Cavi, più sono corti e meglio è-

Cavi di Alimentazione, Segnale e Potenza
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Polin
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#11 Messaggio da Polin »

TomCapraro ha scritto:
Il concetto espresso nel 3D verte a questo...(più è corto, e meglio è)
Non era forse il caso utilizzare per la misura una banda passante entro le frequenze audio!?
Saluti
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TomCapraro
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#12 Messaggio da TomCapraro »

Polin ha scritto: Non era forse il caso utilizzare per la misura una banda passante entro le frequenze audio!?
La tua è una domanda logica e scontata.
Il fatto è che se analizzassimo la banda passante (condizioni normali) entro i 20khz, troveremmo un nulla di fatto poiché con tutta probabilità tutti i cavi testati circoscriverebbero le differenze entro scarti risibili.
La banda passante però non cessa a 20khz, nel cavo transita una frequenza maggiore, vuoi per i disturbi indotti, vuoi per i prodotti d'intermodulazione, alla fine la vera differenza tra cavi la fa la schermatura e alcuni valori elettrici affinché non vengano innescate risonanze elettriche.
Disturbi indotti e risonanze elettriche provocherebbero fenomeni di autoscillazione dell'elettronica, oppure riversamenti in banda udibile di disturbi, causa intermodulazione, nonostante la base di partenza si sviluppi in alta frequenza
saluti, Tom
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SM63
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#13 Messaggio da SM63 »

Aggiungo alla discussione un'altro elemento (schermatura) ,forse in parte spiega perche molti cavi di segnale prettamente di linea non sono schermati , in parte questa dovrebbe influire sulla capacita' ,ovviamente a discapito dei disturbi .

Tom

A questo punto sarebbe interessante misurare cavi di pari lunghezza tra bilanciato e sbilanciato ,perche' secondo me ha un senso il bilanciato anche per breve distanze .
Salvatore Micale
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TomCapraro
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#14 Messaggio da TomCapraro »

SM63 ha scritto:Aggiungo alla discussione un'altro elemento (schermatura) ,forse in parte spiega perche molti cavi di segnale prettamente di linea non sono schermati , in parte questa dovrebbe influire sulla capacita' ,ovviamente a discapito dei disturbi .

Tom

A questo punto sarebbe interessante misurare cavi di pari lunghezza tra bilanciato e sbilanciato ,perche' secondo me ha un senso il bilanciato anche per breve distanze .

Se nei paraggi vi sono fonti di disturbo lo credo anch'io.
Se poi il rapporto lunghezza/capacità dovesse innescare (sulla linea) piccole risonanze allora meglio puntare su quello piu stabile.
Certamente si dovrebbe misurare la catena audio e non, come nella prova svolta, la linea composta da un generatore di funzioni che, avrà un comportamento proprio (impedenza uscita ect...ect...)
saluti, Tom
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iano
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#15 Messaggio da iano »

TomCapraro ha scritto:
iano ha scritto:Un cavo molto molto corto è molto utile.Da una impressione di neutralità,qualunque tipo di cavo,chiodi compresi.
Il concetto espresso nel 3D verte a questo...(più è corto, e meglio è)
Si,ma volevo sottolineare che al mio orecchio le cose non vanno nel modo lineare atteso.
Sotto i 10 cm confermo,e sono felice di farlo,che le mie percezioni confermano l'atteso teorico.
Sopra i 10 cm i cavi sembrano dividersi in due gruppi.
Quelli che aumentando la lunghezza determinano differenze poco significative per le sorti del suono,e quelli che nel bene e nel male introducono differenze cruciali.Non sono differenze che aumentano con la lunghezza.Semplicemente sembrano innestarsi alla mia percezione al di sopra di circa 10 cm.
Nei casi migliori alcuni di questi cavi sembrano migliorare le sorti del suono.
Questo non può voler dire e non vuol dire che sono più neutri di quelli che sembrano peggiorare significativamente il suono.
Significa che un cavo di normale lunghezza ,cioè maggiore di 10 cm,introduce differenze che non sono del tutto riconducibili a ciò che ci attendiamo.
Le cause sono probabilmente molteplici.Una scommetterei essere l'effetto di prossimità.
Io sono arrivato quindi ai miei cavi preferiti,ma non sono qui per consigliarli.
Sono qui per suggerire che l'auto costruzione del cavo unita a una sperimentazione libera e priva di pregiudizi di qualunque tipo può dare ottime soddisfazioni soggettive.
Mi limito solo timidamente a consigliare di non avvicinare troppo i conduttori,specie nei cavi multiconduttori.
Si parla e si deve parlare di percezioni soggettive,ma perché dovrei tacere che sistematicamente,qualunque sia la struttura del cavo,avvicinando i conduttori il suono peggiora?
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iano
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#16 Messaggio da iano »

