Cross Over Grundig (Vintage)

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MarioBon
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Cross Over Grundig (Vintage)

#1 Messaggio da MarioBon »

Vintage significa "d'annata" che per un vino o un liquore può essere un pregio.
Sul numero 391 di Audio Review a pag. 112 c'è la fotografia di un cross-over di un diffusore Grundig di 39 anni fa (Box 850a o 1500a professional).
Immagine
La didascalia dice "Il filtro cross-over utilizza esclusivamente bobine senza nucleo".
Non è l'unica osservazione da fare: i condensatori, tranne uno, sono elettrolitici bipolarizzati che, dopo 40 anni, se ancora funzionano, avranno valori anche significativamente diversi da quelli previsti in origine. Ma la cosa più importante da notare è che tutte le induttanze sono orientate allo stesso modo ed il segnale passa da una sezione di filtro all'altro per induzione (ci sono tre vie). Avessero avuto un nucleo in ferrite, ma fossero state orientate con gli assi tra loro perpendicolari e debitamente distanziate, sarebbe stato meglio.
Cambiando il lay-out del filtro e sostituendo i condensatori e le resistenze con roba più attuale, il suono di questo diffusore sicuramente cambia e questo cambiamento, tecnicamente, è in meglio.
Poi magari non piacerà più come suona ma questo è un altro discorso.
I diffusori in oggetto sono presi come esempio di "trasparenza" (specie se pilotati con i cavi originali dell'epoca) e presentano (secondo l'autore dell'articolo) "soluzioni ancora oggi innovative". Si tratta di sistemi in cassa chiusa con risonanza oltre i 70 Hz e Qt>= 1 con medio e tweeter a cupola (tagli a 1000 e a 4000 Hz).
Queste le misure del modello 1500 (che non è probabilmente lo stesso ma è indicativo):
Immagine
Le misure vengono da Stereoplay. La distorsione è aumentata di 20 dB. Viaggia attorno all'1% con una punta del 6% di seconda armonica appena sopra i 2000 Hz come si addice appunto ad un sistema "trasparente" ed "innovativo".
Immagine
Se non ho visto male la coppia non è nemmeno speculare mentre nei diagrammi polari si nota una certa asimmetria di radiazione.
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TomCapraro
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Re: Cross Over Grundig (Vintage)

#2 Messaggio da TomCapraro »

...distorsione "contenutissima" (a 90dB)...

...efficienza piuttosto "elevata" (87,5dB)...

Non è che lo hanno scambiato con qualche altro diffusore !?! :D
saluti, Tom
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superdeath1978
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Re: Cross Over Grundig (Vintage)

#3 Messaggio da superdeath1978 »

Immagine
mah! che dire...ad occhio mi sembra roba vecchia che magari per ascolti a volume moderato e da vicino può dare qualche soddisfazione...
personalmente un diffusore principale con woofer da 20 cm :roll: o li accoppio ad uno o più subwoofer o li usi come monitor nearfeld da pc viste le dispersioni molto ampie e regolari...

ps: "bassi robusti" con un 20 cm in sospensione pneumatica.... mi rimane difficile da credere, forse a quei tempi con le musicassette e vinili pop a 100hz dava la "botta"


ps2: @ Mario Bon ma quel buco a 6500 hz....? non coincide con i tagli da cosa può essere dovuto..?
Marco Chiarini
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MarioBon
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Re: Cross Over Grundig (Vintage)

#4 Messaggio da MarioBon »

Il taglio dichiarato è a 4000 Hz ed è 12/ottava per passa alto e passa basso quindi, vista la profondità del buco , riguarda il tweeter.
Visto che a quei tempi le misure di Stereoplay le facevano l'ing Gandolfi nella camera anecoica della RCF (se non ricordo male) la misura dovrebbe essere stata fatta ad un metro con il microfono allineato al tweeter. Tenderei ad escludere un diffrazione ai bordi e propenderei per un difetto della cupola (per esempio dovuta alla sospensione che si muove in controfase rispetto alla cupola).

Quel tipo di difetto viene messo in evidenza quando lo sweep (la velocità della carta nel registratore) è "lenta".

Per quanto riguarda i commenti a corredo delle misure si deve tnere presente che sono passati quasi 40 anni. Non è vero che in 40 anni non è cambiato nulla...
Mario Bon http://www.mariobon.com
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superdeath1978
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Re: Cross Over Grundig (Vintage)

#5 Messaggio da superdeath1978 »

MarioBon ha scritto:Il taglio dichiarato è a 4000 Hz ed è 12/ottava per passa alto e passa basso quindi, vista la profondità del buco , riguarda il tweeter.
Visto che a quei tempi le misure di Stereoplay le facevano l'ing Gandolfi nella camera anecoica della RCF (se non ricordo male) la misura dovrebbe essere stata fatta ad un metro con il microfono allineato al tweeter. Tenderei ad escludere un diffrazione ai bordi e propenderei per un difetto della cupola (per esempio dovuta alla sospensione che si muove in controfase rispetto alla cupola).

Quel tipo di difetto viene messo in evidenza quando lo sweep (la velocità della carta nel registratore) è "lenta".

Per quanto riguarda i commenti a corredo delle misure si deve tnere presente che sono passati quasi 40 anni. Non è vero che in 40 anni non è cambiato nulla...
Grazie dei chiarimenti Mario :)
Che non sono cambiate tante le cose da un lato è vero..
Resta il fatto del bilanciamento tonale di un progetto odierno che spesso in fasce di prezzo basse sotto le 1000€ viene meno e si preferisce un diffusore vitage di qualche anno fa in cui le cose si mettevano sul mercato forse con qualche misura e ascolto in più, penso che un diffusore del genere qualsiasi diyers alle prime armi con poco può replicare con altoparlanti odierni spendendo anche poco, basta scegliere un woofer con caratteristiche da cassa chiusa di qualsiasi catalogo di altoparlanti. Il primo che mi viene in mente ciare/faital pro o spendendo meno monacor
Marco Chiarini
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