curiosità su ferriti

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Re: curiosità su ferriti

#31 Messaggio da Auditor »

Va beh, se facciamo a gara a chi ha l'attività più complessa vinco sempre io, perche in effetti progetto reattori nucleari e se non bastasse quelli di due generazioni più avanti rispetto a quella attuale :D

L'esempio del cavo bilanciato è poco rilevante perchè quello è un cavo per segnali audio a bassa frequenza. E' concepito per eliminare i disturbi a quelle frequenze ed in particolare i ronzii di alternata, ed il mancato collegamento dello schermo serve ad evitare i loop di massa che sono, in ambito professionale in cui vi siano lunghe distanze da percorrere con i segnali, un problema più grave dell'aumento di impedenza di trasferimento. Lo schemo interrotto da un lato non è inefficace, semplicemente perde efficacia al crescere della frequenza, Infatti in quelle apparecchiature i disturbi RF vengono gestiti con filtri EMI di ingresso che si possono usare in quanto la banda di frequenza del segnale e quella dei disturbi sono (abbastanza) lontane fra loro.

La trasmissione di audio digitale è tutt'altra faccenda, perchè lì abbiamo segnali che hanno frequenze di base di diversi MHz ma considerando che si tratta di onde quadre la banda del segnale raggiunge tranquillamente diverse decine di MHz. Quindi o si utilizza una struttura bilanciata (vedi AES-EBU) con doppino schermato (e in questa applicazione in genere lo schermo viene collegato ad entrambi i lati) o un cavo coassiale (dove l'opzione di sconnettere lo schermo ovviamente non c'è) ma in entrambi i casi se la schermatura non è più che buona i disturbi eventualmente raccolti sono nella banda di segnale e fanno danni.

Che la ferrite blocchi le correnti di disturbo condotte sulle schermo è vero ma queste, in un collegamente coassiale, non rappresentano un problema in quanto vengono rese inoffensive scaricandole a massa in modo che non possano sviluppare tensioni che alterino il segnale.

Se inserisco una ferrite, i disturbi raccolti nella zona della ferrite devono percorrere tutto il cavo per andare a massa. Dato che lo schermo ha un'impedenza non nulla, inevitabilmente (legge di Ohm) tali correnti faranno manifestare delle tensioni all'estremità del cavo dove c'è la ferrite, molto maggiori che quando non c'era. E quando vi è una tensione ed una capacità (quella fra schermo e conduttore interno) si ha un trasferimento di carica, quindi il conduttore centrale viene interessato da disturbi che, dato che non vi è una struttura simmetrica e bilanciata, diventano (anche) di modo differenziale e non vengono fermati dalla ferrite.
Nicola
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The_bastonator
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Re: curiosità su ferriti

#32 Messaggio da The_bastonator »

Auditor, che l'effetto primario di schermatura sia fatto dallo schermo in un coassiale lo sanno anche le pietre, e questo è l'ABC.
L'uso di ferriti come ulteriore metodo ber bloccare le EMI, se necessario, non mi sembra controproducente, anche perchè, e c'è anche scritto in uno degli articoli linkati all'inizio (http://www.fair-rite.com/wp-content/upl ... s-Corp.pdf, spero che qualcuno li abbia almeno letti), si sfrutta l'effetto dissipativo della ferrite, che viene scelta in funzione della frequenza del disturbo da bloccare.
Quindi alla frequenza (o al range di frequenze) del segnale da bloccare, la ferrite si comporta come una resistenza e trasforma il disturbo in calore (sfrutta le perdite residue della ferrite).
Come vedi:
http://palomar-engineers.com/ferrite-pr ... rite-beads

Per il resto pensatela come vi pare, se volete metterla la ferrite mettetela, sennò amen.

