Le punte

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LLLLeonardo
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Re: Le punte

#31 Messaggio da LLLLeonardo »

MarioBon ha scritto:
fab0 ha scritto:In pura teoria le sollecitazioni trasferite dal box a terra, sono nulle.
Non avendo mai provato la configurazione, mi chiedevo quanto fosse teoria e quanto effettivo.
in teoria, se il cabinet fosse infinitamente rigido...
In realtà le sollecitazioni non vengono solo dagli altoparlanti ma anche dalle compressioni e rarefazioni dell'aria al suo interno che sollecitano la struttura in tutte le direzioni.
Se ci fossero solo le sollecitazioni del woofer (che sono parallele al pavimento) non ci sarebbe comunque nulla da trasmettere (al pavimento) anche se il woofer fosse uno solo.


questi diffusori Vivid
https://www.vividaudio.com/images/docs/ ... ov2009.pdf
hanno due woofer davanti e due dietro collegati tra loro con dei perni di metallo (e li tirano l'un l'altro).
Questo sistema riduce effettivamente le vibrazioni dei pannelli.
Chissà se qualcuno ha mai pensato di creare di fabbrica dei woofer con annessa una massa sorda (per materiale / forma /disegno) pari a quella della membrana suonante + bobina ma contrapposta, in modo da annullare di fatto gli sforzi (e di conseguenza le vibrazioni) che si creano con il moto della membrana.
Un po' come si fa nei motori con i contralberi: la massa utile che trasmette il moto (pistone+biella) e qualla "sprecata" del contralbero, calcolata ad hoc per ridurre gli effetti delle vibrazioni di vario ordine generate dalla massa utile.
Però come detto sopra, questo c'entra poco con le punte, a meno che il woofer non venga posto verticalmente...
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fab0
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Re: Le punte

#32 Messaggio da fab0 »

Il problema sta proprio nell'efficienza.
Ad ogni modo su può bilanciare molto meglio di un motore con un simil boxer :)
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MarioBon
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Re: Le punte

#33 Messaggio da MarioBon »

LLLLeonardo ha scritto:
MarioBon ha scritto:
fab0 ha scritto:In pura teoria le sollecitazioni trasferite dal box a terra, sono nulle.
Non avendo mai provato la configurazione, mi chiedevo quanto fosse teoria e quanto effettivo.
in teoria, se il cabinet fosse infinitamente rigido...
In realtà le sollecitazioni non vengono solo dagli altoparlanti ma anche dalle compressioni e rarefazioni dell'aria al suo interno che sollecitano la struttura in tutte le direzioni.
Se ci fossero solo le sollecitazioni del woofer (che sono parallele al pavimento) non ci sarebbe comunque nulla da trasmettere (al pavimento) anche se il woofer fosse uno solo.


questi diffusori Vivid
https://www.vividaudio.com/images/docs/ ... ov2009.pdf
hanno due woofer davanti e due dietro collegati tra loro con dei perni di metallo (e li tirano l'un l'altro).
Questo sistema riduce effettivamente le vibrazioni dei pannelli.
Chissà se qualcuno ha mai pensato di creare di fabbrica dei woofer con annessa una massa sorda (per materiale / forma /disegno) pari a quella della membrana suonante + bobina ma contrapposta, in modo da annullare di fatto gli sforzi (e di conseguenza le vibrazioni) che si creano con il moto della membrana.
Un po' come si fa nei motori con i contralberi: la massa utile che trasmette il moto (pistone+biella) e qualla "sprecata" del contralbero, calcolata ad hoc per ridurre gli effetti delle vibrazioni di vario ordine generate dalla massa utile.
Però come detto sopra, questo c'entra poco con le punte, a meno che il woofer non venga posto verticalmente...
Un woofer da 5" ha un equippaggio mobile che può arrivare a 10 grammi.
Un woofer da 8" può avere una massa da 20 a 50 grammi.
I sub-woofer hanno equipaggi mobili molto pesanti (un 10" può arrivare a 150 grammi).
Per ridurre le vibrazioni trasmesse dall'equipaggio mobile del woofer al cabinet è sufficiente dimensionare il peso del cabinet di conseguenza. Un fattore 1000 è più che sufficiente (per esempio un woofer da 10 grammi in un cabinet di 10 Kg).
Nella Sonus Faber "Fenice" hanno messo un pendolo inerziale o mass damper (come nei grattacieli).
ImmagineImmagine
Sicuramente qualche cosa fa (se è dimensionato a dovere) ma dubito che sia la miglior soluzione dal punto di vista prestazioni/costi. Capisco di più un cabinet in alluminio come le Magico o in materiale composito ad alta densità come le Rockport o in marmo come le vecchie RCF.
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Re: Le punte

#34 Messaggio da LLLLeonardo »

