Il mio dac, il mio impianto.

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TomCapraro
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#21 Messaggio da TomCapraro »

@sm63

Credo tu abbia (inavvertitamente) invertito i grafici relativi alla THD+N vs Frequency.

Quello di sopra, stando ai "numeri", mi sembra appartenere allo stadio OP.
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#22 Messaggio da MarioBon »

TomCapraro ha scritto:
Campa2 ha scritto: Come valutare dunque il doppio scarto, il doppio errore in assenza di riferimenti? Come decifrare il rapporto che la registrazione ha col suo alter ego della realtà e la riproduzione con il suo alter ego della registrazione? Entrambi fusi insieme e legati ad un riferimento sconosciuto e misterioso......come capire dove finisce l'artificio della registrazione e dove inizia quello dell'impianto? L'uno legittimo, l'altro no.
Come prendere decisioni senza la conoscenza necessaria?.....ad intuito? che sarebbe un altro modo per dire tirando ad indovinare.... Quando ci sono centinaia di variabili in gioco?

Trattandosi di elettronica (dac) trovare un -riferimento- è abbastanza semplice.
Qualsiasi segnale (pre-conversione) che sta a monte del DAC è per natura un riferimento.
Serve soltanto concentrare la scelta affinchè un segnale possa "eccitare" tutto l'apparato "digerente" di tale elettronica (dac)
Possiamo anche far convertire tutta l'intera discografia esistente al mondo, otterremmo molti indizi, si, ma senza eccitare totalmente tutto "l'apparato digerente" del dac.
Ogni brano, ogni genere (con il suo rapporto di dinamica-inviluppo-risposta) fornirà un indizio, tra vari brani scaturiranno delle differenze (ad esempio se confrontassimo un brano di sinfonica con un trio jazz) ma mai con completezza.
Però, abbiamo a disposizione un segnale (classificabile da alcuni come "banale") un segnale che mette in moto TUTTO l'apparato digerente del dac, infatti con questo segnale vengono eccitati/sollecitati dei parametri che, sebbene scegliendo il brano registrato di musica più complesso del mondo, rimarrebbero offuscati.
Pensate...un "banale" rumore rosa. (vero riferimento per test assoluti)

p.s se dal confronto speculare di due segnali riprodotti in condizioni di funzionamento effettivo, utilizzando rumore rosa, non venisse fuori alcuna differenza...anche utilizzando qualsiasi registrazione musicale, non accadrebbe più nulla.
E si potrebbe usare il rumore rosa come stimolo per eseguire una Random Distortion (Temme)
che misura la parte incoerente del segnale.
La misura è brevemente descritta qui (figura 14a)
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... ements.pdf
mentre qui è descritta in dettaglio:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... _Temme.pdf
poi ci sarebbe questo (per quanto riguarda la Random Distortion sui diffusori acustici):
http://www.mariobon.com/Articoli_nuovi/ ... _Temme.htm

Per fare queste misure è assolutamente necessario che lo stimolo sia sincronizzato con la base tempi dell'analizzatore di spetto e che il rumore sia pseudocasuale e formato da un numero di campioni pari ad una potenza di 2. In tal modo non si devono applicare finestre di pesatura nel tempo (che nelle misure di intermodulazione non devono nemmeno essere nominate).
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TomCapraro
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#23 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto:E si potrebbe usare il rumore rosa come stimolo per eseguire una Random Distortion (Temme)
che misura la parte incoerente del segnale.
La misura è brevemente descritta qui (figura 14a)
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... ements.pdf
mentre qui è descritta in dettaglio:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... _Temme.pdf
poi ci sarebbe questo (per quanto riguarda la Random Distortion sui diffusori acustici):
http://www.mariobon.com/Articoli_nuovi/ ... _Temme.htm

Per fare queste misure è assolutamente necessario che lo stimolo sia sincronizzato con la base tempi dell'analizzatore di spetto e che il rumore sia pseudocasuale e formato da un numero di campioni pari ad una potenza di 2. In tal modo non si devono applicare finestre di pesatura nel tempo (che nelle misure di intermodulazione non devono nemmeno essere nominate).
La misura d'incoerenza temme somiglia molto alla NTD, alla fine focalizza l'osservazione sulla geometria della forma d'onda, quest'ultima può variare sia per quanto concerne la parte lineare, sia per quanto concerne la parte non lineare.
La NTD si può effettuare in due modi: parziale e totale.
Quella che generalmente viene effettuata riguarda la parte totale, ovvero: la somma di tutte le componenti lineari e non lineari in "un solo colpo".
In questo modo però non viene discriminata l'una dall'altra poichè nel segnale (o meglio tra due elettroniche sottoposte a DUT) troviamo:

1) risposta in frequenza

2) risposta di fase (e relative rotazioni)

3) group delay

4) distorsioni (tutte, sia armonica, d'intermodulazione che casuali, magari ancora indefinite...ma presenti)

Per poter discernere la componente NON lineare bisogna filtrare (bene) quella lineare, in questo modo si realizza la NTD parziale che concentra tutte le incongruenze a fronte di una risposta in frequenza (resa) sovrapponibile.

Per poter ottenere questo (in presenza di una coppia di elettroniche sottoposte a DUT) bisogna acquisire su entrambe le elettroniche la risposta impulso e, successivamente, grazie ad un particolare software (con algoritmo specifico) applicare una sofisticatissima equalizzazione affinchè la risposta in frequenza delle due macchine venga circoscritta entro uno scarto piccolissimo (solitamente a 3 zeri dopo la virgola).

