Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc. (chiuso)

Sorgenti, Amplificatori, diffusori acustici, ecc.
(tranne i cavi)
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MarcelloDalmazia
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#21 Messaggio da MarcelloDalmazia »

TomCapraro ha scritto:Dunque, mi son letto tutti gli interventi per bene.
Sono totalmente d'accordo con chi ha menzionato il termine -discernimento-, si perché secondo me si sta generalizzando un pochettino. (e con potenziali paradossi)

perché il termine "discernere" (e saperlo fare) è molto più adatto? semplicemente perché NON si può paragonare un prodotto con un altro, bisogna appunto fare le dovute distinzioni.

Voglio essere subito molto chiaro, quindi facciamo un paragone tra prodotti e vediamo in quali casi bisogna discernere e, all'occorrenza, pure criticare (ma con garbo).

Prendiamo (caso in esame) un disco, questo è il -primo componente della catena audio- vale a dire: un disco mal prodotto comprometterà l'intera catena, anche se potenzialmente dovesse avere le carte in regola per riprodurre allo stato dell'arte.
La vera sorgente è la registrazione, non il cd player da 35.000€ o peggio ancora il cavo alimentazione da 6000€.

Ecco, giusto perché è stato nominato mettiamoli a confronto e valutiamo (secondo il mio concetto) i perché di questa giusta affermazione, discernere e saperlo fare.

Tra una cattiva registrazione (e dovremmo essere felici se qualcuno ancora le fa bene) e un ottima registrazione passa molto spesso una differenza di prezzo esigua, a volte nulla, altre volte perfino meno costosa.

Tra un cavo alimentazione decente, perfettamente funzionante (e pure schermato) rispetto al super-cavo appartenente alla famiglia dei rettili passa una differenza di prezzo allucinante, enorme, ingiustificata (e non mi vengano a raccontare che si fa ricerca poichè a domanda precisa non si ottiene MAI risposta, come dimostrazioni tecniche, pratiche e misure).

Ho nominato il cavo alimentazione ma, si potrebbero fare delle liste interminabili di oggetti/accessori/componenti che del corretto rapporto prezzo--> resa oggettiva ne fanno una chimera.

In questo forum, nato per questo, non ci sarà nessuna preclusione nel parlare (anche non bene) e dimostrare tutti quei casi in cui questo rapporto prezzo --> resa oggettiva viene malvaggiamente manipolato e/o strumentalizzato, in special modo quando tale resa (oggettiva) la si ottiene con molto meno.

Forse Marcello Dalmazia voleva dire questo, o meglio, voleva fare questa distinzione (discernimento) e su questo sarei anche d'accordo con lui, ma credo che lo sarebbe anche Marco
perché lui sa molto bene che moltissime cose NON trovano affatto giustificazione, lo stesso Marco ha dichiarato esplicitamente che dentro un ambiente home con meno di 5000€ (per chi ha manico) si può raggiungere il nirvana della riproduzione audio, quindi in qualche modo, anche se celato, sta dicendo che gli oggetti da gioielleria servono per altri scopi (forse giustificabili se si va oltre lo scopo principale del riprodurre musica, vedi ad esempio l'estetica)

Per conto mio Marco non ha nulla da "temere":

1) registra oggettivamente bene (lo confermano gli ascolti e le misure)

2) pubblicizza i suoi lavori ma non impone a nessuno (forzatamente) di comprarli.

3) appartiene fortunatamente a quella categoria di professionisti che curano (oramai in pochi) la qualità mettendoci anche passione e orgoglio.

Tutto questo secondo il MIO punto di vista.
Hai colto perfettamente il senso mio ragionamento...saper Discernere con analisi oggettive. Che a Marco piaccia o meno, di oggettivo in alcune Elettroniche, Diffusori, Cavi ecc , che costano quanto un Appartamento, o un' Automobile di lusso, c'è meno di niente. Non ci vuole mica una Laurea speciale o essere Scienziati per comprendere e capire certe cose...??? Se poi si pensa che certe disquisizioni possano farle solo pochi Eletti, allora si comprendono tante cose... 8-)
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Velut Luna
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#22 Messaggio da Velut Luna »

Carissimi amici, tutti, ma in particolare Tom e Marcello (con cui condivido moltissime idee e passioni e anche... disavventure altrove): certamente, saper discernere è essenziale.
E siccome NON TUTTI sono in grado di farlo, è sana e giusta la discussione volta a chiarire CON PACATEZZA E OGGETTIVITA' le differenze ESSENZIALI.