SM63 ha scritto:Aggiungo alla discussione un'altro elemento (schermatura) ,forse in parte spiega perche molti cavi di segnale prettamente di linea non sono schermati , in parte questa dovrebbe influire sulla capacita' ,ovviamente a discapito dei disturbi .

Tom

A questo punto sarebbe interessante misurare cavi di pari lunghezza tra bilanciato e sbilanciato ,perche' secondo me ha un senso il bilanciato anche per breve distanze .
Come dire che semplice non è necessariamente sinonimo di meglio.
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TomCapraro
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#17 Messaggio da TomCapraro »

iano ha scritto: Si,ma volevo sottolineare che al mio orecchio le cose non vanno nel modo lineare atteso.
Sotto i 10 cm confermo,e sono felice di farlo,che le mie percezioni confermano l'atteso teorico.
Sopra i 10 cm i cavi sembrano dividersi in due gruppi.
Quelli che aumentando la lunghezza determinano differenze poco significative per le sorti del suono,e quelli che nel bene e nel male introducono differenze cruciali.Non sono differenze che aumentano con la lunghezza.Semplicemente sembrano innestarsi alla mia percezione al di sopra di circa 10 cm.
Nei casi migliori alcuni di questi cavi sembrano migliorare le sorti del suono.
Questo non può voler dire e non vuol dire che sono più neutri di quelli che sembrano peggiorare significativamente il suono.
Significa che un cavo di normale lunghezza ,cioè maggiore di 10 cm,introduce differenze che non sono del tutto riconducibili a ciò che ci attendiamo.
Le cause sono probabilmente molteplici.Una scommetterei essere l'effetto di prossimità.
Io sono arrivato quindi ai miei cavi preferiti,ma non sono qui per consigliarli.
Sono qui per suggerire che l'auto costruzione del cavo unita a una sperimentazione libera e priva di pregiudizi di qualunque tipo può dare ottime soddisfazioni soggettive.
Mi limito solo timidamente a consigliare di non avvicinare troppo i conduttori,specie nei cavi multiconduttori.
Si parla e si deve parlare di percezioni soggettive,ma perché dovrei tacere che sistematicamente,qualunque sia la struttura del cavo,avvicinando i conduttori il suono peggiora?
È difficile poterlo confermare o smentire, se non provando nel contesto.
C'è da dire che se parli di lunghezza over 10cm tendi forse ad attribuire questa caratteristica di cui parli
anche in contesti diversi dal tuo.
Mettiamoci anche una possibile e massiccia dose sul fatto che si può innescare una sorta di sincronizzazione percettiva tra la vista del cavo, quindi la lunghezza, e quello che il cervello ha metabolizzato.
A naso mi sembra abbastanza difficile poter rilevare differenze entro il mezzo metro, quindi 40cm in più dei 10cm che dovrebbero fissare il "confine"
saluti, Tom
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iano
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#18 Messaggio da iano »