La parte NON lineare riguarda quindi la qualità degli apparecchi sottoposti al test/confronto, questo peraltro osservabile a vari step di ampiezza.
Verificandone il livello di threshold, possiamo anche stabilire il comportamento del segnale alle varie ampiezze. (infatti non a caso alcuni apparecchi risultano identici sui segnali ad ampiezza "piena" e...macroscopicamente diversi ai bassi livelli...)

Il tutto con qualsiasi segnale (stimolo) sia di prova, sia musicale e, rigorosamente, in condizioni di effettivo funzionamento.
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#24 Messaggio da MarioBon »

Forse il vantaggio della Random Distortion è che si ottiene con un analizzatore di spettro bicanale attraverso operazioni relativamente semplici sull'ingresso e l'uscita del DUT (operazioni che l'analizzatore stesso potrebbe già avere).
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TomCapraro
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#25 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto:Forse il vantaggio della Random Distortion è che si ottiene con un analizzatore di spettro bicanale attraverso operazioni relativamente semplici sull'ingresso e l'uscita del DUT (operazioni che l'analizzatore stesso potrebbe già avere).
Su questo è possibile, rendere più semplice l'operazione.
saluti, Tom
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SM63
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#26 Messaggio da SM63 »

TomCapraro ha scritto:@sm63

Credo tu abbia (inavvertitamente) invertito i grafici relativi alla THD+N vs Frequency.

Quello di sopra, stando ai "numeri", mi sembra appartenere allo stadio OP.
Nessuna inversione di canale ....out a discret il canale L come dal grafico ....tante agli ascolti le differenze si apprezzano principalmente alle basse frequenze ,per estensione ,controllo e velocita' .

Come in precedenza a riportato Andrea ,quello a Op da la sensazione del suono piu' preciso ,ci tengo a precisare non solo nel suo contesto ,mentre quello a discret meno preciso ,in compenso decisamente piu' fluido (LIBERO) , forse per questo si apprezza di piu'.
Salvatore Micale
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#27 Messaggio da TomCapraro »

Sarebbe molto interessante misurare direttamente da Andrea, ai capi del diffusore, e con l'utilizzo degli stessi brani con cui vengono esternate queste sensazioni d'ascolto.
saluti, Tom
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Campa2
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#28 Messaggio da Campa2 »

Tom io sono disponibilissimo a farmi guidare per fare acquisizioni che poi potete esaminare. Mi farebbe molto piacere, ma ho dubbi molto consistenti di potercela fare.......ho una buona scheda audio, una emu 1212 e un buon microfono. Di solito per la misure uso un pc con windows xp, ma ho pochissima esperienza nel campo.
La prova molto interessante sarebbe tra i due out analogici.
Come ho gia scritto se le misure (complete e univoche) dessero un riscontro chiaro per uno e gli ascolti premiassero l'altro io tendenzialmente sceglierei il migliore alle misure.....quindi il piu congruente con la registrazione, il piu naturale timbricamente, il piu corretto, (sempre che la registrazione non sia troppo artificiosa e manipolata......e molto spesso lo sono). Certo che se si preferisce l' altro all'ascolto......magari perche colora un pochino, arricchisce, rinforza certe sensazioni.......da quel quid che piace, allora sarebbe difficile scartarlo del tutto.
Ma sono convinto che alla lunga il piu aderente alla registrazione (soprattutto facendo ruotare molte registrazioni di ottimo livello) potrebbe imporsi, ma non e' certo.
Non si puo certo nascondersi che la divergenza misure ascolti introduce un aspetto di confusione che si spera sempre di evitare, e da cui e' difficile uscire. Si avrebbero in mano una serie di evidenze diverse e non si saprebbe piu cosa valutare......l'attendibilita' delle misure, degli ascolti, o la qualita' delle registrazioni? Tutto insieme mischiato e soluzione del problema a la carte.......Decisamente troppo.
C'e' da dire che anche gli ascolti una volta note le misure perderebbero la loro "purezza" e diverrebbero pesantemente condizionati da questo aspetto. Il campo si fa irto di ostacoli.
Forse se le misure spiegassero in cosa sono diverse le due soluzioni tecniche e questo coincidesse con le impressioni d ascolto si potrebbe dire......ci sono qualita' e difetti in entrambe.....la scelta e' soggettiva. Una via d'uscita onorevole e sensata.
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MarioBon
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#29 Messaggio da MarioBon »

Se il discorso che hai appena fatto riguardasse i diffusori acustici sottoscriverei tutto parola per parola. Ma siccome stiamo parlando di un DAC per il quale l'ingresso (noto) e l'uscita (nota) sono confrontabili allora dico che le misure esistono e sono sufficienti per caratterizzare il dispositivo. Questo anche perché esiste un modello ideale cui fare riferimento.
Tanto per dirne una, con i diffusori acustici non esiste un modello (o un unico modello) ideale di riferimento.
Mario Bon http://www.mariobon.com
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TomCapraro
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Re: Il mio dac, il mio impianto.

#30 Messaggio da TomCapraro »

Campa2 ha scritto:Tom io sono disponibilissimo a farmi guidare per fare acquisizioni che poi potete esaminare. Mi farebbe molto piacere, ma ho dubbi molto consistenti di potercela fare.......ho una buona scheda audio, una emu 1212 e un buon microfono. Di solito per la misure uso un pc con windows xp, ma ho pochissima esperienza nel campo.
Tu dovrai soltanto collegare delle cose, poi le misurazioni le faccio io da qui.
Basta che ci colleghiamo in remote tramite teamviewer
Ci sentiremo al telefono per pianificare.
saluti, Tom
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