Credo che chi mi segue appena un po' sappia benissimo quanto io sia pragmatico, quanto io non segua mai la moda di turno o l'oggetto di tendenza.
Quanto io consideri l'Hi-Fi un mezzo per ascoltare la Musica e non un fine a sè stante.
Io vi confermo che oggi con meno di 1.500 euro + il computer di casa vostra, quello che tutti avete già, potete ascoltare BENISSIMO, spesso meglio che con impianti da 15.000 euro male assemblati... e comunque BENE in termini assoluti. Se vi interessa la Musica: computer di casa + una scheda audio da non più di 200 euro che Tom vi saprà indicare + una coppia Neumann KH120 amplificate. Provate e poi mi sapete dire.

Ma il punto, che evidentemente continua a sfuggire, è un altro, ovvero l'approccio a questa materia, l'approccio alla discussione.
Io non comprerei MAI un cavo da 6000 euro, ma neppure da 3000: ma questo non significa automaticamente che chi propone quel cavo sia un truffatore, un disonesto, un millantatore.
Questo è un hobby che tantissime implicazioni, anche psicologiche... E nel momento in cui uno si impegna a mettere in piedi una ditta commerciale e rispetta tutte le normative, Ce e compagnia, paga tutte le tasse e tutti i contributi... Ha tutto il diritto di dedicare anche 12 ore di lavorazione, anche all'uncinetto se vuole... di usare cavi in berillio congelato a -460°, se vuole... per vestire il cavo come gli pare e far così lievitare i costi e l'esclusività di quell'oggetto al punto da giustificare il prezzo finale...
Il prezzo garantusce che quel cavo vi farà prendere il tè delle cinque con la Madonna in persona? Certamente anche no...
Questo però non autorizza nessuno a definire tale costruttore un "truffatore" o peggio.
Ma la correttezza dell'operatore che l'ha messo in vendita, le autorizzazioni e le verifiche di legge fatte su quel prodotto prima della messa in vendita, vi garantiranno che funzionerà correttamente e che non vi provocherà un corto e non vi manderà così a fuoco la casa... come potrebbe invece fare il cavo del cantinaro amico di mio cuggggino (con 4g)

Il mercato è vario e c'è anche chi compra un pianoforte Steinway & Sons D274 Concert Grand del valore di 140.000,00 euro perchè fa arredamento... Vi garantisco che nella mia vita, nel corso della mia carriera ho conosciuto esattamente 4 persone che hanno fatto questo acquisto esclusivamente per questo motivo... Anzi no: uno l'ha fatto anche perchè: "...così, quando viene un amico che sa suonare, me lo suona..."

In conclusione, quindi: bene, benissimo, benvenuta la discussione costruttiva, la divulgazione a favore della Musica e della corretta riproduzione.
Bene sapere discernere chi dice cosa e perchè: i "pareri" e le opinioni non hanno tutte le stesso valore.
No invece alla discussione distruttiva: non ha senso, porta via spazio, tempo ed energie alle cose positive e fa il sangue amaro. Oltre a viaggiare sempre sul filo della diffamazione e quindi dell'illegalità.

Spero che sia finalmente chiaro ciò per cui mi batto.
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maui_76
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#23 Messaggio da maui_76 »

Tutto giusto, tutto condivisibile e confermabile.

Ci sono tanti appassionati "consumatori" e altrettanti "produttori"... tanti fanfaroni e tante persone serie da entrambi gli schieramenti, una di queste (seria ovviamente) è Marco Lincetto senza la minima ombra di dubbio.

Ma pensiamo ora per un attimo soltanto a chi si accontenta di un lettorino mp3 ed annesse cuffiettine e si ascolta, che ne so... i Five Seconds Of Summer piuttosto che Ed Sheeran e poi, quando và ai loro concerti, si emoziona fino a piangere.

Ecco, queste sono le nuove generazioni... persone giovanissime che, esattamente come noi se non di più, sono appassionate.

