DR: sbugiardata la bufala del decennio

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cristianonoci
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#2 Messaggio da cristianonoci »

Ciao e complimenti per i tuoi lavori, ne ho alcuni e mi piace molto sia la resa "audio" che la qualità artistica.

Vorrei capire una cosa però: tu dici "Ho di recente applicato due differenti procedure di mastering ad un brano da me realizzato, e di prossima pubblicazione: una senza applicare alcuna compressione ed una applicando una compressione piuttosto sofisticata, in due fasi distinte, prima con passaggio analogico e poi con chiusura digitale.

Ebbene: la versione NON compressa ha un DR 10, mentre la versione compressa ha un DR 11. Non solo: la versione compressa offre all’ascolto una maggiore percezione dinamica."

Senza chiederti i segreti professionali che te lo consentono, a livello logico, se applichi equalizzazioni e settaggi identici fra le due registrazioni, compressa e non, risulta difficile da credere.
Immagino che nella versione compressa tu abbia, diciamo davvero per semplicità, lavorato sulle tracce e sulla """equalizzazione""". Ma se facessi lo stesso sulla versione non compressa non avresti un DR maggiore comunque?!
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MarioBon
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#3 Messaggio da MarioBon »

Il problema del DR è che non si sa (almeno io non so) come venga calcolato.
Se si sapesse si potrebbero fare dei ragionamenti.
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Velut Luna
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#4 Messaggio da Velut Luna »

cristianonoci ha scritto:Ciao e complimenti per i tuoi lavori, ne ho alcuni e mi piace molto sia la resa "audio" che la qualità artistica.

Vorrei capire una cosa però: tu dici "Ho di recente applicato due differenti procedure di mastering ad un brano da me realizzato, e di prossima pubblicazione: una senza applicare alcuna compressione ed una applicando una compressione piuttosto sofisticata, in due fasi distinte, prima con passaggio analogico e poi con chiusura digitale.

Ebbene: la versione NON compressa ha un DR 10, mentre la versione compressa ha un DR 11. Non solo: la versione compressa offre all’ascolto una maggiore percezione dinamica."

Senza chiederti i segreti professionali che te lo consentono, a livello logico, se applichi equalizzazioni e settaggi identici fra le due registrazioni, compressa e non, risulta difficile da credere.
Immagino che nella versione compressa tu abbia, diciamo davvero per semplicità, lavorato sulle tracce e sulla """equalizzazione""". Ma se facessi lo stesso sulla versione non compressa non avresti un DR maggiore comunque?!
...ce li hai tre mesi di tempo per studiare la materia? Perchè questo è il tempo che ti serirebbe, mediamente, per capire cosa ho fatto e perchè... Senza polemica e detto con grande serenità...
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#5 Messaggio da Velut Luna »

MarioBon ha scritto:Il problema del DR è che non si sa (almeno io non so) come venga calcolato.
Se si sapesse si potrebbero fare dei ragionamenti.
...poi te lo racconto. Però in privato, a voce...
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TomCapraro
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#6 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto:Il problema del DR è che non si sa (almeno io non so) come venga calcolato.
Se si sapesse si potrebbero fare dei ragionamenti.
Il DR e relativo software a corredo non l'ho mai preso seriamente in considerazione.
Non è correlato direttamente al fattore di cresta.
Le analisi ASDA risultano perfettamente congrue se paragonate ad uno strumento di misura, peraltro abbastanza costoso.
E poi...bisogna anche applicare razionalità ed esperienza.
Ad esempio: da una registrazione (anche la migliore possibile) di chitarra elettrica bisogna aspettarsi un fattore di cresta basso, per cui attenzione a definirla registrazione "scarsa" perché si prenderebbe un abbaglio.
Questo per dire che molti accomunano il fattore di cresta tra eventi (vedi classica e/o percussioni) il cui paragone è totalmente errato rispetto al rock e/o strumenti la cui gamma dinamica è bassa di default.
saluti, Tom
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cristianonoci
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#7 Messaggio da cristianonoci »

Velut Luna ha scritto:
cristianonoci ha scritto:Ciao e complimenti per i tuoi lavori, ne ho alcuni e mi piace molto sia la resa "audio" che la qualità artistica.

