Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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TomCapraro
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#21 Messaggio da TomCapraro »

Zapuan ha scritto:Ottimo Tom... ci sarebbe modo di misurare anche la mia scheda?
Si, collega l'uscita dell'amplificatore all'ingresso della scheda, non preoccuparti che a -60dB non bruci nulla. (Usa un cavo adattatore con pinzette a coccodrillo e jack mono da 6.3mm, ma dipende da quali connettori usa la tua scheda)
Il volume dell'amplificatore andrà tenuto in modo che l'analizzatore di spettro segni -60dB con il gain non attenuato, e -60dB con il gain attenuato di 10dB, quindi in questo caso la manopola dell'amplificatore dovrà essere alzata per compensare i -10dB attenuati dal gain.
Il segnale usato (basta un tono a 1khz) dovrà avere ampiezza di -60dBfs.
saluti, Tom
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Zapuan
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#22 Messaggio da Zapuan »

Felix ha scritto:
Zapuan ha scritto:
Felix ha scritto:In questi giorni sto usando Reference 4 di Sonarworks con estrema soddisfazione. Il software previene già il clipping digitale limitando automaticamente, sempre se lo si vuole, il gain massimo in uscita in base alla correzione applicata.
Non lo conoscevo... ho dato un'occhiata veloce al manuale sul sito... interessante, anche se non corregge l'impulso...
Lo fa lo fa. Ho avuto uno scambio di mail con l'assistenza proprio su questo e in pratica puoi scegliere di applicare la correzione in tre modalità:
1. Fase mista
2. Latenza zero (il software è tuttora usato in 5.000 studi di registrazione che necessitano di tracking in tempo reale)
3. Fase lineare (60 ms di latenza che però per ascoltare un brano compiuto non sono un problema)

Qui è spiegato meglio: https://sonarworks.zendesk.com/hc/en-us ... lter-types
Ti va di aprire un 3ad dedicato e ne discutiamo lì?
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Zapuan
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#23 Messaggio da Zapuan »

Felix ha scritto:
Zapuan ha scritto:
Felix ha scritto:In questi giorni sto usando Reference 4 di Sonarworks con estrema soddisfazione. Il software previene già il clipping digitale limitando automaticamente, sempre se lo si vuole, il gain massimo in uscita in base alla correzione applicata.
Non lo conoscevo... ho dato un'occhiata veloce al manuale sul sito... interessante, anche se non corregge l'impulso...
Lo fa lo fa. Ho avuto uno scambio di mail con l'assistenza proprio su questo e in pratica puoi scegliere di applicare la correzione in tre modalità:
1. Fase mista
2. Latenza zero (il software è tuttora usato in 5.000 studi di registrazione che necessitano di tracking in tempo reale)
3. Fase lineare (60 ms di latenza che però per ascoltare un brano compiuto non sono un problema)

Qui è spiegato meglio: https://sonarworks.zendesk.com/hc/en-us ... lter-types
...ottimo... quindi abbiamo il primo concorrente commerciale al Dirac... ti va di aprire un 3ad dedicato e ne discutiamo lì?
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#24 Messaggio da Felix »

Zapuan ha scritto:
Felix ha scritto:
Zapuan ha scritto:
Felix ha scritto:In questi giorni sto usando Reference 4 di Sonarworks con estrema soddisfazione. Il software previene già il clipping digitale limitando automaticamente, sempre se lo si vuole, il gain massimo in uscita in base alla correzione applicata.
Non lo conoscevo... ho dato un'occhiata veloce al manuale sul sito... interessante, anche se non corregge l'impulso...
Lo fa lo fa. Ho avuto uno scambio di mail con l'assistenza proprio su questo e in pratica puoi scegliere di applicare la correzione in tre modalità:
1. Fase mista
2. Latenza zero (il software è tuttora usato in 5.000 studi di registrazione che necessitano di tracking in tempo reale)
3. Fase lineare (60 ms di latenza che però per ascoltare un brano compiuto non sono un problema)

Qui è spiegato meglio: https://sonarworks.zendesk.com/hc/en-us ... lter-types
...ottimo... quindi abbiamo il primo concorrente commerciale al Dirac... ti va di aprire un 3ad dedicato e ne discutiamo lì?
Già fatto a suo tempo ma con poco riscontro... http://audioitalia.mondoforum.com/viewt ... ?f=3&t=924
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#25 Messaggio da MarioBon »