B.
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TomCapraro
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Re: curiosità su ferriti

#33 Messaggio da TomCapraro »

Bastonatore, tu stai generalizzando, stai considerando una tipologia di cavi, Io e Nicola invece stiamo focalizzando direttamente sui coassiali che trasportano segnali di clock.
Mi sembra che, almeno su questo, perché è stato spiegato anche in modo chiaro e comprensibile, dovremmo essere d'accordo.
Sono venuto incontro anche all'inserimento di ferriti ma, seguendo quantomeno la raccomandazione di calcolare il passa-basso oltre la frequenza di clock.
In questo modo si consente allo schermo di poter scaricare a massa i disturbi circoscritti alla frequenza di transito evitando anche la traslazione di disturbi sul piano di massa generati, ad esempio, da una sorgente.
saluti, Tom
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The_bastonator
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Re: curiosità su ferriti

#34 Messaggio da The_bastonator »

TomCapraro ha scritto:Bastonatore, tu stai generalizzando, stai considerando una tipologia di cavi, Io e Nicola invece stiamo focalizzando direttamente sui coassiali che trasportano segnali di clock.
Mi sembra che, almeno su questo, perché è stato spiegato anche in modo chiaro e comprensibile, dovremmo essere d'accordo.
Sono venuto incontro anche all'inserimento di ferriti ma, seguendo quantomeno la raccomandazione di calcolare il passa-basso oltre la frequenza di clock.
In questo modo si consente allo schermo di poter scaricare a massa i disturbi circoscritti alla frequenza di transito evitando anche la traslazione di disturbi sul piano di massa generati, ad esempio, da una sorgente.
Incredibile, quel link l'hai inserito tu, ma mi sa che non l'hai letto.
L'articolo non fa distinzione tra cavi di clock, ed altri cavi[/u]

Dice solo che la ferrite va scelta in modo che alla frequenza di disturbo la sua impedenza sia restistiva in modo che il disturbo venga dissipato.

Non mi pare menzioni la frequenza di clock o di quello che vi transita.

*, è scritto nel link che hai postato, oppure sono io che non ho capito ?

Beppe
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Re: curiosità su ferriti

#35 Messaggio da Auditor »

The_bastonator, comincio a capire come mai hai scelto proprio questo nickname...
MarioBon ha scritto:diciamo che in questo spazio si privilegiano toni pacati (con tutti)
Hai messo il link di un fabbricante di ferriti (fair-rite), che ovviamente non può che consigliare l'uso dei suoi prodotti, ma comunque nulla di quanto è scritto contraddice quanto scritto da noi sull'effetto negativo delle ferriti sull'efficienza di schermatura. E non potrebbe essere altrimenti dato che l'effetto è perfettamente verificabile sperimentalmente, oltre che giustificabile teoricamente.

L'altro link (Palomar) è pure di gente che vende filtri EMI e ferriti, e dice che le ferriti si possono usare anche sui cavi coassiali per bloccare le correnti di disturbo di modo comune. Nessuno nega questo, ma come ho già tentato di spiegare non sempre questo è necessario e nemmeno utile in un collegamento coassiale. Forse però i concetti di efficienza di schermatura e impedenza di trasferimento non ti sono tanto chiari e ti consiglio di rivederli, magari in un libro di testo e non su siti commerciali.
Nicola
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Re: curiosità su ferriti

#36 Messaggio da The_bastonator »

Auditor, abbi pazienza, non sono qui per insegnare ma per capire.
Il link che ho citato (Fair-rite) non l'ho inserito io ma TomCapraro ed ho letto quello.
Ci sono scritte cose sbagliate? Pazienza non sono in grado di smentirlo ma quanto riportato mi sembra tecnicamente corretto.
Quindi a questo punto se devo documentarmi, cortesemente ti chiedo di consigliami tu un qualche testo attendibile.

Beppe
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Re: curiosità su ferriti

#37 Messaggio da Auditor »

Se non lo conosci già, ti consiglio questo testo :

Electromagnetic Compatibility Engineering, by Henry W. Ott

Dove trovi queste cose e molte di più e non dovrebbe mancare nella biblioteca di un progettista elettronico. E' la versione nuova ed estesa di un altro testo molto famoso dello stesso autore. La matematica è semplificata e comprensibilissima e l'approccio molto applicativo.

