Fatica d'ascolto

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fab0
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Re: Fatica d'ascolto

#21 Messaggio da fab0 »

Come sempre dici cose più che ragionevoli.
Ad ogni modo alcuni produttori rilasciano i datasheet con thd a 2,83v.
Le apparecchiature klippel ci insegnano che tra piccoli e grandi segnali di differenza ce n'è.
Alcune riviste pubblicano i dati relativi a vari tipi di distorsione.
Tolte le basse frequenze, nel resto della banda non è così raro vedere distorsioni complessive di svariati punti percentuali già a 90db/m (tnd). Altre analisi (mil e mol?) ci dicono se i valori di thd sono entro od oltre il 5%. Alcune volte si sfora anche questo limite simbolico.

La mia considerazione è solo che 5% >> 0.05%. Ci sono un paio di ordini di grandezza tra le prestazioni di un trasduttore e di un elettronica. Mi sembra "rilevante" :)

Il discorso era in parte legato al suggerimento che davi nell'altra discussione circa la suddivisione del budget tra i vari componenti di un impianto audio, a favore dell'elemento debole.
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MarioBon
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Re: Fatica d'ascolto

#22 Messaggio da MarioBon »

Hai citato la TND, MIL e MOL. Premetto che non voglio parlare male di nessuno e che più volte ho parlato di TND con GPM, Montanucci e Neri quindi il mio pensiero è noto.
La domanda è: quale è la JDD (Just Detectable Distortion o Distorsione appena percepibile) corrispondente alla TND? Per quanto riguarda la Distorsione integrale ho fornito dei valori. La JDD della TND di Audio Review non la conosco (posso essermene fatta una idea ma a modo mio).
La figura che segue è la TND misurata sullo stesso diffusore con le bande di rumore rosa (a sinistra) e con segmenti di segnale musicale a destra
Immagine
Come vedi nelle "effettive condizioni d'uso" la distorsione è più bassa a certe frequenze e più alta in altre (vedi per esempio a 100Hz e a 4000 Hz).

Passiamo alla MIL. E' necessario che la MIL sia una riga continua in corrispondenza dei 500 Watt? e se fosse invece costante a 100 Watt andrebbe bene lo stesso? Come mai quasi tutti i diffusori a due vie cominciano con una MOL di un Watt alle frequenze più basse ma "suonano"? (penso per esempio alle KEF LS50 wireless).

In buona sostanza una misura può dare il 5% di distorsione ma se la JDD per quella misura è il 6% allora il risultato è ottimo (esempio iperbolico).
http://www.mariobon.com/Articoli_nuovi/420a_MIL_MOL.htm
http://www.mariobon.com/Articoli_nuovi/420b_TND.htm
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fab0
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Re: Fatica d'ascolto

#23 Messaggio da fab0 »

Condivido.
I miei erano esempi estemporanei a suffragio della tesi. Misure e tecniche ce ne sono un tot. Spero se ne inventeranno sempre di più utili e che siano sempre più alla portata di tutti, con la libertà di valutarle con cognizione di causa, come suggerisci.
Vorrei soltanto ribadire che il focus non era la misura, ma l'ordine di grandezza delle distorsioni delle elettroniche rispetto a quelle dei i diffusori.

Probabilmente un discorso analogo vale nel rapporto tra elettroniche "di linea" e quelle "di potenza".
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TomCapraro
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Re: Fatica d'ascolto

#24 Messaggio da TomCapraro »

fab0 ha scritto:Condivido.
I miei erano esempi estemporanei a suffragio della tesi. Misure e tecniche ce ne sono un tot. Spero se ne inventeranno sempre di più utili e che siano sempre più alla portata di tutti, con la libertà di valutarle con cognizione di causa, come suggerisci.
Vorrei soltanto ribadire che il focus non era la misura, ma l'ordine di grandezza delle distorsioni delle elettroniche rispetto a quelle dei i diffusori.

Probabilmente un discorso analogo vale nel rapporto tra elettroniche "di linea" e quelle "di potenza".
Il focus a cui fai riferimento si spiega in questo modo: una sorgente può distorcere relativamente poco ma, dal momento che il segnale attraversa una catena (pre+finale+diffusore) scaturisce una distorsione di intermodulazione tra vari stadi, per cui un ipotetico 0.03% può generare valori superiori nel segnale " finale" dell'intera catena.
Questo è il motivo principale che determina l'udibilità di alcuni valori bassi di distorsione nelle sorgenti.
Diversamente prevarrà l'anello più debole, quindi il tasso di distorsione maschererà' quello più basso, e che ovviamente non intermodula in modo sufficiente da provocare alterazioni udibili.
saluti, Tom
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Re: Fatica d'ascolto

#25 Messaggio da MarioBon »

In buona sostanza sembra che la maggior parte della distorsione sia causata dai diffusori acustici.
A livello di distorsione armonica ci sono sempre più diffusori acustici che presentano tassi di distorsione migliori, per esempio, degli amplificatori a valvole. Se l'elettronica a monte non distorce, sentiamo solo la distorsione dei diffusori.