Visto che si parla di fase lineare...questa che segue è la risposta all'impulso di un filtro a fase lineare.
Immagine
La caratteristica dei sistemi a fase lineare è quella di produrre un impulso perfettamente simmetrico caratterizzato da un pre_ringing e un post_ringing (simmetrico rispetto al massimo).
Dato che il filtro non può produrre una uscita prima che sia arrivato l'ingresso, tutto l'impulso è ritardato in modo che il pre_ringing posso iniziare dopo che è arrivato lo stimolo.
In inglese "to ring" significa "suonare" come "suonare un campanello".
La caratteristica dei filtri "a fase minima" è invece quella di non produrre il pre_ringing e di ritardare l'impulso nella misura minore possibile.
Un filtro a fase mista (in parte lineare e in parte minima) non può produrre una risposta impulsiva ottimale (perché ritarderà certe bande di frequenza piuttosto che altre). La risposta impulsiva potrebbe avere due "punte" separate.
Un amplificatore, con banda passante da 2Hz a 200kHz, produce agli estremi della banda audio (a 20Hz e a 20kHz) un sfasamento inferiore a 6 gradi e nessuno si è mai fatto venire in mente di realizzare amplificatori a fase lineare. Con la banda passante detta la riproduzione in forma degli impulsi in banda audio è ampiamente sufficiente per apparire "perfetta" dall'orecchio umano.
Per un sistema di altoparlanti a bassa frequenza i modi normali dell'ambiente rimescolano talmente la risposta in fase che è inutile parlarne. Ad alta frequenza (oltre 2000 Hz) l'orecchio è molto poco sensibile alle rotazioni di fase e oltre i 4kHz è sensibile solo all'energia contenuta nel segnale.
Quindi se dovessi scegliere un filtro sceglierei quello a fase minima (ovvero la compensazione del solo eccesso di fase e anche limitatamente alla gamma media).
Oltre tutto per un sistema a fase minima vale il Teorema della Conservazione dell' Informazione (tutta l'informazione presente all'ingresso è presenta anche in uscita: attenuata ma c'è).
Comunque non sceglierei un filtro a fase mista.
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Felix
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#26 Messaggio da Felix »

Grazie Mario per il prezioso contributo. Mi permetto solo di aggiungere la traduzione presente nel link che ho postato sopra, magari non tutti padroneggiano l'inglese benissimo... ;)
Quali sono i tipi di filtro

Definizione del tipo di fase del filtro del motore di elaborazione del segnale del plugin.

L' impostazione di fase mista combina il meglio delle impostazioni di fase minima e fase lineare ed è la scelta predefinita per la maggior parte dei casi di utilizzo di missaggio e mastering.
Offre un suono chiaro e accurato ad una latenza ragionevole di 20ms.

L' impostazione di Latenza Zero assicura, come dice il titolo, nessuna latenza aggiunta all' elaborazione, rendendola ancora più adatta per il monitoraggio live. Con una minore latenza aumenta l' utilizzo della CPU e la risposta modificata di fase dell' audio in uscita, che si può vedere quando si seleziona Filtro fase sotto il selettore "Aggiungi" curve.

L' impostazione di fase lineare garantisce la linearità della fase del filtro, fornendo così un suono chiaro e preciso ad un prezzo di circa 60ms di latenza.

Nella maggior parte dei casi, questa è l' impostazione migliore da utilizzare quando si regola il bilanciamento spettrale complessivo della musica. È importante tenere presente che, a seconda del profilo specifico del filtro, questa impostazione potrebbe introdurre un certo pre-ring alle basse frequenze.

Anche se questo è appena udibile quando si ascolta il bilanciamento spettrale complessivo di una canzone, si dovrebbe essere consapevoli di questa possibilità quando si lavora su tracce di batteria solista.

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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#27 Messaggio da Zapuan »

MarioBon ha scritto:Visto che si parla di fase lineare...questa che segue è la risposta all'impulso di un filtro a fase lineare.
Immagine
La caratteristica dei sistemi a fase lineare è quella di produrre un impulso perfettamente simmetrico caratterizzato da un pre_ringing e un post_ringing (simmetrico rispetto al massimo).
Dato che il filtro non può produrre una uscita prima che sia arrivato l'ingresso, tutto l'impulso è ritardato in modo che il pre_ringing posso iniziare dopo che è arrivato lo stimolo.
In inglese "to ring" significa "suonare" come "suonare un campanello".
La caratteristica dei filtri "a fase minima" è invece quella di non produrre il pre_ringing e di ritardare l'impulso nella misura minore possibile.
Un filtro a fase mista (in parte lineare e in parte minima) non può produrre una risposta impulsiva ottimale (perché ritarderà certe bande di frequenza piuttosto che altre). La risposta impulsiva potrebbe avere due "punte" separate.
Un amplificatore, con banda passante da 2Hz a 200kHz, produce agli estremi della banda audio (a 20Hz e a 20kHz) un sfasamento inferiore a 6 gradi e nessuno si è mai fatto venire in mente di realizzare amplificatori a fase lineare. Con la banda passante detta la riproduzione in forma degli impulsi in banda audio è ampiamente sufficiente per apparire "perfetta" dall'orecchio umano.
Per un sistema di altoparlanti a bassa frequenza i modi normali dell'ambiente rimescolano talmente la risposta in fase che è inutile parlarne. Ad alta frequenza (oltre 2000 Hz) l'orecchio è molto poco sensibile alle rotazioni di fase e oltre i 4kHz è sensibile solo all'energia contenuta nel segnale.
Quindi se dovessi scegliere un filtro sceglierei quello a fase minima (ovvero la compensazione del solo eccesso di fase e anche limitatamente alla gamma media).
Oltre tutto per un sistema a fase minima vale il Teorema della Conservazione dell' Informazione (tutta l'informazione presente all'ingresso è presenta anche in uscita: attenuata ma c'è).
Comunque non sceglierei un filtro a fase mista.
Ma il DRC e il Dirac lavorano entrambi a fase mista e correggono al meglio l'impulso, meglio di qualunque altro sistema... o no?
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#28 Messaggio da MarioBon »

