TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

Tecniche e strumenti di misura, test di varia natura
Messaggio
Autore
Avatar utente
sibry
Messaggi: 470
Iscritto il: 28/11/2016, 8:23
Il mio Impianto: Musical Fidelity Nu Vista M3
Yamaha CD-S3000
Labtek Hi End
Audiosonica "Stonefly"
Ruark Talisman ||
Sonus Faber Parva FM4
Solid Steel
filtro Black Noise Extreme
Van Den Hul: The First
Systems and Magic: Gold Wire
ViaBlue: SC4
Soundcare Superspikes
Località: provincia di VR

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#11 Messaggio da sibry »

TomCapraro ha scritto:
MAXXI ha scritto:Mah, io penso che dipenda molto da quale SACD ( e soprattutto da quale label.....) si parta per fare il confronto che ha iniziato Tom. Mi diletto da tempo a fare compilation personali in CD-R di vario genere , nonché alcune specifiche chiamate da me "pomposamente" :D HIFI TRACKS SAMPLER ( ne ho fatte nel tempo 10 ) che utilizzo per provare impianti dal mio dealer ma anche in altri punti vendita amici. Parecchi di questi pezzi sono tratti dallo stato CD di SACD e sono assolutamente pregevoli , ricchi di dinamica e di volume ben sostenuto. Cito solo a mò di esempio quelli della STOCKFISH tedesca di altissimo valore tecnico in ambedue gli strati ma anche ad esempio i CHESKY ed altri : cito "Spring is here " con un formidabile Stan Getz prodotto in SACD dalla Groove Note . Rebecca Pidgeon non mi ispira più di tanto , meglio allora Elaine Delmar in " Spirit of the songs " SACD della Fonè in cui lo strato CD è notevole sotto tutti gli aspetti. Aggiungo pure gli SACD " Avalon " dei Roxy Music e anche " Brothers in arms " dei Dire Straits che presentano all'ascolto in CD un risultato sonoro molto gradevole . Questo ovviamente misurando con le MIE orecchie poi magari sotto gli implacabili strumenti di Tom potrei essere smentito su tutta la linea........ :D

ciao
Io credo che nei sacd ibridi possa trovarsi uno strato cd, come dici, gradevole, ben suonante, anche jn funzione del contesto.
La mia osservazione però verte su un altro aspetto del tipo: il CD normale con lo strato CD dei sacd ibridi DEVE inconfutabilmente essere il medesimo, quindi non presentare quelle differenze abissali da renderli pressoché agli antipodi.
The raven di Rebecca Pidgeon è stato analizzato poiché li avevo entrambi, ma amplieremo le verifiche affinché si possa capire se dipende da un caso sporadico, o se lo strato cd derivato dal sacd è tutt'altra cosa. :)
ho la versione "normale" del bel dico di Pidgeon da molti molti anni... suona molto bene, è davvero un gran bel disco, secondo me, almeno.
io difficilmente compro una versione "miglire" di un disco quando già ne ho una "semplice".
In questa logica, non ho preso la versione in sacd.
CMQ... che ci siano versioni sacd a volte pessime è verissimo.
non so se questi sono tanti o pochi.
Eì necessario scegliere con cura, questo sì.
Ripeto: se si va di MFSL, o AP o 2L records, Turtle, Pentatone..... e vabbeh, chissà quante altre etichette.... dai... non scherziamo... loro NON si sputtanano coi dischi ibridi, "inserendo" una versione redbook da schifo e il lato sacd superlativo....
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#12 Messaggio da TomCapraro »

LLLLeonardo ha scritto:Oltre la spinta verso il formato teoricamente a maggiore risoluzione, occhio alla questione diritti. Non vorrei che convenga ficcare dentro lo strato cd un'altra edizione (un altro riversamento) perché meno costosa.

Cmq il test iniziale non ha un granché di senso. Non è stato fatto altro che confrontare due album, entrambi in digitale, ma remixati diversamente come accade abitualmente con i remaster.
Un test intelligente sarebbe confrontare lo strato SD del SACD hybrid e il rip del DSD convertito in pcm a pari risoluzione (fatto decine e decine di volte). Nella stragrande maggioranza dei casi provengono dalla stessa base di partenza, ma può capitare che ogni tanto capitino sorprese.
Il tuo test punterebbe ad altro, trasposizione software/formato, da cui, nel migliore dei casi, aspettarsi la stessa differenza che passa tra high res e SD.
saluti, Tom
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#13 Messaggio da TomCapraro »

Quello a cui volevo arrivare era di analizzare (non uno...) una serie di SD estratti dal sacd e confrontarli con il cd originale e, ancora meglio, analizzando anche lo spettro del corrispettivo sacd ibrido quando riproduce il DSD.
saluti, Tom
Avatar utente
LLLLeonardo
Messaggi: 157
Iscritto il: 03/07/2017, 14:19
Il mio Impianto: http://i64.tinypic.com/f9im4h.jpg

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#14 Messaggio da LLLLeonardo »

Confrontare strato sd ed hd scalato è l'unico modo per verificare se hanno messo dentro riversamenti diversi, da cui le lamentele per uno e relative preferenze per lo strato dsd.
Per il disco in questione, non credo sia difficile reperire il rip dsd per un confronto.
Per esperienza personale, se fa cacchina l'sd pcm, quello dsd non migliora (salvo eccezioni).