Tuttavia l'esperienza mostra che anche la distorsione della sorgente, se c'è, è percepibile anche se inferiore a quella dei diffusori. Ciò è dovuto al fatto che, attraversando più dispositivi, la distorsione (specie di intermodulazione) aumenta in particolare aumenta il numero di righe spettrali (e quindi il mascheramento).
Ne segue che le elettroniche che precedono i diffusori devono presentare tassi di distorsione significativamente inferiori ai diffusori.

Purtroppo la distorsione di intermodulazione dipende dalla forma e dall'ampiezza dei segnali e non è facile prevedere il risultato finale di una catena di riproduzione (se non facendo misure dirette). Si possono dare dei criteri stime basati sull'esperienza.
Per esempio :
Hewlett (di HP)
Se la distorsione armonica è bassa e limitata solo al secondo e terzo ordine allora la distorsione è proporzionale all'ampiezza del segnale e la distorsione di intermodulazione è bassa.
Per un diffusore acustico "bassa" significa meno dello 0.32% con le armoniche di ordine 4°, 5°, 6°... almeno sotto di 60 dB e con ampiezza decrescente con l'ordine dell'armonica.
Per una elettronica il criterio è valido riducendo però il limite da 0.32% a valori più bassi (come detto prima).
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Re: Fatica d'ascolto

#26 Messaggio da TomCapraro »

MarioBon ha scritto:In buona sostanza sembra che la maggior parte della distorsione sia causata dai diffusori acustici.
A livello di distorsione armonica ci sono sempre più diffusori acustici che presentano tassi di distorsione migliori, per esempio, degli amplificatori a valvole. Se l'elettronica a monte non distorce, sentiamo solo la distorsione dei diffusori.

Tuttavia l'esperienza mostra che anche la distorsione della sorgente, se c'è, è percepibile anche se inferiore a quella dei diffusori. Ciò è dovuto al fatto che, attraversando più dispositivi, la distorsione (specie di intermodulazione) aumenta in particolare aumenta il numero di righe spettrali (e quindi il mascheramento).
Ne segue che le elettroniche che precedono i diffusori devono presentare tassi di distorsione significativamente inferiori ai diffusori.

Purtroppo la distorsione di intermodulazione dipende dalla forma e dall'ampiezza dei segnali e non è facile prevedere il risultato finale di una catena di riproduzione (se non facendo misure dirette). Si possono dare dei criteri stime basati sull'esperienza.
Per esempio :
Hewlett (di HP)
Se la distorsione armonica è bassa e limitata solo al secondo e terzo ordine allora la distorsione è proporzionale all'ampiezza del segnale e la distorsione di intermodulazione è bassa.
Per un diffusore acustico "bassa" significa meno dello 0.32% con le armoniche di ordine 4°, 5°, 6°... almeno sotto di 60 dB e con ampiezza decrescente con l'ordine dell'armonica.
Per una elettronica il criterio è valido riducendo però il limite da 0.32% a valori più bassi (come detto prima).
Pienamente d'accordo, infatti alcune alterazioni considerabili come "risibili" quali ad esempio il jitter , introduce delle righe spettrali scorrelate dal resto della distorsione, queste in una parte di banda risultano udibili, ad esempio: la sensazione di un medio alto e alto "vetroso".
saluti, Tom
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Re: Fatica d'ascolto

#27 Messaggio da fab0 »

Mi fa piacere che escano considerazioni ragionevoli. Mi sento di sottoscrivervi.

Sempre in tema "ordini di grandezza" sono in errore nel ritenere che il jitter (temporale) a 44.1 KHz sia un problema di una certa importanza e che quello a 192KHz sia di tutt'altra importanza?
Se poi diamo per buono che le elettroniche abbiano un master clock con un qualche multiplo rispetto al samplig rate...
Ecco che forse l'errore dovuto a tale problema di jitter temporale è "piccolo" rispetto ad una vastità di altri aspetti "del sistema". Come già in precedenza, non sto dicendo che non ci sia il problema, dico che forse non lo si rapporta agli altri problemi.
O forse mi sbaglio!

Ciao!
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Re: Fatica d'ascolto

#28 Messaggio da TomCapraro »

fab0 ha scritto:Mi fa piacere che escano considerazioni ragionevoli. Mi sento di sottoscrivervi.

Sempre in tema "ordini di grandezza" sono in errore nel ritenere che il jitter (temporale) a 44.1 KHz sia un problema di una certa importanza e che quello a 192KHz sia di tutt'altra importanza?
Se poi diamo per buono che le elettroniche abbiano un master clock con un qualche multiplo rispetto al samplig rate...
Ecco che forse l'errore dovuto a tale problema di jitter temporale è "piccolo" rispetto ad una vastità di altri aspetti "del sistema". Come già in precedenza, non sto dicendo che non ci sia il problema, dico che forse non lo si rapporta agli altri problemi.
O forse mi sbaglio!

Ciao!
Non ti sbagli, specie sul rapporto frequenza di campionamento e relativo jitter che risulta progressivamente in diminuzione al salire della frequenza, almeno il sampling jitter.
Per quanto concerne l'udibilità diciamo che dipende da molti fattori, contestuali, come anche la quantità di jitter che genera la sorgente.
Sul 44.1khz, per esperienza, si dovrebbero considerare come " importanti " valori oltre i 120ps.

P.s importanti vuol dire che possono innescare fenomeni di udibilità, ma non sempre.
saluti, Tom
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