Vorrei capire una cosa però: tu dici "Ho di recente applicato due differenti procedure di mastering ad un brano da me realizzato, e di prossima pubblicazione: una senza applicare alcuna compressione ed una applicando una compressione piuttosto sofisticata, in due fasi distinte, prima con passaggio analogico e poi con chiusura digitale.

Ebbene: la versione NON compressa ha un DR 10, mentre la versione compressa ha un DR 11. Non solo: la versione compressa offre all’ascolto una maggiore percezione dinamica."

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...ce li hai tre mesi di tempo per studiare la materia? perché questo è il tempo che ti serirebbe, mediamente, per capire cosa ho fatto e perché... Senza polemica e detto con grande serenità...

No no assolutamente... guarda magari sono sembrato polemico ma non era assolutamente mia intenzione. Intendevo chiederti se, nella versione non compressa erano state messe le stesse "attenzioni e cure" che in quella compressa. I tuoi lavori sono la garanzia della tua competenza quindi... era solo curiosità metodologica.
Buon lavoro!
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#8 Messaggio da LLLLeonardo »

MarioBon ha scritto:Il problema del DR è che non si sa (almeno io non so) come venga calcolato.
Se si sapesse si potrebbero fare dei ragionamenti.
Nel defunto videoetc. avevo postato il link con la formula, aka algoritmo.
Ora sarà introvabile, però dovrebbe esserci sul sito ufficiale.
------------------------------------------------------------------

Trovà:

http://www.dynamicrange.de/sites/defaul ... 20ENv3.pdf
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MarioBon
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#9 Messaggio da MarioBon »

Grazie LLLLeonardo. Ho guardato un po' in rete e qualche cosa ho trovato (EBU 3341, etc.)
dato che, almeno professionalmente, quello che mi interessa è il fattore di cresta continuerò a fare riferimento a quello.
Nel progetto di un dispositivo (amplificatore, altoparlante) interessa
- il valore RMS della registrazione perché correlato all'SPL
- il valore di picco che rappresenta il limite che deve ammettere il dispositivo in funzione del valore RMS.

Fattore di cresta = (valore di picco)/(valore RMS)

Per esempio un amplificatore da 100Watt su 8 ohm produce un picco di tensione sul carico di 40 Volt. Se il fattore di cresta del programma musicale vale 5 significa che il valore RMS del programma è 40/5=8Vrms (ampli al massimo ma senza clipping).
Se un altoparlante produce 90 dB con 2.83Vrms@1m con 8 ne produce 9 in più (99dB) e contemporaneamente deve sopportare 200 Watt di picco (113 dB). Si scopre anche che l'amplificatore eroga 8 watt continui (con picchi di 200).

Per valutare correttamente il fattore di cresta si deve sapere se la registrazione è "tosata" (limitata in ampiezza, clippata, ...) oppure no. Se è clippata suonerà comunque male (inutile quindi fare altre valutazioni).
Questo aspetto si vede con le figure di Lissajouss.

Esempio di registrazione con CF alto e nessuna "tosatura":
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_4_S ... thoven.pdf
esempio di registrazione pesantemente "tosata" con CF basso:
http://www.mariobon.com/CFMusica/CD_9_Radiohead.pdf
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Re: DR: sbugiardata la bufala del decennio

#10 Messaggio da LLLLeonardo »

Per chi ha come scopo la costruzione dell'attrezzatura atta a riprodurre il segnale, il DR non ha grande utilità, perché trascura un po' i limiti estremi (come si legge, prende in considerazione il secondo picco massimo di ciascun campione) che casse ed ampli dovrebbero rispettare.

Il fatto che prenda in considerazione solo taluni valori e, come indicato, elimini il contributo dei bassi segnali, mi fa pensare che sia più attendibile con certi generi musicali piuttosto che con altri, e sia influenzato dalla presenza o meno di rumore di fondo (non è raro trovare alti valori con vecchie registrazioni il cui gracchiare limita la dinamica percepita).
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