RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Sorgenti, Amplificatori, diffusori acustici, ecc.
(tranne i cavi)
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TomCapraro
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#21 Messaggio da TomCapraro »

Con calma mi sono riletto i parametri citati da Mario riguardo gli attributi per una raffinatezza oggettiva.
Ebbene, (sarà anche un paradosso) in base a questi posso considerare l'impianto raffinatissimo (raffinato sarebbe poco...)

Li riporto anche qui

In termini tecnici (elettrici ed elettroacustici) un sistema raffinato deve avere:

- banda passante estesa
- buona risposta ai transitori (nel tempo, condizione di fase minima)
- slew rate adeguato (banda passante ai "grandi segnali")
- bassa distorsione (stazionaria e di forma)
- buone capacità dinamiche (escursione tra pianissimo e fortissimo)
- basso rumore (anche l'ambiente)
- basso mascheramento (anche l'ambiente)
saluti, Tom
Alessandro Cioni
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#22 Messaggio da Alessandro Cioni »

MarcelloDalmazia ha scritto:Mi dite in cosa consiste la Raffinatezza..?
La raffinatezza è la capacità di un impianto di estrarre il contenuto della registrazione senza introdurre alterazioni.
La raffinatezza dell'impianto e la registrazione interagiscono nella trasparenza, ossia nella virtù di tutta la catena, dalla registrazione all'ascolto, di non far percepire la propria presenza all'ascoltatore, lasciando che questi percepisca solamente l'evento reale.
La trasparenza è lo scopo principe, ed è l'essenza dell'alta fedeltà... almeno per me!
Il compito non è tanto di vedere ciò che nessun altro ha ancora visto; ma pensare ciò che nessun altro ha ancora pensato riguardo a quello che chiunque vede. (E. Schrodinger)
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MarcelloDalmazia
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#23 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Alessandro Cioni ha scritto:
MarcelloDalmazia ha scritto:Mi dite in cosa consiste la Raffinatezza..?
La raffinatezza è la capacità di un impianto di estrarre il contenuto della registrazione senza introdurre alterazioni.
La raffinatezza dell'impianto e la registrazione interagiscono nella trasparenza, ossia nella virtù di tutta la catena, dalla registrazione all'ascolto, di non far percepire la propria presenza all'ascoltatore, lasciando che questi percepisca solamente l'evento reale.
La trasparenza è lo scopo principe, ed è l'essenza dell'alta fedeltà... almeno per me!
Somigli il più possibile all'evento reale...cosa che una Riproduzione per quanto certosina non potrà fare MAI.
La musica ci insegna la cosa più importante che esista: saper ascoltare.
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Amplificazione
Rotel A12

Diffusori
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Subwoofer
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Cavi e Accessori
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#24 Messaggio da maui_76 »

A mio parere:
Raffinatezza = Compostezza = Qualità certo, ma di difficile gestione... più un sistema è raffinato, più la sua "godibilità d'insieme" diventa sfuggevole, e non mi riferisco solo al suono, ma anche alla gestibilità "fisica" da parte dell'utente (cavi, punte, basette, ottimizzazioni e ammennicoli vari...).
In questo senso, ad esempio, il mio impianto è mooooolto raffinato rispetto all'aspetto diciamo "originario" di elettroniche ed elettroacustiche, sia dal punto di vista "fisico" che da quello "sonoro".
Poi, che suoni "bene" o "male"... mah... :D
- Mauro -
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MarioBon
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#25 Messaggio da MarioBon »

Supponendo di partire con dispositivi di una certa qualità intrinseca, per rendere un impianto raffinato:
il primo passo è una certa cura dell'ambiente (prima il T60 e poi le riflessioni a cominciare da quelle che vengono da dietro, poi quelle laterali, ecc...),
il secondo è tenere i cavi corti, separati ed in ordine (molto importante),
il terzo è utilizzare cavi di segnale ben schermati,
poi diventa interessante anche la stabilità della rete elettrica (che in alcune zone varia da 190 a 240 Volt ovvero del 26% che significa una notevole variazione della potenza dell'amplificatore).

Ci sono casi i cui la rete elettrica è così "malvagia" da dover essere trattata per prima. Una buona regola è di collegare tutti i dispositivi ad una unica ciabatta (dotata al minimo di interruttore e disgiuntore contro le sovratensioni).
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MarcelloDalmazia
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#26 Messaggio da MarcelloDalmazia »

Condivido tutto...soprattutto il trattamento della corrente...da quando tutto il mio impianto è collegato al Generatore di corrente PS5, il miglioramento è stato notevole.
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Flavio
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#27 Messaggio da Flavio »