Beh, però una volta industrializzato un altoparlante scevro da oscillazioni, poi si potrebbe andare a risparmiare proprio sullo studio del cabinet senza andare a tirare fuori strutture ultrarigide e/o massicce.
Non so come la si meterebbe con la fluidodinamica interna del cono, immagino che l'aggravio volumetrico della massa in controfase potrebbe non essere trascurabile.
Il costo aggiuntivo rispetto ad un altoparlante std non dovrebbe ytoppo maggiore. Non dovrebbero servire materiali esoterici, né finiture particolarmente curate.
Boh, chissà, magari scopro che qualcuno l'ha già brevettato, ma poi non è mai stato messo in commercio.
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Re: Le punte

#35 Messaggio da MarioBon »

LLLLeonardo ha scritto:Beh, però una volta industrializzato un altoparlante scevro da oscillazioni, poi si potrebbe andare a risparmiare proprio sullo studio del cabinet senza andare a tirare fuori strutture ultrarigide e/o massicce.
Non so come la si meterebbe con la fluidodinamica interna del cono, immagino che l'aggravio volumetrico della massa in controfase potrebbe non essere trascurabile.
Il costo aggiuntivo rispetto ad un altoparlante std non dovrebbe ytoppo maggiore. Non dovrebbero servire materiali esoterici, né finiture particolarmente curate.
Boh, chissà, magari scopro che qualcuno l'ha già brevettato, ma poi non è mai stato messo in commercio.
Una massa collegata elasticamente ad un'altra massa, a sua volta sospesa elasticamente, si comporta esattamente come la massa d'aria di un condotto reflex rispetto al diaframma del woofer. Quindi, in aria, oscillerebbe in controfase solo al di sotto della frequenza di risonanza del sistema. Fatto ciò sarebbe poi complicato realizzare un sistema reflex (sarebbe il reflex di un reflex). Se invece si vuole che la massa vibri in controfase su un intervallo di frequenze determinato, allora la si deve pilotare e questo costerebbe 6 dB di sensibilità (quanto un push-pull meccanico).
Molto meglio adottare un push-pull acustico (Audio Pro) o un sistema come Vivid o tipo AR9 o ancora Audio Phisic . Quando però un cabinet pesa 200 Kg (Caruso) o 150 kg (Malibran) il problema delle vibrazioni trasmesse dai woofer alla struttura diventa praticamente irrilevante.

Nota: nella Vivid K1 (Audio Review 268) i woofer non hanno viti e sono fissati tra loro da una barra che viene avvitata in modo che si schiaccino contro le pareti contrapposte del cabinet. Senza dubbio un sistema intelligente come pure è interessante il filtro progressivo (analogo a quello della Divina del 2004 ma implementato con un cross-over più
complicato).
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Re: Le punte

#36 Messaggio da LLLLeonardo »

Sì, intendevo attivo, pilotabile, non passivo.
Poi per pilotare l'altoparlante ci vuole più birra, ma anche il contralbero (più d'uno) ciuccia e si rivelano meno potenti che senza.

Btw, belle le Vivid, metodo furbo. Chissà perché non si vedono tanti diffusori con la stessa idea.
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Re: Le punte

#37 Messaggio da TeoMarini »

MarioBon ha scritto:Si dovrebbe scegliere se accoppiare o disaccoppiare i diffusori dal pavimento a seconda del risultato che si vuole ottenere: trasmettere o non trasmettere le vibrazioni al pavimento. La regione di interesse è quella delle basse frequenze.
L'accoppiamento tramite punte funziona se il diffusore è abbastanza pesante un modo che le punte siano sempre a contatto con il pavimento (altrimenti funzionano come dei diodi meccanici come illustrato nel settimo post della prima pagina di questo argomento) e se il pavimento è rigido. Si può appesantire il diffusore mettendoci sopra (non sotto) una bella lastra di marmo.
Il peso sopra al cabinet mette in tensione la struttura (come tirare la pelle di un tamburo) e innalza i modi normali della sua struttura (potrebbe migliorare la resa del medio-basso).
Se i diffusore è abbastanza rigido e pesante, e non vibra di suo, il problema non si pone.

