Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

L'udito, cosa udiamo, come udiamo
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NIMALONE65
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Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#1 Messaggio da NIMALONE65 »

MarioBon ha scritto:in questo post l'utente NIMALONE65 esprime alcune idee e concetti che non trovano riscontro. In particolare nega la valenza scientifica della psicoacustica e cita Personaggi (come Freud) le cui teorie ad oggi sono superate. NIMALONE65 è stato poi espulso.
La psiacustica questa sconosciuta.

Che esista , ce lo dice il vocabolario della lingua italiana .
Oggi viene definita così :


LA PSICOACUSTICA è lo studio della percezione soggettiva dei suoni.
In altre parole la psicoacustica è lo studio della psicologia della percezione acustica.

Quindi da una parte si dovrebbe affrontare il discorso che riguarda l'acustica , che può oggi essere misurata ed oggettivizzata , l'altra parte quella psicologica , non è purtroppo oggi oggettivizzabile e misurabile ne tanto meno prevedibile .

È fin qui DOBBIAMO convenire tutti .

Per cercare di andare oltre , si potrebbero studiare , e c'è chi lo ha fatto e lo fa tutt'ora , i meccanismi più frequenti che tendono a ripetersi più frequentemente .
Ciò può portare a formulare teorie , si ma teorie non regole , fino ad oggi

Poi bisognerebbe sapere , conoscere ed osservare chi fa , formula , osserva queste cose , al pari del comune uomo osservato dagli osservatori .

Chissà cosa potrebbe mai pensare Melanie Klein o Freud di personalità che hanno il bisogno di dare una definizione assoluta al pensiero umano, forse che sono rimaste vittime di un triangolo perverso , o che hanno avuto un qualche altro trauma infantile !?

Per certo sia la Klein che Freud, suggerirebbero ipotesi, ma non formulerebbero complicate teorie e se ne guarderebbero bene di sancire come regole le loro informazioni frutto di osservazioni

Perché allora dobbiamo farlo noi?
Perché dobbiamo continuamente parlare di ciò che, alla fine non riusciamo in alcun modo a circoscrivere con regole, formulando teorie che poi vengono utilizzate insieme ad altre teorie per dimostrare ciò che si vuole?

Oggi in hifi il termine psiacustica viene utilizzato è sfruttato ogni qual volta i calcoli e le misure si bloccano sul foglio bianco a quadretti, è questa cosa non va bene affatto .
30 anni fa si diceva semplicemente: "tu non ci senti", ma oggi che è possibile fare gli esami audiometrici, la scusa, l'alibi è cambiato, oggi si parla di psiacustica.
D'altro canto ci sono molte persone che preferisco essere guidate in un percorso, magari totalmente sbagliato, pur di fidarsi di qualcuno e di non essere costretto a far da solo, a mettersi alla prova, ad esporsi in prima persona.

È qui Melanie Klein e Freud, potrebbero aiutarci non poco!

L'uomo ha il DOVERE di difendere la propria integrità intellettuale e morale, e prima di dare la possibilità a Tizio o Caio di raccontarmi che ciò che ascolto è un'illusione, solo perché LORO non riescono a misurarla, o che sono condizionato in modo generico senza darmi reali nozioni su come quando e quanto cambino le mie percezioni, possono raccontarmela in tutte le salse, ma per me avranno lo stesso valore che do al bambino che farnetica voli pindarici alla velocità della luce .

Non pensarla così, è sicuramente uno sbaglio , ed evidenzia pure un atteggiamento poco scientifico (gli scienziati studiano e ricercano e parlano solo dopo aver scoperto qualcosa di comprovabile, non per avvalorare le loro teorie).

:D
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maui_76
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#2 Messaggio da maui_76 »

Interessante disamina.

