In termini di cinesoni, per le applicazioni "a rischio esplosione", uso un dac a base di controller usb xmos, dac pcm5102, marchaito DoukAudio.
E' solo pcm, 32bit/384kHz. Per inciso ha anche alimentazione separata.
Già usato in svariate situazioni. Anche quelle in cui il service "amico di amici" ti dice di attaccarti "lì". Tu speri vivamente di non fare "ZOT!"
Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
Se preleva l'alimentazione dal cavo usb qualche volta collegagli un alimentatore esterno.
saluti, Tom
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
@Fabio Ligo
Il file (circa 120 MB) è in fase di upload.
Appena termina troverai il link nella MP.
Il file (circa 120 MB) è in fase di upload.
Appena termina troverai il link nella MP.
saluti, Tom
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
Il link è stato postato, se hai problemi con il download fammelo sapere.
saluti, Tom
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
Grazie, ho visto il tuo mp.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.
Ciao. Fabio
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
si, preleva l'alimentazione dal cavo usb del notebook, ma non c'è modo di alimentarlo direttamente ( a meno di aprirlo ..) Lo utilizzo collegato alla usb del notebook e quindi a batteria per cui l'alimentazione dovrebbe ottimale, almeno quando è scollegato dalla rete elettrica.TomCapraro ha scritto:Se preleva l'alimentazione dal cavo usb qualche volta collegagli un alimentatore esterno.
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
interessante pure lui ...fab0 ha scritto:In termini di cinesoni, per le applicazioni "a rischio esplosione", uso un dac a base di controller usb xmos, dac pcm5102, marchaito DoukAudio.
E' solo pcm, 32bit/384kHz. Per inciso ha anche alimentazione separata.
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
La 5v usb eroga una corrente (500mA) al limite del funzionamento, tant'è che in alcuni casi non riesce a pilotare un hardware che sfora la corrente di qualche milliwatt.nelson1 ha scritto:
si, preleva l'alimentazione dal cavo usb del notebook, ma non c'è modo di alimentarlo direttamente ( a meno di aprirlo ..) Lo utilizzo collegato alla usb del notebook e quindi a batteria per cui l'alimentazione dovrebbe ottimale, almeno quando è scollegato dalla rete elettrica.
Quando la corrente viene portata a limite si manifesta un incremento del ripple.
Puoi sempre modificare il cavo usb uscendo fuori i due fili che trasportano la 5v, quindi collegarci un alimentatore più potente e pulito.
In alcuni casi migliora oggettivamente la performance.
saluti, Tom
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
Questa mattina ho fatto il confronto, utilizzando il Digicode, tra il brano liscio e quello che Tom mi ha inviato.
Prima di tuto lo ringrazio per avermi dato la possibilità di fare questa interessante prova.
Poi, vale la pena sottolineare che le mie impressioni valgono nel mio impianto/ambiente e con le mie orecchie, quindi trarne considerazioni generali non ha molto senso.
Dico subito che il flauto è del tutto naturale e l'effetto "sintetizzatore" non si presenta affatto con il brano di Tom, quindi il problema da me avvertito con il mio Young è contestuale al mio setup e non intrinseco al DAC. (Se davvero si trattasse di jitter potrei forse pensare a sostituire il mio notebook?)
Ho notato però differenze minute che in assenza di un rapido confronto diretto non avrei colto. Ascoltando il brano di Tom emerge il carattere generale che lo Young ha sempre avuto nel mio impianto, evidenziando un suono aperto con le medioalte in lieve evidenza. Rispetto al brano liscio ho notato, ad esempio, il cembalo maggiormente protagonista e, soprattutto, le note più acute del flauto fin troppo illuminate, con l'impressione di un piccolo "salto" come se non vi fosse completa coerenza tra le note meno acute e quelle più acute. Con il brano di Tom, poi, c'è maggior fuoco e i singoli dettagli emergono meglio, a discapito però della visione d'insieme. Per tirare fuori queste impressioni ho dovuto ascoltare e confrontare parecchie volte cercando di concentrarmi sui diversi aspetti, non sono differenze subito evidenti. Quale sia la riproduzione più fedele alla registrazione non so dirlo ma ho fatto fatica ad ascoltare in modo critico il brano liscio, perché distratto dalla bellezza della musica, mentre il compito mi è stato più facile con quello di Tom.
In conclusione, eliminato il difetto che avvertivo, sono rimasti due modi lievemente differenti di riprodurre la registrazione, entrambe di altissimo livello. Alla fine io preferisco il Digicode, che definirei più musicale per le mie orecchie, ma ho l'impressione che lo Young sia tecnicamente più corretto.
Prima di tuto lo ringrazio per avermi dato la possibilità di fare questa interessante prova.
Poi, vale la pena sottolineare che le mie impressioni valgono nel mio impianto/ambiente e con le mie orecchie, quindi trarne considerazioni generali non ha molto senso.
Dico subito che il flauto è del tutto naturale e l'effetto "sintetizzatore" non si presenta affatto con il brano di Tom, quindi il problema da me avvertito con il mio Young è contestuale al mio setup e non intrinseco al DAC. (Se davvero si trattasse di jitter potrei forse pensare a sostituire il mio notebook?)
