Filtri crossover:studio inverso

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TeoMarini
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Filtri crossover:studio inverso

#1 Messaggio da TeoMarini »

Esistono programmi che permettano, conoscendo i componenti di un filtro crossover, di risalire ai valori di partenza, ossia: tipo (Butterworth, Linkwitz Riley, Bessel, etc.) e frequenze di taglio elettrico?
Grazie! ;)
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fab0
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Re: Filtri crossover:studio inverso

#2 Messaggio da fab0 »

Ci sono software di simulazione elettrica generici o specifici per audio che ti fanno il plot della funzione di trasferimento. Da li a "classificarli" o "decifrarli" credo sia una cosa a carico dell'operatore.
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MarioBon
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Re: Filtri crossover:studio inverso

#3 Messaggio da MarioBon »

TeoMarini ha scritto:Esistono programmi che permettano, conoscendo i componenti di un filtro crossover, di risalire ai valori di partenza, ossia: tipo (Butterworth, Linkwitz Riley, Bessel, etc.) e frequenze di taglio elettrico?
Grazie! ;)
Non vedo l'utilità di questa operazione. La risposta del filtro è il risultato della risposta elettrica e della risposta dell'altoparlante quindi se la risposta elettrica è Butterworth, Linkwitz Riley, Bessel, etc. non è detto, anzi è quasi sicuro, che la risposta complessiva (a volte detta risposta acustica) non lo sia.
Un filtro cross-over passivo svolge tre funzioni:
- adattamento del livello
- equalizzazione della risposta
- taglio
il tutto deve essere adeguato per lo specifico altoparlante in uso.
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TeoMarini
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Re: Filtri crossover:studio inverso

#4 Messaggio da TeoMarini »

MarioBon ha scritto:
TeoMarini ha scritto:Esistono programmi che permettano, conoscendo i componenti di un filtro crossover, di risalire ai valori di partenza, ossia: tipo (Butterworth, Linkwitz Riley, Bessel, etc.) e frequenze di taglio elettrico?
Grazie! ;)
Non vedo l'utilità di questa operazione. La risposta del filtro è il risultato della risposta elettrica e della risposta dell'altoparlante quindi se la risposta elettrica è Butterworth, Linkwitz Riley, Bessel, etc. non è detto, anzi è quasi sicuro, che la risposta complessiva (a volte detta risposta acustica) non lo sia.
Un filtro cross-over passivo svolge tre funzioni:
- adattamento del livello
- equalizzazione della risposta
- taglio
il tutto deve essere adeguato per lo specifico altoparlante in uso.
Perfetto, è tutto chiarissimo.
Ma permettimi di farti una domanda specifica su questo argomento.
Prendiamo un mid in sospensione pneumatica, filtrato passa-alto passivamente con un solo condensatore.

Facendo il classico calcolo Fc = 1/2πRC la F3 elettrica risulta essere a circa 160 Hz.

Alla misura delle risposta in frequenza in campo vicino, invece, la F3 acustica risulta posizionata una ottava più in alto, a circa 320 Hz e la F6 a circa 275 Hz.

Ora, se io volessi modificare il filtraggio, con un crossover elettronico, portandolo da un 6 dB/Oct. a un 12 dB/Oct. Linkwitz-Riley, dovrei, utilizzando un filtro del 1° ordine.
Giusto?

Ma l'F3 sul c.o. elettronico dovrei collocarla alla stessa F3 del taglio elettrico (160 Hz) o a quella del taglio acustico (320 Hz)?
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Re: Filtri crossover:studio inverso

#5 Messaggio da TeoMarini »

A rigor di logica, con il crossover elettronico dovrei intervenire alla frequenza del taglio elettrico (ossia F3 a 160 Hz), ma è prevedibile che cosa accadrà a 320 Hz, ossia alla frequenza di F3 acustico?
Certo, non è un gran problema: basta misurare! :mrgreen:
Ma (da qui la domanda iniziale), è possibile prevedere che cosa accadrà già con un programma???
Ciao! ;)
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MarioBon
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Re: Filtri crossover:studio inverso

#6 Messaggio da MarioBon »

TeoMarini ha scritto:A rigor di logica, con il crossover elettronico dovrei intervenire alla frequenza del taglio elettrico (ossia F3 a 160 Hz), ma è prevedibile che cosa accadrà a 320 Hz, ossia alla frequenza di F3 acustico?
Certo, non è un gran problema: basta misurare! :mrgreen:
Ma (da qui la domanda iniziale), è possibile prevedere che cosa accadrà già con un programma???
Ciao! ;)
Il cross-over passivo non vede un carico resistivo ma l'impedenza del medio che avrà il picco di risonanza proprio in prossimità del taglio. In genere questo introduce zero ed un polo nella risposta e altera il Qt del medio. Il cross over elettronico va regolate per ottenere la stessa risposta acustica (e non sarà facile...).
Per prevedere l'effetto del filtro elettronico si deve
- misurare la risposta del medio con il condensatore in serie
- misurare la risposta del medio senza il condensatore in serie
- misurare la risposta del medio senza condensatore e con il filtro elettronico
- regolare il filtro elettronico di conseguenza.
Le misure, che comunque servono, in questo caso si possono fare in campo vicino e con un microfono non calibrato perché sono tutte misure relative. C'è da aspettarsi, a seconda di come è realizzata tutta la sezione di filtro del medio (passa alto e passa basso) che il condensatore abbia un effetto su una banda più ampia del solo intorno della frequenza di taglio di passa alto.
Immagine
questa è la simulazione di un medio con (rosso) e senza (verde) 100uF in serie. il punto a -3db con 100uF sta a 383 Hz.
In verde chiaro sottile la risposta del passa alto elettronico del primo ordine a 383 Hz e in marrone la risposta del medio senza 100uF ma con il filtro elettronico.
In pratica devi confrontare la rossa con la marrone.
La presenza del passa basso passivo altera ulteriormente le cose.
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TeoMarini
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Re: Filtri crossover:studio inverso

#7 Messaggio da TeoMarini »

Chiarissimo!
Grazie. ;)
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