Potrei dire che tutto quello che ho scritto qui lo dico e qui lo nego.
Quello che ho scritto merita però di essere valutato da un punto di vista secondo me interessante.
Il senso da da dare a quel che ha scritto ha a che fare con la naturale necessita di condensare e riassumere una lunga esperienza puramente,o quasi,percettiva.
Non è che mi sono messo a tavolino per farlo.Semplicemente l'ho fatto.
Si tratta io credo di quei processi mentali messi in atto anche da persone che poi giungono pure a risultati scientifici seri,certamente più dotati di me per natura e per conoscenza,ma che poi non appaiono in nessuno dei loro scritti,pena la perdita di credibilità.
Il mio vero lavoro in effetti è stato quello di osservarmi mentre "mi lasciavo lavorare".
Che poi certi processi portino a risultati condivisibili o meno diventa secondario.
Dal mio punto di vista il capire i processi che hanno portato Newton,Einstein alle loro teorie non è meno interessante delle teorie stesse.
Non sono mai stato un asso a scuola,ma non ho mai copiato.
Sono sempre stato convinto che l'unico modo di capire qualcosa è inventarla o reinventarla.E quello che a me interessa è capire e non essere promosso.
La vera comprensione sta nel percorso fatto per giungervi.
Sono andato fuori tema,ma ci tenevo ad esternarmi un po',dopo tanta introspezione,per la quale i cavi sono stati solo un espediente che è andato ben oltre le mie aspettative.
Peccato non poter condividere,potendomi limitare ad un invito a rifare lo stesso percorso.
Non sono stato il solo a farlo ,e molti di quelli che lo hanno fatto,giusto o sbagliato che sia,più sbagliato che giusto secondo me,sono diventati produttori di cavi con diversa fortuna.
Tutte le astruserie che tali produttori a volte usano per descrivere i loro cavi sono nel tempo passati per la testa pure a me.Strana coincidenza.
Sarà per questo che spacciarli per scienza,invece che per percorso mentale ,li renda credibili.
Perché per quanto astrusi hanno una loro apparente logica.
Ma quale sia il loro vero valore,se interessasse,io l'ho detto.
Certamente il mio 10 cm non è da prendere alla lettera.Sta per molto corto,è molto molto corto è per me il vero cavo che non c'è.Il migliore.La notizia cattiva è che a 50 cm il cavo,nel bene e nel male c'è,e c'è molto più di quanto sia atteso e di quanto sarebbe desiderabile.
La notizia buona è che i risultati,sebbene nulla abbiano a che fare con la neutralità,anche quando la suggeriscono,sono interessanti in se',non foss'altro perché' del tutto inattesi.
L'impressione a volte è che i cavi influiscano effettivamente poco,ma che quel poco alla percezione chissà perché si amplifichi e diventi decisivo.
Il suono diventa interessante,e quando il suono diventa interessante qual'e' quel masochista che ci rinuncerebbe in nome della teoria?
Beh io lo so chi è quel masochista,ma gli riconosco le sue buone intenzioni e motivazioni,condividendo la credibilità che da ciò gliene deriva.
Io sono uno che non entrerebbe mai a far parte di un club che mi accettasse come suo membro.
Se mi piace io compro solo quello che vende gente del tipo di Mario o Tom.Gente credibile.
Però mi è parso che un forum si presti bene a ciò che finora sembrava solo un lusso ,quello di poter esprimere singole soggettività .E' un po' come mettere ciccia su uno scheletro essenziale e succinto per dargli umane sembianze,cosa che trova l'interesse dei molti.
Non è proibito farlo,ma è meglio specificare sempre.
Infine potrei azzardare per i cavi una distorsione armonica che può essere piacevole o spiacevole,ovviamente,ma che sempre distorsione rimane.Se così fosse non sembra conveniente ignorarli.In senso lato,dentro e fuori da quel che se ne sa'.
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TomCapraro
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#19 Messaggio da TomCapraro »

