Buongiorno a tutti, chiedo scusa anticipatamente se ho postato in una sessione non corretta. E' la prima volta che scrivo su questo forum, ma seguo con interesse vari argomenti presenti. Alcuni molto interessanti.
Tuttavia ho la necessità di un parere circa la possibilità di pilotare le Grand Callas 2010 con un integrato a valvole di poca potenza... il LEBEN 300x circa 15 watt.
Al momento il Leben amplifica con soddisfazione le SFMinima fm2 in ambiente medio/piccolo a distanza dal punto di ascolto di circa 2.5 mt-
Desideravo chiedere se i suddetti diffusori (le Grand Callas 2010) possono essere accoppiate senza "fare una cazzata" scusate il francesismo al mio Leben, considerando che ascolto a volumi bassi, circa ore 09.00 (max 11.00) mediamente soprattutto di sera.
Un caro saluto a tutti ed in particolare al dott. Mario, che assieme a tutto lo staff Opera/Unison R. ho avuto il piacere di conoscere al secondo (ed ultimo per il momento) WINE.FI nel 2013.
Grazie per le cortesi risposte.
Mauro63
Grand Callas /leben 300x
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Re: Grand Callas /leben 300x
Immagino tu intenda queste Grand Callas:
Il minimo di impedenza di questi diffusori e 3.4 Ohm a 83 Hz quindi sono diffusori a 4 ohm nominali a norma. Sono anche in cassa chiusa quindi con meno rotazioni di fase in gamma bassa rispetto ad un reflex. Insomma un carico facile. Resta la questione Watt.
14 watt non sono molti e le GC ne possono digerire molti di più. Ma per ascolti tranquilli possono bastare anche perché le GC possono essere ascoltate con il punto di ascolto anche a 1.5 metri.
Il minimo di impedenza di questi diffusori e 3.4 Ohm a 83 Hz quindi sono diffusori a 4 ohm nominali a norma. Sono anche in cassa chiusa quindi con meno rotazioni di fase in gamma bassa rispetto ad un reflex. Insomma un carico facile. Resta la questione Watt.
14 watt non sono molti e le GC ne possono digerire molti di più. Ma per ascolti tranquilli possono bastare anche perché le GC possono essere ascoltate con il punto di ascolto anche a 1.5 metri.
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Re: Grand Callas /leben 300x
Grazie Mario, per la risposta. Si sarebbero quelle indicate nel link. Immagino che i con più watt a disposizione si possa avere di più dai diffusori. Avevo provato delle Callas di un amico è mi hanno fatto un ottima impressione. Le Grand Callas tuttavia sono un diffusore completo o quasi e in un ambiente come il mio e per come ascolto non credo che il Leben 300x si faccia troppo intimorire...
Quello che mi preoccupava era la compatibilità di un diffusore come le Grand Callas con il mio amplificatore, visto il numero di altoparlanti che dispone e della impedenza del diffusore stesso. Da quello che scrivi mi pare che non ci sia incompatibilità.
Mauro63
p.s.: al Wine.Fi ero quello nella foto vicino a te con la maglietta "VESPA"
Un caro saluto.
Quello che mi preoccupava era la compatibilità di un diffusore come le Grand Callas con il mio amplificatore, visto il numero di altoparlanti che dispone e della impedenza del diffusore stesso. Da quello che scrivi mi pare che non ci sia incompatibilità.
Mauro63
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Re: Grand Callas /leben 300x
Approfitto per chiarire una cosa: un amplificatore vede ai suoi morsetti un certo carico (i diffusori acustici). Che questo carico sia il risultato di un cinque vie con un cross-over complicatissimo e moltissimi componenti o che si tratti di un due vie che nel cross-over ha solo un condensatore poco importa: l'amplificatore non lo saprà mai. L'unica cosa che interessa all'amplificatore è che l'impedenza non scenda sotto certi valori e che la fase (dell'impedenza) non sia troppo rapidamente variabile con la frequenza.
Se, per ipotesi, collegassimo all'uscita dell'ampli un ferro da stiro, l'ampli non vedrebbe un "ferro da stiro" ma il valore della sua resistenza.
Non ci dobbiamo quindi preoccupare di come è fatto il diffusore o come è fatto il cross-over: l'amplificatore vede il diffusore acustico come un impedenza e non può "distinguere" come è fatta dentro.
Poi c'è la questione della tensione che il sistema di altoparlanti "rimanda" indietro verso l'amplificatore (che viene generalmente ed impropriamente detta back_emf o forza contro elettromotrice). Il fenomeno esiste ma da una parte non è così drammatico come si vuole far credere mentre dall'altra gli amplificatori per HiFi sono progettati tenendone conto.
Quindi il dato fondamentale, per l'ampli, rimane il minimo di impedenza dei diffusori acustici.
La norma DIN (ora diventata IEC) dice che il minimo di impedenza non deve scendere sotto 3.2 Ohm.