Ti invito a seguire, se ne hai voglia, questa interessante presentazione di Carlo Vicenzetto e Mario Marcello Murace, mirata a coniugare l'acustica con la psicoacustica.

https://m.youtube.com/watch?v=4uIuuihYOQc
- Mauro -
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maui_76
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#3 Messaggio da maui_76 »

Altrettanto a te! :)
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TomCapraro
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#4 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:
L'uomo ha il DOVERE di difendere la propria integrità intellettuale e morale, e prima di dare la possibilità a Tizio o Caio di raccontarmi che ciò che ascolto è un'illusione , solo perché LORO non riescono a misurarla

:D

Non è nemmeno necessario andare a misurare per poter avvalorare un ipotesi molto attendibile se ciò che si percepisce è oggettivo o frutto di un illusione.
Cose semplici rese difficili e strumentalizzate.
Un test ABX ben fatto (ripeto ben fatto) è uno strumento molto adatto per discernere il "sento veramente" dal "sto immaginando di sentire"
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#5 Messaggio da MarioBon »

Come mi è già capitato di spiegare il Metodo Scientifico è tale proprio perché consente di eliminare gli errori dipendenti dall'operatore. Poi si può credere o non credere.
Sempre sulla necessità di eliminare il peso dell'operatore si potrebbe citare David Hilbert (formalismo) e tutta la storia scientifica del XX secolo.
Ma a che servirebbe?
Il pensiero di Freud conserva un interesse storico ma delle sue teorie (quelle sì teorie) ben poco è rimasto.
Per quanto riguarda la psicoacustica ti consiglio di leggere qualche cosa sulle scale di Shepard o sull'effetto Franssen:
http://www.mariobon.com/Glossario/___Ud ... anssen.pdf

P.S. ho corretto il titolo perché c'era un errore di ortografia.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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TomCapraro
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#6 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:Quel tuo "ben fatto" già ci dice che è operatore dipendente, quindi non scientifico.
Avrai, immagino, anche dei pregi ma...il tuo peggior difetto e' quello di contrastare le cose senza conoscerle.
L'ABX, se si utilizza un software comparatore adatto, mette l'operatore nelle condizioni di testare due segnali riprodotti senza che lui stesso venga a conoscenza di quale segnale sta ascoltando.
La cosa si puo' estendere anche in doppio cieco e per un periodo illimitato di ascolto.
C'e da dire che, anche se appartenente ad un metodo scientifico (la comprovazione arriverebbe con livelli di confidenza non inferiori al 95%) non c'e statistica in quanto la comprovazione si circoscrive al solo individuo e contesto in cui si svolge il test.
Sicuramente si potrà dire che: l'individuo che si e' sottoposto al test in quel determinato contesto ha dimostrato scientificamente che il fenomeno riesce a rilevarlo con ripetibilità.
Se poi statisticamente tale fenomeno non venisse rilevato, significa che il tester possiede una sensibilità che va oltre la media.
saluti, Tom
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scroodge
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#7 Messaggio da scroodge »

Il metodo di indagine in cieco (e in doppio cieco) è impiegato dalla comunità scientifica di tutto il pianeta da decenni, solo il dott. Enrico (Nimalone65), ed è medico, ritene che non sia "scientifico".


Le citazioni al pensiero di Melanie Klein (ho alcuni scritti autografi in casa, ereditati da mio padre) e quelle a Sigmund Freud (di cui al secondo anno della scuola di specialità mi sono sorbito praticamente l'opera omnia) ad opera dello stesso Nimalone65 sono fuorvianti, superficiali e sbagliate, e frutto di una misconoscenza che banalizza e vanifica il lavoro di questi due grandi studiosi.
Francesco - Padova
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Zapuan
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Re: Psicoacustica. Leggi, teorie, realtà ed alibi.

#8 Messaggio da Zapuan »

Direi che per capire in prima persona la psicoacustica basta appunto fare dei test in cieco. Senza tanta teoria, e con onestà intellettuale, chiunque sperimenta da se quanto è facile cadere in errore.
Cercare di convincere qualcuno - in un forum tecnico - che ci sono cose che oggi non si misurano e hanno chissà quali effetti sul suono, è un'operazione un po' ingenua.
Hakuna matata a tutti
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