Chi ascolta determinati generi musicali necessita per forza di pressioni importanti alle basse, e non c'è da scandalizzarsi troppo se si raggiungono i 120dB di picco perché a quelle frequenze con altoparlanti piccoli le distorsioni salirebbero vertiginosamente.Alessandro Cioni ha scritto:Certamente Tom.
Lo spostamento volumetrico può essere ottenuto con un wf grande (grande massa in regime statico), o piccolo (piccola massa in regime dinamico). Entrambe rappresentano un compromesso.
Qual'è la soluzione migliore? La meno distorcente?
Dipende dalla frequenza cui li paragoniamo.
A frequenze più basse è più determinante la SD, alle alte invece la mms (o mmd).
Il punto dove si equivalgono, rappresenta la migliore frequenza d'incrocio tra i due sistemi.
Tale frequenza però dipende anche dalla pressione sonora cui li facciamo lavorare, che incide sull'equilibrio di cui sopra.
In sostanza poiché la massa mobile è una costante, per pressioni molto basse non ha molto senso orientarsi su grandi woofer. Viceversa per alte pressioni, la massa mobile di un wf piccolo, anche se bassa, sarà soggetta ad accelerazioni eccessive, quindi distorcenti.
Tale ragionamento può essere esteso a tutte le pressioni sonore, tutte le frequenze, tutte le tipologie di altoparlanti, tweeter inclusi.
Per frequenze basse intendo la gamma che comprende i 25/45hz, un segmento che dona coinvolgimento, veridicità e sensazione live.