Salve a tutti.
Quanto influiscono le vibrazioni esterne, per esempio quelle emesse dagli altoparlanti, sulla precisione degli oscillatori al quarzo comunemente inseriti nei circuiti di clock dei Dac? Esistono dei test a riguardo?
Oscillatori al quarzo
- organist
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Re: Oscillatori al quarzo
Credo influisca più la temperatura, comunque anche le vibrazioni fanno qualcosa, ma per assumere un valore importante gli oscillatori dovrebbero essere più di uno visto che, ad esempio, su un cd player i circuiti di correzione errori incidono maggiormente.organist ha scritto:Salve a tutti.
Quanto influiscono le vibrazioni esterne, per esempio quelle emesse dagli altoparlanti, sulla precisione degli oscillatori al quarzo comunemente inseriti nei circuiti di clock dei Dac? Esistono dei test a riguardo?
saluti, Tom
- MarioBon
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Re: Oscillatori al quarzo
Se le oscillazioni meccaniche fossero prossime alla frequenza di oscillazione de quarzo ci si potrebbe anche pensare. Ma visto che le vibrazioni che si possono trasmettere per via strutturale (attraverso il tavolino, lo chassis, ecc.) sono limitate alle basse frequenze (almeno 1000 volte pià basse si un quarzoa 1 MHz) non mi porrei il problema.
I quarzi soffrono le variazioni di temperatura.
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- organist
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Re: Oscillatori al quarzo
Grazie.
Un quarzo che per via della temperatura oscilla a frequenza un po piu bassa o piu alta, che tipo di errori causa nel dac? E sopratutto, questo errori diventano udibili?
Un quarzo che per via della temperatura oscilla a frequenza un po piu bassa o piu alta, che tipo di errori causa nel dac? E sopratutto, questo errori diventano udibili?
- TomCapraro
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Re: Oscillatori al quarzo
causa errori che si ripercuotono sull'SNR e sull'SFDRorganist ha scritto:Grazie.
Un quarzo che per via della temperatura oscilla a frequenza un po piu bassa o piu alta, che tipo di errori causa nel dac? E sopratutto, questo errori diventano udibili?
Il primo riguarda il rumore, ossia la sua oscillazione, il secondo le spurie.
(vedi schema sotto)
Tra una serie di oscillatori provati, quelli tipici al quarzo rispondono meglio, generando il phase noise più basso.
Sulla relativa udibilità non ci sono test specifici reperibili facilmente, ma trattandosi di variazioni che possono toccare anche i 150ps, potremmo considerarli anche potenzialmente udibili ma...essendo una variazione spalmata nel tempo (una manciata di minuti x anno solare) quindi lontanissima da una possibile commutazione rapida, dovremmo considerare che l'uomo nell'arco di un anno cambierà in modo molto più drastico il modo di percepire, (o eventuale forma di adattamento) per cui credo che ci si dovrebbe preoccupare abbastanza poco.
saluti, Tom
- organist
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Re: Oscillatori al quarzo
Grazie.
- bibo01
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Re: Oscillatori al quarzo
Stavo per scrivere una risposta molto articolata, poi...
Nelle misure di clocks quello che interessa è il close in phase noise (@10Hz, 1Hz ma anche meno) che sembra abbia una correlazione con l'ascolto.
Oltre alla strumentazione adeguata, è difficile da misurare - pochi produttori forniscono certificati a queste basse frequenze - basta letteralmente un alito di vento o un colpetto non lontano dall'oscillatore per far sballare tutti i risultati.
Poi, il risultato dell'introduzione nel circuito di un ottimo clock deve essere misurato al D/A chip e all'output analogico.
Nelle misure di clocks quello che interessa è il close in phase noise (@10Hz, 1Hz ma anche meno) che sembra abbia una correlazione con l'ascolto.
Oltre alla strumentazione adeguata, è difficile da misurare - pochi produttori forniscono certificati a queste basse frequenze - basta letteralmente un alito di vento o un colpetto non lontano dall'oscillatore per far sballare tutti i risultati.
Poi, il risultato dell'introduzione nel circuito di un ottimo clock deve essere misurato al D/A chip e all'output analogico.
- TomCapraro
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Re: Oscillatori al quarzo
La percettibilità del jitter è legata alla frequenza, più si sale con la frequenza e più questo viene percepito.bibo01 ha scritto:Stavo per scrivere una risposta molto articolata, poi...
Nelle misure di clocks quello che interessa è il close in phase noise (@10Hz, 1Hz ma anche meno) che sembra abbia una correlazione con l'ascolto.
Oltre alla strumentazione adeguata, è difficile da misurare - pochi produttori forniscono certificati a queste basse frequenze - basta letteralmente un alito di vento o un colpetto non lontano dall'oscillatore per far sballare tutti i risultati.
Poi, il risultato dell'introduzione nel circuito di un ottimo clock deve essere misurato al D/A chip e all'output analogico.
Se quello di cui parli dovesse interessare lo spettro bassissimo, potremmo far salire il jitter fino a diverse centinaia di nanosecondi senza che nessuno se ne accorga.
Almeno qui un esperimento scientifico che lo conferma esiste.
saluti, Tom
- TomCapraro
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Re: Oscillatori al quarzo
Qualche tempo addietro, giusto con Bibo01, è stato condotto un esperimento.
Due hardware identici, uno però con l'oscillatore rotto, cosa che rispetto all'altro produceva un livello macroscopico di jitter in più.
I due files sono passati da una serie di prove ascolto, dovremmo riesumarli...
Due hardware identici, uno però con l'oscillatore rotto, cosa che rispetto all'altro produceva un livello macroscopico di jitter in più.
I due files sono passati da una serie di prove ascolto, dovremmo riesumarli...
saluti, Tom
- bibo01
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Re: Oscillatori al quarzo
La domanda iniziale era "Quanto influiscono le vibrazioni esterne, per esempio quelle emesse dagli altoparlanti, sulla precisione degli oscillatori".TomCapraro ha scritto:La percettibilità del jitter è legata alla frequenza, più si sale con la frequenza e più questo viene percepito.bibo01 ha scritto:Stavo per scrivere una risposta molto articolata, poi...
Nelle misure di clocks quello che interessa è il close in phase noise (@10Hz, 1Hz ma anche meno) che sembra abbia una correlazione con l'ascolto.
Oltre alla strumentazione adeguata, è difficile da misurare - pochi produttori forniscono certificati a queste basse frequenze - basta letteralmente un alito di vento o un colpetto non lontano dall'oscillatore per far sballare tutti i risultati.
Poi, il risultato dell'introduzione nel circuito di un ottimo clock deve essere misurato al D/A chip e all'output analogico.
Se quello di cui parli dovesse interessare lo spettro bassissimo, potremmo far salire il jitter fino a diverse centinaia di nanosecondi senza che nessuno se ne accorga.
Almeno qui un esperimento scientifico che lo conferma esiste.
Per le vibrazioni esterne - molto, soprattutto in zone di misurazione importanti relative al clock.
Per le vibrazioni emesse dagli altoparlanti - non lo so.
Quanto questa "non precisione" degli oscillatori possa essere percepita è tutto un altro discorso.
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