Se pensiamo per un istante, appunto, a tutto questo... beh, và da sé che un conto è emozionarsi per la Musica... un altro è emozionarsi per la ferraglia che ci serve a riprodurla.

Noi (tanti di noi, non nascondiamoci...) ascoltiamo L'IMPIANTO e non LA MUSICA... è questa la fregatura... ed è terreno fertile da sempre per furfanti e traffichini da quattro soldi, appartenenti sia allo schieramento dei "consumatori" che a quello dei "produttori".

Il tutto a modesta opinione di un "appassionato"...
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Lemmy
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#24 Messaggio da Lemmy »

MarcelloDalmazia ha scritto:Caro Marco, ti rispondo in maniera semplice, comprensibile e senza nascondermi dietro un dito visto che non è mia abitudine. Sarà che per deformazione professionale sono abituato a confrontarmi tutti i giorni con Ingegneri Aeronautici, Meccanici, Elettronici ecc, ma sinceramente certe "difese" non le comprendo. Capisco che si debba sempre tenere un comportamento Educato nel rispetto di Tutti e di Tutto, ma sottacere su certi scempi poco consoni alla "Decenza" riguardo certi prezzi che si trovano nel settore dell'HI FI, lo trovo davvero poco opportuno da parte degli addetti ai Lavori, e degli Appassionati. Con tutto il rispetto che posso avere per chi Produce queste Elettroniche, Diffusori, Cavi ecc, non potrò mai GIUSTIFICARE con tutta la comprensione di questo mondo, chi moltiplica i prezzi per 10 !!! Ho un'Aziendina che conduco da 36 anni, vivo nel mondo della Metalmeccanica di Precisione, e nessuno di tutti coloro che Producono o Rivendono Utensili, si sognano minimamente di applicare Ricarichi fuori da ogni logica...eppure di Ricerca, Progettazione e Processi Produttivi, ce ne sono di gran lunga più che nel settore dell'HI FI...detto questo, fate un po voi.
Uhm...nemmeno sui ricambi e elettronica delle macchine utensili?...
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MarcelloDalmazia
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#25 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Lemmy ha scritto:
MarcelloDalmazia ha scritto:Caro Marco, ti rispondo in maniera semplice, comprensibile e senza nascondermi dietro un dito visto che non è mia abitudine. Sarà che per deformazione professionale sono abituato a confrontarmi tutti i giorni con Ingegneri Aeronautici, Meccanici, Elettronici ecc, ma sinceramente certe "difese" non le comprendo. Capisco che si debba sempre tenere un comportamento Educato nel rispetto di Tutti e di Tutto, ma sottacere su certi scempi poco consoni alla "Decenza" riguardo certi prezzi che si trovano nel settore dell'HI FI, lo trovo davvero poco opportuno da parte degli addetti ai Lavori, e degli Appassionati. Con tutto il rispetto che posso avere per chi Produce queste Elettroniche, Diffusori, Cavi ecc, non potrò mai GIUSTIFICARE con tutta la comprensione di questo mondo, chi moltiplica i prezzi per 10 !!! Ho un'Aziendina che conduco da 36 anni, vivo nel mondo della Metalmeccanica di Precisione, e nessuno di tutti coloro che Producono o Rivendono Utensili, si sognano minimamente di applicare Ricarichi fuori da ogni logica...eppure di Ricerca, Progettazione e Processi Produttivi, ce ne sono di gran lunga più che nel settore dell'HI FI...detto questo, fate un po voi.
Uhm...nemmeno sui ricambi e elettronica delle macchine utensili?...
Io vendo utensili per asportazione truciolo e strumenti di misura e controllo, non conosco elettronica e ricambistica delle macchine, direi una fesseria se dicessi di conoscere anche quel mercato. Una cosa è certa, sui materiali che io rivendo, me le sogno certe logiche di mercato, quando va bene tutti noi lavoriamo con margini che variano dal 30-40%...e se conosci il settore sai che non dico fesserie. E sempre se conosci il settore, sai di quanta specializzazione si ha bisogno per dare un servizio adeguato, un continuo aggiornarsi e studiare ogni Santo giorno nuove soluzioni.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#26 Messaggio da Lemmy »

