alla frequenza ma quello che conta è che non dipenda dall'ampiezza dello stimolo (oscillazione) perchè è quello che determina gli effetti non lineari."
Se il Sig. Calabrese non sa cosa significhi "distorsione non lineare" non possiamo far altro che allungare la lista dei suoi problemi lessicali: la distorsione si dice non lineare quando sipende dalla ampiezza e dalla forma nel tempo dello stimolo.
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#4 Messaggio da MarioBon »

Sempre in questo 3D c'è scritto:
http://www.hifi-forumlibero.it/phpBB3/v ... php?t=4085
...Esaminiamo però il caso, con attenzione: il mio FullHorn con i Sub di terza generazione lo hanno ascoltato alcune decine di appassionati, nessuno dei quali ha trovato a ridire sulla spettacolare assenza di distorsione...
Eppure i finalini cinesi avevano valori di distorsione compresi tra il 10 ed il 15 per cento, a piena potenza...!

Beh... ci vuol poco a dedurre che "a piena potenza" non ci siano arrivati MAI, se non nei rari casi in cui abbiamo giocato a "sentire fino a quanto arriva"...

Ebbene, un solo appassionato (e lo ha scritto) ha ascoltato il "fondo corsa", con i finali dei sub che clippavano: 139 dB ad otto metri, in un salone di 250 metri cubi con un Tempo di Riverbero di meno di un secondo.
139 dB a 8 metri in 250 metri cubi con T60 minore di un secondo sono un bel numero. Probabilmente ottenuto con i due canali in funzione e probabilmente si tratta di valori di picco. Ma facendo 4 conti appare difficile ottenerli con con "finalini cinesi" a meno che non siano capaci di erogare diverse centinaia di Watt per canale (almeno 250 Watt se il sistema di altoparlanti ha rendimento del 100% e T60=0.8 secondi).
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