Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di settore

Sorgenti, Amplificatori, diffusori acustici, ecc.
(tranne i cavi)
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Velut Luna
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Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di settore

#1 Messaggio da Velut Luna »

Ecco un link al mio pensiero che ho esposto pochi giorni fa sul mio blog: poi magari ne discutiamo qui, se vi va!
http://www.velutblog.it/ascoltare-impia ... ere-hi-fi/
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MarcelloDalmazia
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#2 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Tutto condivisibile, solitamente nelle manifestazioni cerco di svincolarmi dagli aspetti riguardanti la scena, sono molto più tentato a guardare ad altri parametri. Naturalezza e correttezza timbrica, che siano nelle manifestazioni, o a casa, non dovrebbero mai fare difetto ad un buon impianto.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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MarioBon
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#3 Messaggio da MarioBon »

Che dire, Marco ha ragione. Le fiere però sono una necessità e bisogna accettarne le limitazioni sia da parte degli espositori che da parte dei visitatori. Nella mia esperienza ho visto che, chi è interessato, aspetta di potersi sedere in centro e in prima fila.
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Auditor
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Il mio Impianto: Al momento in configurazione provvisoria causa presenza bambina piccola piuttosto vivace...

Diffusori Audio Physic Spark
Finale Lyngdorf SDA2175
Preamplificatore Pioneer C-21
Lettore CD CEC TL-51x + DAC DX71mk2
Lettore SACD Marantz SA7001 (modificato)
Lettore di rete Logitech Squeezebox Touch -> Gustard U12 -> DAC Beresford Caiman SEG con alimentazioni lineari autocostruite

Cuffie: Stax SR-507, Stax SR-X/mk3, Sony MDR-1A, Sony MDR-F1, Koss PortaPro, AKG Y50
Amplificatori Cuffie: Stax SRM-1/mk2 pro, Stax SRM-353X

Cavi di segnale e potenza Blue Jeans Cable

In panchina: Naim Nait 5, Micromega A80, M2Tech HiFace 1 e HiFace 2, Wharfedale Diamond 9.0, preampli e finale valvolari autocostruiti, vari componenti Behringer
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#4 Messaggio da Auditor »

Nella mia limitata esperienza quello della posizione di ascolto certo è un aspetto importante ma non è quello di cui più ho sofferto.

Più di frequente scappo dalla salette per i volumi del tutto sproporzionati al volume dell'ambiente, che evidenziano tutti i difetti dell'ambiente stesso nascondendo le caratteristiche dell'impianto.

E scappo per la scelta dei brani musicali, che è spesso del tutto inadatta a rivelare le peculiarità dell'impianto stesso anzi sembra spesso pensata per nasconderle. Non sempre ho il tempo di mettermi pazientemente in coda per attendere il mio turno per ascoltare un brano di un mio CD, se facessi così finirei col sentire un decimo degli impianti.

Mi piacerebbe, ma forse è utopico, che in ogni mostra ci fosse in tutte le salette lo stesso programma di 3-4 brani max al giorno accuratamente selezionati (quelli dei CD test di Veluti Luna per esempio). Questo si che consentirebbe di apprezzare le caratteristiche di ogni set-up, se gli ambienti fossero abbastanza simili tra loro (altro aspetto problematico).

Diciamo che giudicare un impianto audio da una fiera, per come sono organizzate oggi, è come scegliere un televisore guardandolo in un centro commerciale, dove sono per lo più mal regolati, accatastati in tre o quattro file partendo da terra fino al soffitto, alcuni coi neon a pochi cm ed altri in penombra.
Nicola
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#5 Messaggio da EDO RC24 »

la cosa più assurda sono le sale da convegno con i diffusori a 4mt dalle pareti e 90db\w\mt e gli ascoltatori a 6-7 mt e l espositore che afferma di aver sonorizzato la sala con tutti i presenti.. :mrgreen:
Velut Luna
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#6 Messaggio da Velut Luna »

Gli espositori non sono esenti da errori: tipicamente quando pretendono di far suonare sistemi TOTALMENTE inadeguati all'ambiente che si sono scelti. E anche quando evitano con un certo snobismo di fondo di andare a verificare con un sopralluogo qualche giorno prima le problematiche acustiche principali da risolvere.
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Ligo
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#7 Messaggio da Ligo »

Capisco che fare una fiera sia tutt'altro che semplice e comporti un impegno importante ma ci sono cose che proprio non digerisco.
La principale è la mentalità che emerge da parte di molti espositori. Scegliere impianti inadeguati all'ambiente, non curare il posizionamento e l'ambiente stesso e, in generale, ignorare i più elementari accorgimenti tecnici puntando invece solo sul costo del materiale esposto, sull'estetica a sull'atmosfera delle sale, sullo sfoggio di cavi pitonati, reggicavi e vari accessori di dubbia utilità ma di certo ricarico, dimostra quale opinione hanno costoro dell'appassionato medio che frequenta queste manifestazioni. Penso anche con rammarico che molto probabilmente hanno delle ottime ragioni a fare così. La colpa però non è degli appassionati ma di coloro che, approfittando della loro passione, negli anni hanno creato un "ecosistema" artificiale all'interno del quale è (era?) sin troppo facile arricchirsi alle loro spalle.
Forse ora le cose stanno cambiando ma molto lentamente e ho il timore che sia troppo tardi.
Ben vengano comunque le fiere, il mio augurio è che ci siano sempre più espositori che si preoccupano soprattutto di mettere i loro impianti in grado di esprimersi bene e sempre più persone in grado di valutare le cose nella loro giusta prospettiva.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.