Certo Marcello,non voglio mettere in dubbio le tue parole!...però ti posso dire che pure nei ricambi (non solo macchine utensili,anche vetture per esempio) i prezzi sono paurosi!...i cavi da centinaia di euro,pensavo fossero un'esclusiva audiofila,e invece esistono anche nelle macchine utensili!
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TomCapraro
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#27 Messaggio da TomCapraro »

Truffatore è un termine che non si dovrebbe usare, e' pesante, Marco suggerisce di chiedere sul perché di certi prezzi, o meglio le motivazioni che portano ad una determinata scelta di fissaggio del prezzo.
Io credo che, sempre circoscritto ai dischi, molte risposte logiche si otterrebbero.
Di contro su molti accessori "hifi" non credo affatto che si otterrebbe una risposta logica, quindi??? con tutta la parsimonia che vogliamo, a quale categoria di commercianti apparterrebbero?
Venditori di materiale psicoacustico ??????? forse un termine che offenderebbe meno, ma del tutto appropriato.
saluti, Tom
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#28 Messaggio da EDO RC24 »

Velut Luna ha scritto:Non passa giorno che sui vari forum specialistici di ogni genere, quindi anche qui, nascano discussioni sui prezzi e sulle politiche commerciali di questo o quell'operatore.
Il che fra appassionati ci può anche stare. Quello che non è accettabile è che l'appassionato PRETENDA di imporre le sue idee agli operatori, pretenda di imporre la sua limitatissima visione di cose molto complesse.

Il "mercato" ha regole tutto sommato molto semplici: l'operatore di turno produce una cosa, ne fissa il prezzo di vendita, la promuove presso il pubblico. Il pubblico dei consumatori la valuta, nel modo che reputa più opportuno, e poi decide se comprarla o non comprarla. Punto.
Qui finiscono le manovre.

L'avvento dei forum di discussione on line ha invece progressivamente indotto la convinzione che tutto sia sindacabile e che tutto possa essere arbitrariamente deciso dai movimenti della rete.
Ma quello che è peggio è che non pochi si reputano autorizzati, oltrechè a discutere di cose relativamente alle quali non c'è in realtà nulla da discutere (= mi piace, compro / non mi piace, non compro), anche a tranciare giudizi che nella maggior parte dei casi tracimano in vere e proprie diffamazioni nei confronti di quegli operatori che secondo loro si comportano scorrettamente nei confronti del potenziale pubblico di consumatori.
La parola "truffa" è usata con una frequenza e una nonchalance veramente oltre il limite dell'accettabile.

E' quindi necessario riportare questo malcostume diffuso all'interno dei ranghi della correttezza.
E' quindi necessario specificare molto bene i limiti entro cui si devono tenere le discussioni.

E partiamo proprio dal termine tanto spesso abusato: TRUFFA.
La Truffa è un reato configurato e sanzionato dal codice penale e nel momento in cui si accusa qualcuno di compiere una "truffa", a meno che il fatto contestato non corrisponda alla fattispecie di reato prevista dal legislatore, si commette un altro reato che è quello di "diffamazione".

Accusare di "truffa" una qualsivoglia ditta regolarmente registrata, che adempie a tutti gli oneri di legge (che sono moltissimi) per svolgere la propria attività e che mette in vendita l'oggetto X al prezzo Y, regolarmente registrato e che corrisponde a tutte le normative di legge in termini di sicurezza e ogni altro standard richiesto, compresa la normativa fiscale, SOLO perché questo oggetto non corrisponde ai desiderata del consumatore di turno e/o secondo il consumatore di turno costa troppo... Bhè, questa è diffamazione.
E questo ragionamento è applicabile a qualunque categoria merceologica, nel nostro ambito, quindi, dai diffusori agli amplificatori, dai dischi ai files liquidi, etc.etc.etc.

Finora ho parlato di un termine, Truffa, molto (ab)usato. Ma altri di questo tipo, magari più "sfumati e allusivi", ma sostanzialmente analoghi per gravità e alla fine riconducibili a questo concetto, potrebbero essere citati.