iano ha scritto:Potrei dire che tutto quello che ho scritto qui lo dico e qui lo nego.
Quello che ho scritto merita però di essere valutato da un punto di vista secondo me interessante.
Il senso da da dare a quel che ha scritto ha a che fare con la naturale necessita di condensare e riassumere una lunga esperienza puramente,o quasi,percettiva.
Non è che mi sono messo a tavolino per farlo.Semplicemente l'ho fatto.
Si tratta io credo di quei processi mentali messi in atto anche da persone che poi giungono pure a risultati scientifici seri,certamente più dotati di me per natura e per conoscenza,ma che poi non appaiono in nessuno dei loro scritti,pena la perdita di credibilità.
Il mio vero lavoro in effetti è stato quello di osservarmi mentre "mi lasciavo lavorare".
Che poi certi processi portino a risultati condivisibili o meno diventa secondario.
Dal mio punto di vista il capire i processi che hanno portato Newton,Einstein alle loro teorie non è meno interessante delle teorie stesse.
Non sono mai stato un asso a scuola,ma non ho mai copiato.
Sono sempre stato convinto che l'unico modo di capire qualcosa è inventarla o reinventarla.E quello che a me interessa è capire e non essere promosso.
La vera comprensione sta nel percorso fatto per giungervi.
Sono andato fuori tema,ma ci tenevo ad esternarmi un po',dopo tanta introspezione,per la quale i cavi sono stati solo un espediente che è andato ben oltre le mie aspettative.
Peccato non poter condividere,potendomi limitare ad un invito a rifare lo stesso percorso.
Non sono stato il solo a farlo ,e molti di quelli che lo hanno fatto,giusto o sbagliato che sia,più sbagliato che giusto secondo me,sono diventati produttori di cavi con diversa fortuna.
Tutte le astruserie che tali produttori a volte usano per descrivere i loro cavi sono nel tempo passati per la testa pure a me.Strana coincidenza.
Sarà per questo che spacciarli per scienza,invece che per percorso mentale ,li renda credibili.
Perché per quanto astrusi hanno una loro apparente logica.
Ma quale sia il loro vero valore,se interessasse,io l'ho detto.
Certamente il mio 10 cm non è da prendere alla lettera.Sta per molto corto,è molto molto corto è per me il vero cavo che non c'è.Il migliore.La notizia cattiva è che a 50 cm il cavo,nel bene e nel male c'è,e c'è molto più di quanto sia atteso e di quanto sarebbe desiderabile.
La notizia buona è che i risultati,sebbene nulla abbiano a che fare con la neutralità,anche quando la suggeriscono,sono interessanti in se',non foss'altro perché' del tutto inattesi.
L'impressione a volte è che i cavi influiscano effettivamente poco,ma che quel poco alla percezione chissà perché si amplifichi e diventi decisivo.
Il suono diventa interessante,e quando il suono diventa interessante qual'e' quel masochista che ci rinuncerebbe in nome della teoria?
Beh io lo so chi è quel masochista,ma gli riconosco le sue buone intenzioni e motivazioni,condividendo la credibilità che da ciò gliene deriva.
Io sono uno che non entrerebbe mai a far parte di un club che mi accettasse come suo membro.
Se mi piace io compro solo quello che vende gente del tipo di Mario o Tom.Gente credibile.
Però mi è parso che un forum si presti bene a ciò che finora sembrava solo un lusso ,quello di poter esprimere singole soggettività .E' un po' come mettere ciccia su uno scheletro essenziale e succinto per dargli umane sembianze,cosa che trova l'interesse dei molti.
Non è proibito farlo,ma è meglio specificare sempre.
Infine potrei azzardare per i cavi una distorsione armonica che può essere piacevole o spiacevole,ovviamente,ma che sempre distorsione rimane.Se così fosse non sembra conveniente ignorarli.In senso lato,dentro e fuori da quel che se ne sa'.
Ho evidenziato i termini (che ritengo corretti) che trasformano tutto il tuo scritto in una razionale ed accettabile parentesi condivisibile-
saluti, Tom
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Re: Cavi, più sono corti e meglio è-

#20 Messaggio da sibry »

OK, cavi di segnale...
molti fabbriconti di cavi alimentazione dicono sia meglio averli un po' klunghi (se sono fatti bene, ovvio) perchè fanno/farebbero da filtro.
probabilmente è vero, almeno per alcuni... :)

Ciò che a me interessa, al momento, però, è il discorso del cavo potenza.
Se i diffusori stanno un po' distanti dall'ampli, che magari a sua volta sta nel rack all'altezza di un metro... ci vorrò
un metro di cavo da pavimento ==> AMPLI
due metri di cavo da pavimento ==> casse
un metro di cavo per "gioco" (spostare un po' in avanti, alla bisogna

Cioè... facilemente avremo almeno 4 metri di cavo dall'ampli ai diffusori (nel mio caso quasi 5...)

Un po' troppo, forse. ma ... alternative?
eventuali trucchi?
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