Ciao. Fabio
Velut Luna
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#8 Messaggio da Velut Luna »

Vabbè, adesso vi dico come secondo me andrebbero organizzate le singole sale di una manifestazione Hi-Fi. Regole per Espositori e Frequentatori/clienti.

PREMESSA.
1 - La Fiera, in quanto tale, è una manifestazione COMMERCIALE FINALIZZATA ALLA VENDITA. Finchè i frequentatori non capiranno questo, ci sarà sempre un equivoco di fondo insanabile.
2 - Le fiere dovrebbero essere a pagamento, con un biglietto d'ingresso: questo per far sì che la frequentazione possa essere fin da subito orientata a chi è realmente interessato.

REGOLE PER GLI ESPOSITORI
1 - Effettuare un sopralluogo per verificare l'acustica della sala prescelta almeno una settimana prima della manifestazione;
2 - allestire impianti che possano esprimersi al meglio in quella determinata sala e SOPRATTUTTO equilibrati nei vari componenti, sia per categoria di prezzo che per sinergia complessiva;
3 - predisporre con grande cura un solo punto d'ascolto ottimale e poi, a seconda della dimensione della sala, una serie da 6 a 20 sedie attorno al punto ideale d'ascolto, chiaramente segnalato;
4 - predisporre una serie di scalette musicali ragionate, di musica varia e a tema (rock, classica, jazz) e quindi una serie di audizioni di massimo 30 minuti l'una, a numero chiuso e a orari prefissati e adeguatamente pubblicizzati prima della manifestazione sui vari media e durante la manifestazione con apposita cartellonistica. All'interno di ciascuna demo, consentire a più persone di ascoltare per qualche minuto sull'UNICA sedia in cui si può verificare VERAMENTE la bontà e la tipologia del suono proposto.

REGOLE PER I FREQUENTATORI
1 - arrivare consapevoli dei limiti di un ascolto in fiera;
2 - evitare di tranciare giudizi se non si è avuta, per qualsivoglia motivo, l'opportunità di ascoltare nell'unico punto focale utile per dare giudizi;
3 - evitare chiacchiericcio con l'amico di turno o con lo stesso espositore: ogni trattativa e/o discussione va svolta fuori dallo spazio dedicato agli ascolti
4 - se si desidera ascoltare un CD portato con sé, FARLO ESCLUSIVAMENTE SE SEDUTI NEL PUNTO FOCALE, sempre per i medesimi motivi.

----------

Tutte queste regole diventano relative quando si ascolta la presentazione di un progetto discografico (vale per me, ma anche per chiunque presenti "MUSICA" e non hardware): quando si ascolta musica, si ascolta... Musica, e non l'impianto, quindi...

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Uno dei mali endemici, degli errori più grossolani, degli espositori, è il principio secondo cui troppo spesso costruiscono l'impianto, ovvero in base a ciò che devono vendere in quel momento e QUASI MAI in base alla effettiva sinergia fra i componenti. Un caso eclatante di recidiva secondo me grave è nella frequente accoppiata fra elettroniche McIntosh e diffusori Sonus Faber, ovvero quanto di più incompatibile esista sul mercato. E solo perché il distributore vende entrambi i marchi...

Vabbè, per il momento mi fermo qui.
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MarioBon
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#9 Messaggio da MarioBon »

Le indicazione di Marco sono corrette. Tra quelle elencate almeno una cosa la faccio: quando qualcuno chiede di ascoltare i propri CD lo invito a sedersi nel posto centrale in prima fila e gli consegno il telecomando. Per me è meglio che i visitatori portino sempre la loro musica. Nella mia esperienza molto raramente ho dovuto interrompere una audizione perché il genere musicale non era gradito e la saletta si svuotava.
Il maggior problema (agli ultimi Top Audio di Milano) era costituito dai "vicini" che immancabilmente mettevano in azione i sub-woofer o esageravano con il volume.
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Re: Uno spunto di riflessione per le prossime fiere di setto

#10 Messaggio da Velut Luna »

MarioBon ha scritto:Le indicazione di Marco sono corrette. Tra quelle elencate almeno una cosa la faccio: quando qualcuno chiede di ascoltare i propri CD lo invito a sedersi nel posto centrale in prima fila e gli consegno il telecomando. Per me è meglio che i visitatori portino sempre la loro musica. Nella mia esperienza molto raramente ho dovuto interrompere una audizione perché il genere musicale non era gradito e la saletta si svuotava.
Il maggior problema (agli ultimi Top Audio di Milano) era costituito dai "vicini" che immancabilmente mettevano in azione i sub-woofer o esageravano con il volume.
;)
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