Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

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Maximilian
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#21 Messaggio da Maximilian »

Possiedo il doppio LP dell'album in questione, l'ho acquistato al posto del cd leggendo qualche recensione qua e là, ma sinceramente mi sembra compresso pure il vinile.
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bergat
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#22 Messaggio da bergat »

Sul file ad alta risoluzione (ma è un 24/48) è classificato con DR 7
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Campa2
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#23 Messaggio da Campa2 »

Quanti capolavori distrutti dai fonici..........ci sarebbe da fare un triste lunghissimo elenco.......
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MarioBon
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#25 Messaggio da MarioBon »

Prendiamo nota del fatto che non si può più cancellare un testo con un pennarello nero.
Speriamo che a nessun artista venga in mente di fare un'opera dove dimostra l'uso della carta igienica.

Ma chi si suicida impiccandosi commette plagio nei confronti di Cattelan?
e chi taglia una tela plagia Fontana?
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fab0
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#26 Messaggio da fab0 »

Campa2 ha scritto:Quanti capolavori distrutti dai fonici..........ci sarebbe da fare un triste lunghissimo elenco.......
Penso che un professionista, che lavora per terzi, in linea di massima esegue tecnicamente le intenzioni imposte dalla committenza.
Viceversa, se la committenza non è soddisfatta, alla peggio si rivolge ad un altro fornitore (di servizio).
Indi per cui o la committenza non è in grado di capire ciò che sta facendo con il supporto di terzi, o è soddisfatta.
Almeno questa è la mia percezione :)
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Maximilian
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#27 Messaggio da Maximilian »

non hanno proprio altro da fare... :?:
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#28 Messaggio da EDO RC24 »

Maximilian ha scritto:
non hanno proprio altro da fare... :?:
.. bè veramente hanno da fare. rilasciare i colpevoli dopo le sentenze.. oltre a quello poi non lo sò....
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Campa2
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#29 Messaggio da Campa2 »

Io ho un quesito/curiosita' per i piu' esperti......
Credo che tutti gli appassionati di musica e di bel suono vorrebbero rifatti molti dischi di artisti che amano particolarmente per la qualita musicale ma che purtoppo i fonici, l'industria per le tecniche inadeguate dell'epoca, le abitudini sbagliate, il disinteresse generale etc.....hanno registrato, realizzato e consegnato ai posteri prodotti discografici non all'altezza delle aspettative, del valore artistico, delle possibilita' tecniche di onorare ed anzi esaltare e celebrare le qualita' dei musicisti e della loro musica.
Insomma tralasciando l'idea (che in alcuni casi sarebbe pure fattibile) di riregistrare completamente il lavoro, per il costo, la complicazione, la morte sopraggiunta o la vecchiaia o anche solo l'indisponibilita' o le mutate condizioni vocali di un cantante o per svariati altri motivi di ordine filologico, sentimentale perche registrare un disco rock nel 1968 vuol dire esprimere quei sentimenti e quelle pulsioni dell'epoca. Suonato oggi sarebbe un' altra cosa forse meno interessante e significativa. Comunque tralasciando questi aspetti io mi chiedevo questo.....a parte il solito remix che non porta da nessuna parte come sappiamo, non sarebbe possibile recuperare i nastri analogici originali e rilavorarli con macchine allo stato dell'arte (non la solita roba tristemente nota che si trova in uno studio di registrazione standard), elettroniche curate e minimali e fonici che non amano manipolare a * perche si fa cosi o perche gli piace di piu.......per esempio nessuna equalizzazione se possibile. Non abbiamo bisogno di un fonico che pensi di migliorare la voce di De Andre o di Mina. Ci piace cosi com'e'......naturale.
Anche il suono degli strumenti ci piace. Dubito fortemente che un tecnico oggi possa migliorare il suono di uno strumento a cui si sono dedicate generazioni di artigiani per secoli con la massima dedizione.
Mi chiedo fino a che punto e' possibile e che risultati qualitativi puo' dare una tecnica del genere? Inutile credo sottolineare che il mercato per questi prodotti sarebbe enorme. Ci sono stuoli di fans che non aspetterebbero altro che ascoltare un disco in cui si sente di piu e meglio quello che hanno amato per una vita.
Insomma abbiamo avuto qualche caso.....ma si potrebbe estendere, generalizzare questa metodica ? Sperando finalmente di introdurre e rendere fattiva e vincolante per l'industria e per i tecnici la parola QUALITA' ed anche RISPETTO e AMORE per la musica?
Si riesce ad andare avanti nella tecnica e non indietro? Perche l' industria del disco e quella dell'hifi sono a braccetto nel non miglirare la qualita' con lo scorrere del tempo ed anzi a volte peggiorarla? Caso unico credo nella storia........insomma l'idea e': la qualita artistica ce l abbiamo gia nei depositi, qualora si riuscisse a dare valore anche economico alla qualita del suono si farebbe un gran servizio all'arte, ai tantissimi fan a cui e' facilissimo e quasi automatico istillare il desiderio di avere qualcosa di piu' e di meglio e naturalmente anche l'industria trarrebbe vantaggi dalla nascita di un nuovo mercato, dei nostalgici e cultori della qualita'.
Qualita' e mercato hanno bisogno di tornare a parlarsi e possibilmente a flirtare.
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bergat
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Re: Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)

#30 Messaggio da bergat »

Ogni step per arrivare alla costruzione del glass master, partendo dalle registrazioni microfoniche dei singoli strumenti, porta sempre, anche con i migliori componenti utilizzati, a una riduzione qualitativa rispetto alla registrazione finale, che va poi a pilotare la creazione del glass master.
All'interno di cio' le singole registrazioni vengono miscelate attenuate o meno, aggiunti effetti eco, delay time e quant'altro, missate in parole povere e poi viene realizzato il file finale che ha una dinamica molto più compressa e realizzata su due canali stereo. Chiaramente poi se il committente vuole un prodotto commerciale di larga diffusione, chiederà che il brano suoni forte e ciò si traduce in un killeraggio del brano in quanto a dinamica, che difficilmente supererà i 10 15 dB tra i minimi e i massimi.

Quando invece si tratta di remixing di prodotti oramai trentennali, dove esistono solo nastri analogici, questi vengono recuperati e utilizzati, ma anche lì, quali sono le richieste del committente? e poi sopratutto, una cosa è parlare di registrazione fatte 40 anni fa allo stato dell'arte, con registratori multitraccia, altro avere in mano registrazioni fatte con un revox a velocità bassa con microfoni improvvisati, o peggio ancora con registratori portatili con qualità simili a un gelosino.

Difficile cavar sangue da una rapa, e non basta certo presentarle al pubblico in HD o in SACD. Una registrazione *, non si trasforma mai in cioccolato.
Una registrazione analogica multitraccia su nastro, allo stato dell'arte, difficilmente viene trasposta in digitale senza alcuna operazione. Se non altro perchè poi anche gli impianti Hifi per riprodurla efficacemente avrebbero qualche problema, solo pochi ci riuscirebbero; non parliamo poi sentirla in un iphone con le cuffiette, o trasmetterla per radio o stamparla in vinile.
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