La correzione che viene applicata da un DRC deve essere "a fase mista" perché la risposta dell'ambiente richiede, per essere corretta, l'introduzione di repliche ritardate del segnale.
La correzione può portare, a seconda di come viene fatta, ad un sistema corretto che si presenta a fase minima o a fase lineare o a fase mista.
Sempre che non sia cambiato qualche cosa a mia insaputa, un risultato diverso dalla fase minima non sarebbe il mio preferito.
Immagine
queste sono tre risposte all'impulso di un sistema a fase minima al variare del fattore di merito. La "migliore" è la prima dove non c'è alcun tipo di "ringing" (altoparlante in cassa chiusa).
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#29 Messaggio da TomCapraro »

Come in una preghiera ben conosciuta, si inizia con "nel nome del Padre..."
Il "primo filtro" è stabilito dalla sorgente, quindi il DAC.
Un DAC può implementare un numero considerevole di filtraggi digitali, i più usati sono però generalmente 3: a fase lineare, a fase minima e a fase interpolated.

Possiamo vederli qui:

Immagine

Come si evince, la risposta di fase "flat" si ottiene con il filtraggio a fase lineare.
Nonostante si parli spesso di "preringing", questo, in natura non esisterebbe perchè non può esserci un oscillazione prima che scaturisca un impulso.
Stando ad un noto sperimentatore (spero di ricordare il suo nome) il "preringing" visualizzato nel filtraggio a fase lineare sarebbe soltanto frutto degli algoritmi di calcolo.(anche se non fosse vero, risulta essere poco ampio e troppo veloce per il nostro udito)
A questo punto, in tema di risposta acustica, prendiamo per buono sia il filtro a fase lineare che il filtro a fase minima poichè in ambiente (come specificato da Mario) dopo l'impulso ci saranno sempre oscillazioni residue nel tempo.
Adesso vediamo cosa fa il DRC: a seconda del tipo di correzione applicata questo (se ben implementato) ridurrà le oscillazioni post impulso, sia nel tempo, che in ampiezza. (se entro i 150hz/200hz l'impulso e la ETC risultassero peggiorate rispetto al segnale acustico originale, allora il DRC è stato applicato male).
Il DRC però può essere "spinto" anche a correzioni più aggressive, in questo caso cominciano a scattare i -compromessi-.
Accade che viene ridotta l'oscillazione nel tempo post-impulso, a sua volta viene elevato il pre-ringing (quello vero, e udibile).
Questa cosa è stata una vera tortura per alcuni utilizzatori (diciamo temerari) perchè con i profili utilizzati di Default non riuscivano a centrare la migliore condizione adatta per il proprio setup (diffusore+ambiente).
Il DRC, nonostante le straordinarie doti, andrebbe "aiutato" affinchè possa correggere senza introdurre artefatti (i compromessi).
Tanto per fare un esempio: nel mio caso utilizzo il DRC in modo che l'impulso (preringing originale) non venga alterato, quindi risulti sovrapponibile all'originale (tempo di reazione veloce) nella parte che lo precede, di contro, nella parte POST impulso, svolga un efficace lavoro di riduzione delle oscillazioni residue, sia in ampiezza che nel tempo.
Dobbiamo sapere che nei locali domestici non esiste un sistema che presenti un impulso teorico, quello al massimo (circa) si ottiene nel segnale analogico ben prima che questo passi per la fase di trasduzione (diffusore) e alterazione acustica.
C'è da dire che il nostro sistema percettivo ci viene in aiuto, vale a dire: se il DRC sistema una parte di cose (quindi non tutte) il sistema percettivo ci mette un altra pezza (pensate ad esempio come rileva una riflessione il microfono e come invece la tratta il sistema percettivo).
Certamente se un setup di riproduzione (in ambiente) presenta errori troppo grossolani, anche il nostro sistema percettivo comincerà a "pretendere" qualcosa di più-
saluti, Tom
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Re: Utenti Dirac Live... attenzione al clipping digitale.

#30 Messaggio da TomCapraro »

...aggiungo anche una cosa che avevo dimenticato.
Dan Lavry sottolinea che, bisognerebbe osservare -anche- la frequenza di un eventuale pre//post ringing.
Ammettiamo che ci fosse un post ringing a 20khz, lo sentiremmo ?
saluti, Tom
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