MarcelloDalmazia ha scritto:
Alessandro Cioni ha scritto:
MarcelloDalmazia ha scritto:Mi dite in cosa consiste la Raffinatezza..?
La raffinatezza è la capacità di un impianto di estrarre il contenuto della registrazione senza introdurre alterazioni.
La raffinatezza dell'impianto e la registrazione interagiscono nella trasparenza, ossia nella virtù di tutta la catena, dalla registrazione all'ascolto, di non far percepire la propria presenza all'ascoltatore, lasciando che questi percepisca solamente l'evento reale.
La trasparenza è lo scopo principe, ed è l'essenza dell'alta fedeltà... almeno per me!
Somigli il più possibile all'evento reale...cosa che una Riproduzione per quanto certosina non potrà fare MAI.
Infatti, il massimo a cui possiamo aspirare è che somigli il più possibile alla registrazione, non all'evento reale, il che non è la stessa cosa... se ne parla qui:
https://www.dirac.com/dirac-blog/stereo ... om-sources

Ciao, Flavio
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
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MAXXI
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#28 Messaggio da MAXXI »

Un impianto per me è raffinato quando , indipendentemente dal prezzo , non lo spegnerei mai......è ovvio che lp strumento di misura sono le mie orecchie e il cervello che elabora. Insomma un fatto molto personale ed è meglio che sia così......
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Rocco HR
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#29 Messaggio da Rocco HR »

Per me raffinatezza di un sistema audio significa che deve suonare con una "pulizia" estrema, nitore, timbro naturale, trasparenza e rivelatore dove tutto e' facilmente udibile, controllo, articolazione e modulazione superba, grande matericita', dinamica infinita, velocità', impatto, finissimo e musicale micro dettaglio, sublime finitura su tutta la gamma e tantissima aria che contorna con precisa risoluzione qualsiasi strumento/strumentista. Il suono deve essere privo di qualunque caratterizzazione timbrica e/o eufonicita' e quindi assoluta assenza di colorazione, ma deve essere perfettamente lineare, libero di esprimersi, fluire con grazia senza alcuno sforzo meccanico, compressione e grana elettronica, armonicamente ricco e grande cosi grande da far sparire la stanza e l'impianto che lo diffonde in ambiente. Il suono non deve spettacolarizzare o mettere in evidenza nessuna gamma di frequenza, perche' deve essere appunto lineare, perfettamente equilibrato e coerente, raffinatissimo, potente, controllato, con una estensione mozzafiato e deve riprodurre i bassi livelli e le microdinamiche con una delicatezza stupefacente. Le dimensioni, le proporzioni del soundstage e la profondita' del campo sonoro devono essere rispettati in maniera sconcertante. Un suono "maturo e raffinato" deve esprimere MUSICA nella maniera piu' naturale ed equilibrata possibile con una facilita' emissiva record. Questa per me e' la raffinatezza estrema di un impianto. Ovviamente se la qualita' della registrazione e' senza compromessi il risultato sonoro sara' sicuramente superiore. Spesso crolli dal sonno ma non puoi fare a meno di continuare ad ascoltarlo.
Ultima modifica di Rocco HR il 26/11/2017, 20:00, modificato 1 volta in totale.
Ciao & Enjoy the Music!

"The human being himself, to the extent that he makes sound use of his senses, is the most exact physical apparatus that can exist", J.W. Von Goethe..
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TomCapraro
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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

#30 Messaggio da TomCapraro »

Rocco HR ha scritto:Per me raffinatezza di un sistema audio significa che deve suonare con una "pulizia" estrema, nitore, timbro naturale, trasparenza e rivelatore dove tutto e' facilmente udibile, controllo, articolazione e modulazione superba, grande matericita', dinamica infinita, velocità', impatto, finissimo e musicale micro dettaglio, sublime finitura su tutta la gamma e tantissima aria che contorna con precisa risoluzione qualsiasi strumento/strumentista. Il suono deve essere privo di qualunque caratterizzazione timbrica e/o eufonicita' e quindi assoluta assenza di colorazione, ma deve essere perfettamente lineare, libero di esprimersi, fluire con grazia senza alcuno sforzo meccanico, compressione e grana elettronica, armonicamente ricco e grande cosi grande da far sparire la stanza e l'impianto che lo diffonde in ambiente. Il suono non deve spettacolarizzare o mettere in evidenza nessuna gamma di frequenza, perche' deve essere appunto lineare, perfettamente equilibrato e coerente, raffinatissimo, potente, controllato, con una estensione mozzafiato e deve riprodurre i bassi livelli e le microdinamiche con una delicatezza stupefacente. Le dimensioni, le proporzioni del soundstage e la profondita' del campo sonoro devono essere rispettati in maniera sconcertante. Un suono "maturo e raffinato" deve esprimere MUSICA nella maniera piu' naturale ed equilibrata possibile con una facilita' emissiva record. Questa per me e' la raffinatezza estrema di un impianto. Ovviamente se la qualita' della registrazione e' senza compromessi il risultato sonoro sara' sicuramente superiore. Spesso crolli dal suono ma non puoi fare a meno di continuare ad ascoltarlo.
Hai "tradotto" in termini audiofili quello che Mario aveva espresso in termini tecnici :D
saluti, Tom
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