L'unico confronto interessante tra cd prima stampa ed sd del sacd, sarebbe tra medesime edizioni, andando cioè a verificare nel dettaglio tecnico del booklet che si tratti dello stesso riversamento e, per il sacd, non di un remaster.

Di solito AP è ancor più una certezza rispetto a Mfsl. Mettono il meglio che hanno per ambedue gli strati.
Ultima modifica di LLLLeonardo il 05/10/2017, 12:39, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#15 Messaggio da TomCapraro »

LLLLeonardo ha scritto:Confrontare strato sd ed hd scalato è l'unico modo per verificare se hanno messo dentro riversamenti diversi, da cui le lamentele per uno e relative preferenze per lo strato dsd.
Per il disco in questione, non credo sia difficile reperire il rip dsd per un confronto.
Per esperienza personale, se fa cacchina l'sd pcm, quello dsd non migliora (salvo eccezioni).

L'unico confronto interessante tra cd prima stampa ed sd del sacd, sarebbe tra medesime edizioni, andando cioè a verificare nel dettaglio tecnico del booklet che si tratti dello stesso riversamento e, per il sacd, non di un remaster.

Di solito AP è ancor più una certezza rispetto a Mfsl, dentro ai sacd. Mettono il meglio che hanno per ambedue gli strati.
Il mio obiettivo è quello di confrontare tutti i miei sacd ibridi, quindi strato DSD, strato SD e relativo cd originale in pcm.
Mi serve un lettore di sacd, vedo se me lo prestano.
saluti, Tom
Avatar utente
LLLLeonardo
Messaggi: 157
Iscritto il: 03/07/2017, 14:19
Il mio Impianto: http://i64.tinypic.com/f9im4h.jpg

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#16 Messaggio da LLLLeonardo »

Imho fai prima per vie alternative, se lo scopo è informatvo non credo ci sia gente che storce il naso. Con un lettore sei costretto alla doppia conversione ad-da. Alla fine gli album famosi ci son tutti, e, con un briciolo di attenzione alle fonti, non è che nei rip ci siano pastrocchi.
Avatar utente
organist
Messaggi: 601
Iscritto il: 28/11/2016, 21:10
Il mio Impianto: Amplificatore Nad C355
Lettore cd Nad C515
DAC Nad d1050
Giradischi Project RPM5 Carbon
Prephono Project Phonobox II SE
Diffusori Opera Quinta 2011
Località: Italia

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#17 Messaggio da organist »

Mi pare di ricordare che c'era una versione di play station che permetteva l'estrazione dati dei sacd
Ultima modifica di organist il 05/10/2017, 15:30, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#18 Messaggio da TomCapraro »

LLLLeonardo ha scritto:Imho fai prima per vie alternative, se lo scopo è informatvo non credo ci sia gente che storce il naso. Con un lettore sei costretto alla doppia conversione ad-da. Alla fine gli album famosi ci son tutti, e, con un briciolo di attenzione alle fonti, non è che nei rip ci siano pastrocchi.
Il rip DSD o lo trovi abusivamente, e non se ne parla, oppure ci si deve attrezzare per estrarlo tramite una playstation modificata.
Certo, potrei modificarla io stesso ma, non c'è questo tempo, oltretutto dopo averlo estratto non c'è possibilità di analizzarlo via software nella sua interezza.
A questo punto meglio (molto meglio) collegare un analizzatore di spettro ad altissima risoluzione direttamente alle uscite analogiche del sacd player.
Il 99,999% verrà a galla.
saluti, Tom
Avatar utente
LLLLeonardo
Messaggi: 157
Iscritto il: 03/07/2017, 14:19
Il mio Impianto: http://i64.tinypic.com/f9im4h.jpg

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#19 Messaggio da LLLLeonardo »

TomCapraro ha scritto: Il rip DSD o lo trovi abusivamente, e non se ne parla, oppure ci si deve attrezzare per estrarlo tramite una playstation modificata.
Certo, potrei modificarla io stesso ma, non c'è questo tempo, oltretutto dopo averlo estratto non c'è possibilità di analizzarlo via software nella sua interezza.
A questo punto meglio (molto meglio) collegare un analizzatore di spettro ad altissima risoluzione direttamente alle uscite analogiche del sacd player.
Il 99,999% verrà a galla.
Scusa ma non è che chi rilascia i rip usa qualche potere magico, sempre una ps3 mod è.

Non è l'analizzatore la variabile aggiunta più pesante, quanto lo stadio di uscita/filtro del DAC. Che poi, se andiamo a scremare la parte alta dello spettro, finirà cmq per avere un' attendibilità sufficiente per lo scopo prefissato
Avatar utente
TomCapraro
Amministratore del forum
Messaggi: 7923
Iscritto il: 25/11/2016, 12:37
Località: Agrigento

Re: TEST: strato CD del SACD Ibrido vs CD originale

#20 Messaggio da TomCapraro »

LLLLeonardo ha scritto: Scusa ma non è che chi rilascia i rip usa qualche potere magico, sempre una ps3 mod è.

Non è l'analizzatore la variabile aggiunta più pesante, quanto lo stadio di uscita/filtro del DAC. Che poi, se andiamo a scremare la parte alta dello spettro, finirà cmq per avere un' attendibilità sufficiente per lo scopo prefissato
E chi "rilascia" il rip? Dove si trova?
Per il resto, analizzare il prodotto convertito in uscita dello stadio analogico equivale al segnale reale che arriverà all'ingresso del preamplificatore, questo sarebbe già più che sufficiente.
saluti, Tom
Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 31 ospiti