Ti ho capito fin dall'inizio, in fatti non ho messo in dubbio il valore tecnico di quel che dici. Il merito è giusto, se lo si sa cogliere. Resto dell'avviso che ci siano dei suggerimenti fumosi poco espliciti e facilissimamente misinterpretabili
Ad ogni modo tutto si riassume nelle tue parole, che sottoscrivo.
"Dato che l'audiofilo tende a sentire differenze al minimo cambiamento (aggiunto da fab0: anche estetico, anche psicosomatico), Mino ha pensato bene di consigliare una configurazione che non privilegia una via rispetto all'altra."
Tecnicamente parlando vuol dire che non ci sono differenze.
Commercialmente parlando vuol dire, alimentiamo una leggenda.
Questa era la sfumatura su cui volevo porre l'accento.
In ogni caso non mi interessa assolutamente fare fare polemica, quindi posso anche smetterla di interferire a sproposito.
Scusate se sono andato fuori tema.
Cavo di potenza e morsetti Opera Quinta
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Re: Cavo di potenza e morsetti Opera Quinta
Nelle Opera se inverti la fase del tweeter viene un bel buco nella risposta in frequenza che si misura spostando il microfono tra l'asse del medio e l'asse del tweeter (con profondità diversa). Come risultato (fino a circa un metro di distanza) si percepisce lo "scollamento" tra i due altoparlanti che diventano distinguibili. Più ti allontani e più questo effetto diventa meno evidente. Resta una "sensazione strana" in gamma media.The_bastonator ha scritto:Avete mai provato a invertire la polarità del tweeter rispetto a quello del woofer ?
Per Mario Bon: cosa cambia nel diagramma polare nelle Opera Quinta ?
Giuseppe
Dato che la profondità del diaframma di un medio è al massimo di un paio di centimetri il disallineamento tra medio e tweeter è minore di di circa 58 micro secondi che, a 2000 Hz, corrispondono a una quarantina di gradi. Dato che aumentando o diminuendo l'ordine di un filtro la fase all'incrocio aumenta (o diminuisce) di 45°, tale differenza si può gestire agendo sul cross-over (ottenendo una risposta "piatta" in regime stazionario).
http://www.mariobon.com/Articoli_nuovi/SB_TN3.pdf
Resta il disallineamento nella risposta all'impulso che fortunatamente cade in una zona di frequenza dove l'orecchio è poco sensibile al fenomeno.
Ora si dirà: "...e perché non lo correggi"? Perché poi dovrei indicare con precisione a quale distanza e a quale altezza mettere le orecchie dell'ascoltatore.
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Re: Cavo di potenza e morsetti Opera Quinta
Adesso ho capito. In effetti sarebbe meglio che anche Mino spiegasse che una connessione o l'altra introduce una differenza che è molto inferiore di quella che si ottiene spostando un diffusore di qualche centimetro.fab0 ha scritto:......
...
Tecnicamente parlando vuol dire che non ci sono differenze.
Commercialmente parlando vuol dire, alimentiamo una leggenda.
Questa era la sfumatura su cui volevo porre l'accento.
....
P.S. alle volte sono io un po' lento a capire... da giovane ero più brillante.
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