HiFi, testimonianza autorevole e misure

Tecniche e strumenti di misura, test di varia natura
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MarioBon
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HiFi, testimonianza autorevole e misure

#1 Messaggio da MarioBon »

Quando si dice:
"vogliamo stabilire, per mezzo di un set di misure, se un apparecchio suona bene" in realtà vogliamo definire:

la condizione necessaria e sufficiente affinché il 71% della popolazione valuti positivamente la qualità di riproduzione di quel dispositivo (e basta una condizione)

un set di condizioni sufficienti affinché il 71% della popolazione valuti positivamente la qualità di riproduzione di un dispositivo (e basta che una condizione sia rispettata)

un set di condizioni necessarie affinché il 71% della popolazione valuti positivamente la qualità di riproduzione di un dispositivo (e devono essere tutte rispettate contemporaneamente)

Non sempre si può definire una condizione necessaria e sufficiente, a volte è possibile individuare delle condizioni sufficienti (condizioni forti), ma il più delle volte conosciamo solo una serie di condizioni necessarie (che devono essere rispettate tutte contemporaneamente).

La ricerca di una unica condizione “necessaria e sufficiente”, per quanto riguardala valutazione della qualità della riproduzione è velleitaria. Seguendo Ando le condizioni necessarie non possono essere meno di tre. Seguendo Beranek ne servirebbero molte di più.
Per semplificare possiamo ricorrere alla “testimonianza autorevole”: condizione necessaria e sufficiente affinché un dispositivo suoni bene è che Tizio dica che suona bene. Questo esempio non è così ironico come sembra: il giudizio soggettivo è molto importante ed esistono effettivamente alcune persone (poche) che riescono ad esprimere giudizi attendibili (accettabili per il 71% della popolazione). La “testimonianza autorevole” è elencata tra gli strumenti per conseguire la conoscenza dalla filosofia indiana. Il problema è come stabilire se un apparecchio suona bene quando Tizio non è nei paraggi. Per questo esistono le misure e, se esistono le misure, la testimonianza autorevole è superflua.

Nel caso di un amplificatore (preamplificatore, DAC,…) , invece, è possibile definire una condizione necessaria e sufficiente ma questa risulta troppo stringente rispetto alle effettive condizioni d’uso (e quindi controproducente dal punto di vista economico).

Per concludere, quando abbiamo accontentato il 71% della popolazione resta ancora il 29% non soddisfatti.
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Felix
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Re: HiFi, testimonianza autorevole e misure

#2 Messaggio da Felix »

Altra cosa che mi capita di leggere, e che la maggioranza considera attendibile, è che le misure non sono esaustive del quadro sonoro completo dell'apparecchio perché non in grado di cogliere sfumature che un orecchio sarebbe in grado di percepire... L'orecchio è troppo fallace rispetto alla macchina.
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TomCapraro
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Re: HiFi, testimonianza autorevole e misure

#3 Messaggio da TomCapraro »

Felix ha scritto:Altra cosa che mi capita di leggere, e che la maggioranza considera attendibile, è che le misure non sono esaustive del quadro sonoro completo dell'apparecchio perché non in grado di cogliere sfumature che un orecchio sarebbe in grado di percepire... L'orecchio è troppo fallace rispetto alla macchina.
Diciamo che ha dei limiti, e che in assenza di informazioni (variazioni di pressione) il cervello mette in moto un meccanismo atto a far percepire anche cose che non subiscono reali variazioni fisiche.
Certamente tali individui non accetteranno mai questo "verdetto", ergo si scaglieranno contro chi mette in dubbio i superpoteri dei loro sensi e, perchè no, anche le ultracapacità di risoluzione dell'impianto (il mitico impianto rivelatore)
Oramai è un classico. :D
saluti, Tom
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Felix
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Re: HiFi, testimonianza autorevole e misure

#4 Messaggio da Felix »

TomCapraro ha scritto:
Felix ha scritto:Altra cosa che mi capita di leggere, e che la maggioranza considera attendibile, è che le misure non sono esaustive del quadro sonoro completo dell'apparecchio perché non in grado di cogliere sfumature che un orecchio sarebbe in grado di percepire... L'orecchio è troppo fallace rispetto alla macchina.
Diciamo che ha dei limiti, e che in assenza di informazioni (variazioni di pressione) il cervello mette in moto un meccanismo atto a far percepire anche cose che non subiscono reali variazioni fisiche.
Certamente tali individui non accetteranno mai questo "verdetto", ergo si scaglieranno contro chi mette in dubbio i superpoteri dei loro sensi e, perché no, anche le ultracapacità di risoluzione dell'impianto (il mitico impianto rivelatore)
Oramai è un classico. :D
Eh magari. Ora siamo agli ologrammi da applicare in ogni dove come se non ci fosse un domani.
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MarioBon
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Re: HiFi, testimonianza autorevole e misure

#5 Messaggio da MarioBon »

Felix ha scritto:Altra cosa che mi capita di leggere, e che la maggioranza considera attendibile, è che le misure non sono esaustive del quadro sonoro completo dell'apparecchio perché non in grado di cogliere sfumature che un orecchio sarebbe in grado di percepire... L'orecchio è troppo fallace rispetto alla macchina.
Un microfono sente molte più "cose" dell'orecchio. Se poi è una testa artificiale ancor meglio.
Diciamo invece che non vengono fatte tutte le misure che servono. Per esempio non sono diffuse le misure relative alla coppia diffusori.
Per i diffusori si devono definire una serie di condizioni necessarie e tutte devono essere contemporaneamente soddisfatte. Il primo passo è definirle tutte.
Per le elettroniche c'è una singola condizione necessaria e sufficiente: la proporzionalità tra il segnale di ingresso e di uscita.
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