Dal punto di vista energetico la cosa mgliore è che tutta l'energia che arriva dall'amplificatore vada a muovere il diaframma del woofer e questo avviene, in primis, se il cabinet è abbastanza pesante (rinculo nullo).
Dal punto di vista quantitativo si deve valutare il rapporto tra il peso del cabinet ed il peso dell'equipaggio mobile del woofer. Se tale rapporto è nell'ordine di 1000 non dovrebbero esserci problemi.
Per esempio se l'equipaggio mobile del woofer pesa 20 grammi e il diffusore pesa 20 Kg non dovrebbero esserci problemi. Se il diffusore pesa 10 Kg gli si può mettere sopra una lastra di marmo di almeno 10 Kg.
Io ho due sub in "carico simmetrico" (http://www.audioplay.it/ap-tfsub/) con due woofers in "push pull" ciascuno dei quali ha una Mms di 119,2 grammi.
Quanto dovrebbe pesare il tutto? :?
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

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Re: Le punte

#38 Messaggio da MarioBon »

TeoMarini ha scritto:
MarioBon ha scritto:Si dovrebbe scegliere se accoppiare o disaccoppiare i diffusori dal pavimento a seconda del risultato che si vuole ottenere: trasmettere o non trasmettere le vibrazioni al pavimento. La regione di interesse è quella delle basse frequenze.
L'accoppiamento tramite punte funziona se il diffusore è abbastanza pesante un modo che le punte siano sempre a contatto con il pavimento (altrimenti funzionano come dei diodi meccanici come illustrato nel settimo post della prima pagina di questo argomento) e se il pavimento è rigido. Si può appesantire il diffusore mettendoci sopra (non sotto) una bella lastra di marmo.
Il peso sopra al cabinet mette in tensione la struttura (come tirare la pelle di un tamburo) e innalza i modi normali della sua struttura (potrebbe migliorare la resa del medio-basso).
Se i diffusore è abbastanza rigido e pesante, e non vibra di suo, il problema non si pone.

Dal punto di vista energetico la cosa mgliore è che tutta l'energia che arriva dall'amplificatore vada a muovere il diaframma del woofer e questo avviene, in primis, se il cabinet è abbastanza pesante (rinculo nullo).
Dal punto di vista quantitativo si deve valutare il rapporto tra il peso del cabinet ed il peso dell'equipaggio mobile del woofer. Se tale rapporto è nell'ordine di 1000 non dovrebbero esserci problemi.
Per esempio se l'equipaggio mobile del woofer pesa 20 grammi e il diffusore pesa 20 Kg non dovrebbero esserci problemi. Se il diffusore pesa 10 Kg gli si può mettere sopra una lastra di marmo di almeno 10 Kg.
Io ho due sub in "carico simmetrico" (http://www.audioplay.it/ap-tfsub/) con due woofers in "push pull" ciascuno dei quali ha una Mms di 119,2 grammi.
Quanto dovrebbe pesare il tutto? :?
Dovrebbero pesare parecchio (200grx1000=200 Kg) ma, in questo caso, ci si accontenta della rigidità che, di solito, viene garantita con i rinforzi interni.
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Re: Le punte

#39 Messaggio da TeoMarini »

MarioBon ha scritto: Correggo:
Dovrebbero pesare parecchio (200grx1000=200 Kg) ma, in questo caso, ci si accontenta della rigidità che, di solito, viene garantita con i rinforzi interni.
Scusami, Mario, ma non capisco una cosa.
E' vero che casse in carico simmetrico come le mie hanno, per forza di cose, una costruzione abbastanza rigida; ed è vero che l'utilizzo di due altoparlanti in push-pull permette di utilizzare mobili più piccoli e, quindi, ancora più rigidi.
Ma, comunque, la Mms raddoppia rispetto all'utilizzo di un solo altoparlante!

Che cosa intendi per "Il push-pull ha anche il vantaggio di non produrre spostamenti del baricentro delle masse in movimento."?
Le masse mobili dei due altoparlanti, sommate, si spostano insieme nella stessa direzione!
O no?
MarioBon ha scritto:hai ragione ho detto una cazzata, pensavo ad altro. Errare è umano e mi scuso.
Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità.
Disonesto chi cambia la verità per accordarla al proprio pensiero.

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Re: Le punte

#40 Messaggio da MarioBon »

Se ho letto bene il sistema di Marini è questo (semplificato, solo parte meccanica):
Immagine
tecnicamente si tratta di un "reflex con attivo soppresso" nel senso che, del reflex, viene utilizzata solo la radiazione dal portello.
Questo sistema implementa tre metodi della riduzione della distorsione:

- il push-pull che riduce di molto la distorsione armonica di ordine pari
- la cassa chiusa che linearizza la caratteristica statica delle sospensioni dei woofer
- il reflex che limita la distorsione limitando l'escursione dei woofer.

Tutto ciò si paga con la riduzione della banda passante (che di solito è voluta) e la riduzione dell'efficienza (dato che la massa in movimento è doppia) compensata dalla riduzione del volume del cabinet.
Se la banda passante limitata non è un problema questo, per un woofer, è il miglior tipo di carico almeno dal punto di vista della distorsione e degli ingombri. L'unica cosa cui si deve fare attenzione è la sezione del condotto: se il condotto "soffia" si perdono tutti i vantaggi.
Uno dei primi sub presentati sul mercato con questo carico (Honkyo) aveva il radiatore passivo.
Immagine
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