La cosa più triste è che, invece, sempre nell'immaginario collettivo, viene magari visto come benefattore dell'umanità il genio incompreso di turno, che lavora in cantina al di fuori di ogni regola e senza aver alcuna autorizzazione di legge per farlo. QUESTO E' IL SANTO RIVELATO, è colui che "smaschera" i truffatori (autorizzati dalla Legge dello Stato, che quindi per sillogismo, sarebbe "complice" dei truffatori...).
Per tacer poi dei tanti, troppi, traffichini sottobanco, semplici privati cittadini che mettono in piedi floridi scambi di oggetti, al di fuori di ogni regola del commercio, anche fiscalmente parlando.

Io credo che il web sia nato forse sano, tanti anni fa, ma poi si è ammalato molto presto di una malattia gravissima che ha devastato il senso comune, che ha sconvolto il mondo del lavoro ed il mercato. E non certo in una direzione positiva, ma totalmente negativa.
Per tacer del fatto che essendo praticamente incontrollabile ed i reati ad esso connessi difficilmente perseguibili, in virtù di leggi mai aggiornate alle nuove tipologie ed al nuovo mezzo, il web oggi rappresenta veramente il male supremo.

Non credo minimamente di poter con questo mio intervento cambiare le cose. Gli arroganti tuttologi continueranno imperterriti la loro azione diffamatoria, continueranno a lanciare le loro illazioni e insinuazioni, continueranno a pretendere di imporre la loro idee (sbagliate nel 99,9% dei casi).

Io mi sto rivolgendo con questo post SOLO al "buon padre di famiglia", nell'accezione dei nostri augusti codici di legge, ovvero alle persone dotate di buon senso e buona volontà.
Le regole devono essere semplici: gli operatori devono essere sempre chiaramente identificabili, così come la correttezza del loro inserimento nel sistema produttivo secondo i canoni di legge.
Un operatore, per definizione, quando si muove nel web lo fra per promuovere, lecitamente la propia opera e i propri prodotti. Sempre e comunque.
Rispettate queste regole "identificative", il consumatore valuterà l'offerta, se di suo gusto, acquisterà, altrimento non acquisterà.

Non fate illazioni, ma piuttosto fate domande.
Se non vi torna il prezzo di un oggetto oppure certe scelte aziendali, DOMANDATE con semplicità il perché: nella maggior parte dei casi vi verrà serenamente risposto, in pubblico o in privato, e potrete capire che una DITTA VERA REGOLARMENTE REGISTRATA ha sempre un motivo più che valido per ogni propria scelta.
Se poi ancora non siete d'accordo con scelte/prezzi, nessuno vi obbliga a comprare quell'oggetto: viviamo in un modo in cui l'offerta è quasi sempre superiore alla domanda, per quantità, tipologia e differente qualità.

Se invece pensate che tutto vi sia dovuto gratis, o comunque alla condizioni che voi pretendete, su misura, allora ignorate pure questo post. Ma soprattutto ignorate me, Marco Lincetto, e la mia ditta Velut Luna.
secondo mè il problema è a monte di ciò che Marco Lincetto ha esposto ..
bisognerebbe capire l effettiva utilità dei forum in generale nel web...con il rispetto di chi gestisce questo spazio .non mi riferisco a loro..ma in 10 anni che navigo nel web..ad oggi nel 2017 se dovessi tirare le somme su quanto possono aiutare gli spazi forum nel web direi che siamo sullo scarso pesante..
e ciò è la dimostrazione come in italia nonostante ci sia la presenza della rete ormai da più di un decennio pervade ancora molta ignoranza e presunzione..da parte di una buona parte di pubblico..segno evidente che ci sono lacune culturali che vanno ben al di là dei problemi esposti nei forum hobbistici..
il web ha aumetato del 50% la confusione sulle idee delle persone..l altro 50% è creato dalla superficialità e dalla prosopopea che in molti forum crea chissà quali aspettative..quando poi all atto pratico in quei forum interviene una persona che è effettivamente esperta con esperienza sul campo reale e non sul web viene allontanata..
senza esagerare direi che è anche un problema di educazione e comunicazione con il prossimo..
la gente non vuole più ASCOLTARE..chi parla..e non vuole perdere tempo a ..LEGGERE..chi scrive..
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#29 Messaggio da Velut Luna »

