La serie di Fibonacci
Inviato: 11/09/2017, 11:39
Leonardo Pisano detto il Fibonacci (1175-1235) ha avuto il merito di introdurre i numeri arabi (su base 10) in Europa. E' anche lo scopritore della "serie di Fibonacci".
Questa serie si compone partendo dal numero 1 seguito ancora da 1. I termini successivi sono pari alla somma dei due che precedono:
1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,...
A questa serie sono stati attribuiti significati esoterici e misteriosi.
In realtà lo scopo di Fibonacci era calcolare il numero di conigli generati a partire da una singola coppia di conigli. Questo calcolo, a quei tempi, aveva la sua rilevanza.
Una particolarità della serie, che è più che altro una coincidenza, è che il rapporto tra due successivi tende a
che è la cosiddetta "sezione aurea" (per esempio 144:89=1.6179...)
La sezione aurea è stato un "criterio di bellezza" fin dall'antica Grecia (Fidia).
Con riferimento alla figura qui sopra, i lati del rettangolo risultano primi tra loro (incommensurabili) quindi, se fosse la pianta di una stanza, i modi normali lungo le due dimensioni non potrebbero dare origine a modi normali coincidenti. Sulla base di questo ragionamento si possono fare delle considerazioni di tipo acustico-ambientale.
Questa serie si compone partendo dal numero 1 seguito ancora da 1. I termini successivi sono pari alla somma dei due che precedono:
1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144,...
A questa serie sono stati attribuiti significati esoterici e misteriosi.
In realtà lo scopo di Fibonacci era calcolare il numero di conigli generati a partire da una singola coppia di conigli. Questo calcolo, a quei tempi, aveva la sua rilevanza.
Una particolarità della serie, che è più che altro una coincidenza, è che il rapporto tra due successivi tende a
che è la cosiddetta "sezione aurea" (per esempio 144:89=1.6179...)
La sezione aurea è stato un "criterio di bellezza" fin dall'antica Grecia (Fidia).
Con riferimento alla figura qui sopra, i lati del rettangolo risultano primi tra loro (incommensurabili) quindi, se fosse la pianta di una stanza, i modi normali lungo le due dimensioni non potrebbero dare origine a modi normali coincidenti. Sulla base di questo ragionamento si possono fare delle considerazioni di tipo acustico-ambientale.