Ho notato però differenze minute che in assenza di un rapido confronto diretto non avrei colto. Ascoltando il brano di Tom emerge il carattere generale che lo Young ha sempre avuto nel mio impianto, evidenziando un suono aperto con le medioalte in lieve evidenza. Rispetto al brano liscio ho notato, ad esempio, il cembalo maggiormente protagonista e, soprattutto, le note più acute del flauto fin troppo illuminate, con l'impressione di un piccolo "salto" come se non vi fosse completa coerenza tra le note meno acute e quelle più acute. Con il brano di Tom, poi, c'è maggior fuoco e i singoli dettagli emergono meglio, a discapito però della visione d'insieme. Per tirare fuori queste impressioni ho dovuto ascoltare e confrontare parecchie volte cercando di concentrarmi sui diversi aspetti, non sono differenze subito evidenti. Quale sia la riproduzione più fedele alla registrazione non so dirlo ma ho fatto fatica ad ascoltare in modo critico il brano liscio, perché distratto dalla bellezza della musica, mentre il compito mi è stato più facile con quello di Tom.
In conclusione, eliminato il difetto che avvertivo, sono rimasti due modi lievemente differenti di riprodurre la registrazione, entrambe di altissimo livello. Alla fine io preferisco il Digicode, che definirei più musicale per le mie orecchie, ma ho l'impressione che lo Young sia tecnicamente più corretto.
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Re: Ho cambiato un componente. Nuovo DAC
Le ultime tue frasi mi costringono ad andare a cercare in archivio ia misurazione che vede il confronto speculare tra segnale originale (registrazione) e segnale analogico convertito dal digicode, test che al tempo effettuai a Taormina.Ligo ha scritto:Questa mattina ho fatto il confronto, utilizzando il Digicode, tra il brano liscio e quello che Tom mi ha inviato.
Prima di tuto lo ringrazio per avermi dato la possibilità di fare questa interessante prova.
Poi, vale la pena sottolineare che le mie impressioni valgono nel mio impianto/ambiente e con le mie orecchie, quindi trarne considerazioni generali non ha molto senso.
Dico subito che il flauto è del tutto naturale e l'effetto "sintetizzatore" non si presenta affatto con il brano di Tom, quindi il problema da me avvertito con il mio Young è contestuale al mio setup e non intrinseco al DAC. (Se davvero si trattasse di jitter potrei forse pensare a sostituire il mio notebook?)
Ho notato però differenze minute che in assenza di un rapido confronto diretto non avrei colto. Ascoltando il brano di Tom emerge il carattere generale che lo Young ha sempre avuto nel mio impianto, evidenziando un suono aperto con le medioalte in lieve evidenza. Rispetto al brano liscio ho notato, ad esempio, il cembalo maggiormente protagonista e, soprattutto, le note più acute del flauto fin troppo illuminate, con l'impressione di un piccolo "salto" come se non vi fosse completa coerenza tra le note meno acute e quelle più acute. Con il brano di Tom, poi, c'è maggior fuoco e i singoli dettagli emergono meglio, a discapito però della visione d'insieme. Per tirare fuori queste impressioni ho dovuto ascoltare e confrontare parecchie volte cercando di concentrarmi sui diversi aspetti, non sono differenze subito evidenti. Quale sia la riproduzione più fedele alla registrazione non so dirlo ma ho fatto fatica ad ascoltare in modo critico il brano liscio, perché distratto dalla bellezza della musica, mentre il compito mi è stato più facile con quello di Tom.
In conclusione, eliminato il difetto che avvertivo, sono rimasti due modi lievemente differenti di riprodurre la registrazione, entrambe di altissimo livello. Alla fine io preferisco il Digicode, che definirei più musicale per le mie orecchie, ma ho l'impressione che lo Young sia tecnicamente più corretto.
Ascoltando il brano in questione, da me, risulta estremamente naturale, anche se ritengo la registrazione non ai vertici per qualità tecnica.
Diciamo che le microdifferenze che avverti sono ampiamente correggibili, almeno da me, vista l'assenza di alterazioni (non correggibili) quali l'effetto sintetizzatore.
Certamente ho svolto un lavoro certosino di fine tuning in modo che le caratteristiche del dac si sposassero con diffusori, ambiente e...gusti personali.
Ma la prova non verteva nel risaltare eventuali disallineamenti di natura spettrale, bensì eventuali alterazioni che potessero compromettere la "correggibilita'".
Ho effettuato anche delle misurazioni e, in base a quanto esposto dalle tue sensazioni, noterai che la risposta in frequenza tra file originale e segnale convertito dallo young , risulta paradossalmente in leggera controtendenza, ovvero: il segnale riprodotto dallo young risulta " affetto" da leggerissimo roll-off, questo vuol dire che la tonalità del tuo setup è di base tendente all'apertura e alla luminosità.
Ho anche verificato, tramite lo stesso brano, se ci fossero problemi di filtraggio digitale (residui di aliasing).
Risulta tutto estremamente pulito, anche in modo chirurgico.
Appena rientro a casa posto qualche cosa per capirci meglio.
saluti, Tom
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