Interessante anche questo articolo:

http://www.compliance-club.com/pdf/Bond ... hields.pdf
Nicola
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TomCapraro
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Re: curiosità su ferriti

#38 Messaggio da TomCapraro »

The_bastonator ha scritto:Auditor, abbi pazienza, non sono qui per insegnare ma per capire.
Il link che ho citato (Fair-rite) non l'ho inserito io ma TomCapraro ed ho letto quello.
Ci sono scritte cose sbagliate? Pazienza non sono in grado di smentirlo ma quanto riportato mi sembra tecnicamente corretto.
Quindi a questo punto se devo documentarmi, cortesemente ti chiedo di consigliami tu un qualche testo attendibile.

Beppe
I link sono stati messi per descrivere il funzionamento della ferrite, di certo non per consigliarle in deteminati contesti.
Descrivere il funzionamento è una cosa, farne Buon uso un altra.
In alcuni casi sono utili, in altri no...basta concentrarsi su quello che è stato scritto.
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: curiosità su ferriti

#39 Messaggio da TomCapraro »

Auditor ha scritto:Va beh, se facciamo a gara a chi ha l'attività più complessa vinco sempre io, perche in effetti progetto reattori nucleari e se non bastasse quelli di due generazioni più avanti rispetto a quella attuale :D

L'esempio del cavo bilanciato è poco rilevante perchè quello è un cavo per segnali audio a bassa frequenza. E' concepito per eliminare i disturbi a quelle frequenze ed in particolare i ronzii di alternata, ed il mancato collegamento dello schermo serve ad evitare i loop di massa che sono, in ambito professionale in cui vi siano lunghe distanze da percorrere con i segnali, un problema più grave dell'aumento di impedenza di trasferimento. Lo schemo interrotto da un lato non è inefficace, semplicemente perde efficacia al crescere della frequenza, Infatti in quelle apparecchiature i disturbi RF vengono gestiti con filtri EMI di ingresso che si possono usare in quanto la banda di frequenza del segnale e quella dei disturbi sono (abbastanza) lontane fra loro.

La trasmissione di audio digitale è tutt'altra faccenda, perchè lì abbiamo segnali che hanno frequenze di base di diversi MHz ma considerando che si tratta di onde quadre la banda del segnale raggiunge tranquillamente diverse decine di MHz. Quindi o si utilizza una struttura bilanciata (vedi AES-EBU) con doppino schermato (e in questa applicazione in genere lo schermo viene collegato ad entrambi i lati) o un cavo coassiale (dove l'opzione di sconnettere lo schermo ovviamente non c'è) ma in entrambi i casi se la schermatura non è più che buona i disturbi eventualmente raccolti sono nella banda di segnale e fanno danni.

Che la ferrite blocchi le correnti di disturbo condotte sulle schermo è vero ma queste, in un collegamente coassiale, non rappresentano un problema in quanto vengono rese inoffensive scaricandole a massa in modo che non possano sviluppare tensioni che alterino il segnale.

Se inserisco una ferrite, i disturbi raccolti nella zona della ferrite devono percorrere tutto il cavo per andare a massa. Dato che lo schermo ha un'impedenza non nulla, inevitabilmente (legge di Ohm) tali correnti faranno manifestare delle tensioni all'estremità del cavo dove c'è la ferrite, molto maggiori che quando non c'era. E quando vi è una tensione ed una capacità (quella fra schermo e conduttore interno) si ha un trasferimento di carica, quindi il conduttore centrale viene interessato da disturbi che, dato che non vi è una struttura simmetrica e bilanciata, diventano (anche) di modo differenziale e non vengono fermati dalla ferrite.
Se troviamo il tempo Nicola, ripetiamo le misure.
Le avevo fatte, e sarebbe un lavoraccio rifarle, però tengo la cosa in caldo.;)
saluti, Tom
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Re: curiosità su ferriti

#40 Messaggio da Bluenote »

Ho parlato in altro thread della rottura di un isolatore USB della Intona a causa forse proprio della presenza di ferrite in uno dei cavi usb che utilizzo.
Ecco come ha spiegato la cosa, la casa madre:

"Condensatori o ferriti inseriti internamente: ciò rompe la
continuità di collegamento ad una estremità in quanto
l'Isolator, isolando, la interrompe già un'altra volta."

Ma se è vero, come fa la ferrite a danneggiare un circuito ? E' una sorta di attacca e stacca ?
Ciao
Maurizio
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