Ai diffusori acustici, invece, interessa il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
Se, per ipotesi, collegassimo all'uscita dell'ampli un ferro da stiro, l'ampli non vedrebbe un "ferro da stiro" ma il valore della sua resistenza.
Non ci dobbiamo quindi preoccupare di come è fatto il diffusore o come è fatto il cross-over: l'amplificatore vede il diffusore acustico come un impedenza e non può "distinguere" come è fatta dentro.
Poi c'è la questione della tensione che il sistema di altoparlanti "rimanda" indietro verso l'amplificatore (che viene generalmente ed impropriamente detta back_emf o forza contro elettromotrice). Il fenomeno esiste ma da una parte non è così drammatico come si vuole far credere mentre dall'altra gli amplificatori per HiFi sono progettati tenendone conto.
Quindi il dato fondamentale, per l'ampli, rimane il minimo di impedenza dei diffusori acustici.
La norma DIN (ora diventata IEC) dice che il minimo di impedenza non deve scendere sotto 3.2 Ohm.
Ai diffusori acustici, invece, interessa il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
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Re: Grand Callas /leben 300x
MarioBon ha scritto:Approfitto per chiarire una cosa: un amplificatore vede ai suoi morsetti un certo carico (i diffusori acustici). Che questo carico sia il risultato di un cinque vie con un cross-over complicatissimo e moltissimi componenti o che si tratti di un due vie che nel cross-over ha solo un condensatore poco importa: l'amplificatore non lo saprà mai. L'unica cosa che interessa all'amplificatore è che l'impedenza non scenda sotto certi valori e che la fase (dell'impedenza) non sia troppo rapidamente variabile con la frequenza.
Se, per ipotesi, collegassimo all'uscita dell'ampli un ferro da stiro, l'ampli non vedrebbe un "ferro da stiro" ma il valore della sua resistenza.
Non ci dobbiamo quindi preoccupare di come è fatto il diffusore o come è fatto il cross-over: l'amplificatore vede il diffusore acustico come un impedenza e non può "distinguere" come è fatta dentro.
Poi c'è la questione della tensione che il sistema di altoparlanti "rimanda" indietro verso l'amplificatore (che viene generalmente ed impropriamente detta back_emf o forza contro elettromotrice). Il fenomeno esiste ma da una parte non è così drammatico come si vuole far credere mentre dall'altra gli amplificatori per HiFi sono progettati tenendone conto.
Quindi il dato fondamentale, per l'ampli, rimane il minimo di impedenza dei diffusori acustici.
La norma DIN (ora diventata IEC) dice che il minimo di impedenza non deve scendere sotto 3.2 Ohm.
Ai diffusori acustici, invece, interessa il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
Che valore dovrebbero avere per sposarsi al meglio con le Opera in generale..?
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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Re: Grand Callas /leben 300x
Teoricamente un valore alto, tipo maggiore di 20.MarcelloDalmazia ha scritto:MarioBon ha scritto:Approfitto per chiarire una cosa: un amplificatore vede ai suoi morsetti un certo carico (i diffusori acustici). Che questo carico sia il risultato di un cinque vie con un cross-over complicatissimo e moltissimi componenti o che si tratti di un due vie che nel cross-over ha solo un condensatore poco importa: l'amplificatore non lo saprà mai. L'unica cosa che interessa all'amplificatore è che l'impedenza non scenda sotto certi valori e che la fase (dell'impedenza) non sia troppo rapidamente variabile con la frequenza.
Se, per ipotesi, collegassimo all'uscita dell'ampli un ferro da stiro, l'ampli non vedrebbe un "ferro da stiro" ma il valore della sua resistenza.
Non ci dobbiamo quindi preoccupare di come è fatto il diffusore o come è fatto il cross-over: l'amplificatore vede il diffusore acustico come un impedenza e non può "distinguere" come è fatta dentro.
Poi c'è la questione della tensione che il sistema di altoparlanti "rimanda" indietro verso l'amplificatore (che viene generalmente ed impropriamente detta back_emf o forza contro elettromotrice). Il fenomeno esiste ma da una parte non è così drammatico come si vuole far credere mentre dall'altra gli amplificatori per HiFi sono progettati tenendone conto.
Quindi il dato fondamentale, per l'ampli, rimane il minimo di impedenza dei diffusori acustici.
La norma DIN (ora diventata IEC) dice che il minimo di impedenza non deve scendere sotto 3.2 Ohm.
Ai diffusori acustici, invece, interessa il fattore di smorzamento dell'amplificatore.
Che valore dovrebbero avere per sposarsi al meglio con le Opera in generale..?
Ma anche valori più bassi possono andare ugualmente bene. Per esempio se la posizione scelta per il diffusore porta una esaltazione del medio basso, un fattore di smorzamento di un valvolare potrebbe rimettere le cose a posto. Può quindi succede che, a seconda dell'amplificatore, convenga spostare i diffusori più o meno vicino alle pareti.
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