TomCapraro ha scritto:Truffatore è un termine che non si dovrebbe usare, e' pesante, Marco suggerisce di chiedere sul perché di certi prezzi, o meglio le motivazioni che portano ad una determinata scelta di fissaggio del prezzo.
Io credo che, sempre circoscritto ai dischi, molte risposte logiche si otterrebbero.
Di contro su molti accessori "hifi" non credo affatto che si otterrebbe una risposta logica, quindi??? con tutta la parsimonia che vogliamo, a quale categoria di commercianti apparterrebbero?
Venditori di materiale psicoacustico ??????? forse un termine che offenderebbe meno, ma del tutto appropriato.
Tom, l'unica discriminante fra onesto e disonesto è il RISPETTO DELLE LEGGI: rispetto delle leggi fiscali, rispetto delle regolamentazioni tecniche e di sicurezza.
Se uno rispetta le non poche normative per fare UFFICIALMENTE quello che fa, produce un oggetto certificato e approvato dalle normative, e se trova clienti per i suoi prodotti, mi domando cosa c'è da eccepire.
Non sto dicendo che bisogna sostenere, ma neppure ci si può arrogare il diritto di criticare. Il silenzio è la via più giusta da seguire.
Parlando bene e sostenendo solo i prodotti "corretti e dal corretto prezzo" si esaurisce già a sufficienza la degna e giusta funzione di corretta divulgazione.

E se proprio non si può reprimere la voglia di criticare, lo si faccia versio i truffatori veri e i disonesti, che pure non macano. Purchè sostenuti da prove certe e documentabili (che se no si finisce dalla parte del torto e si rischia nuovamente la denuncia...)
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Re: Prezzi, scelte aziendali, scelte tecniche, etc.etc.etc.

#30 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Velut Luna ha scritto:
TomCapraro ha scritto:Truffatore è un termine che non si dovrebbe usare, e' pesante, Marco suggerisce di chiedere sul perché di certi prezzi, o meglio le motivazioni che portano ad una determinata scelta di fissaggio del prezzo.
Io credo che, sempre circoscritto ai dischi, molte risposte logiche si otterrebbero.
Di contro su molti accessori "hifi" non credo affatto che si otterrebbe una risposta logica, quindi??? con tutta la parsimonia che vogliamo, a quale categoria di commercianti apparterrebbero?
Venditori di materiale psicoacustico ??????? forse un termine che offenderebbe meno, ma del tutto appropriato.
Tom, l'unica discriminante fra onesto e disonesto è il RISPETTO DELLE LEGGI: rispetto delle leggi fiscali, rispetto delle regolamentazioni tecniche e di sicurezza.
Se uno rispetta le non poche normative per fare UFFICIALMENTE quello che fa, produce un oggetto certificato e approvato dalle normative, e se trova clienti per i suoi prodotti, mi domando cosa c'è da eccepire.
Non sto dicendo che bisogna sostenere, ma neppure ci si può arrogare il diritto di criticare. Il silenzio è la via più giusta da seguire.
Parlando bene e sostenendo solo i prodotti "corretti e dal corretto prezzo" si esaurisce già a sufficienza la degna e giusta funzione di corretta divulgazione.

E se proprio non si può reprimere la voglia di criticare, lo si faccia versio i truffatori veri e i disonesti, che pure non macano. Purchè sostenuti da prove certe e documentabili (che se no si finisce dalla parte del torto e si rischia nuovamente la denuncia...)
Marco, sai perché per te le accuse ( a volte anche aspre) di Sopravvalutazione di alcune cose, con dati Oggettivi appare strana..? Perché tu, a differenza di altri, svolgi il tuo Lavoro in maniera Certosina e più che Onesta...basta ascoltare le tue Creazioni e vedere il costo. In tutto questo però, fai un piccolo errore di valutazione, non tutti si chiamano Marco Lincetto, non tutti si chiamano Giovanni Nasta e pochi altri. Caro Marco, nella quasi totalità, oggi, che possa riguardare Supporti Musicali, Elettroniche, Diffusori, Cavi ecc, c'è tanto di quel fumo buttato agli occhi, da far diventare CIECHI... :twisted: ;)
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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