Non ho trovato molto e mi piacerebbe approfondire l'argomento.
Quali sono i vantaggi, quando si manifestano, hanno un rovescio della medaglia?
Anello di demodulazione (cc)
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Anello di demodulazione (cc)
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Re: Anello di demodulazione
Gli anelli in rame sono stati introdotti da Philips nella notte di tempi. Si usano su woofer, midrange tweeter.
Cominciamo con gli svantaggi: con gli anelli standard un minimo allargamento del traferro che comporta una minima diminuzione di BL. Si perde un po' di sensibilità che si recupera aumentando il diametro del magnete. Questo svantaggio è ampiamente ripagato dai vantaggi che sono:
- riduzione dell'induttanza della bobina mobile
- riduzione della variazione della induttanza della bobina mobile
- riduzione della variazione del flusso del campo generato dalla bobina mobile.
- riduzione della variazione del flusso del campo generato nel polo centrale
- impedenza elettrica con una maggior componente resistiva
Tutto questo significa distorsione armonica e di intermodulazione molto più bassa (da 2 a 5 più bassa), impedenza meno variabile con la frequenza (più semplice per un cross-over passivo). La riduzione della distorsione è tanto maggiore quanto maggiore sarebbe l'induttanza senza l'anello e si estende su tutto il range di frequenza dove l'induttanza della bobina mobile provoca l' aumento dell'impedenza elettrica.
Più che uno svantaggio c'è un effetto collaterale: la risposta crescente verso e alte frequenze (dovuta alla minore impedenza che aumenta la corrente a parità di tensione).
Nota: anche gli anelli di rame (o di alluminio) si possono fare di molte forme diverse (singoli o doppi) e ci sono alcune forme più efficienti di altre.
qui sopra si vede la distorsione di corrente dello stesso woofer da 8" con traferro normale (L22) con anelli si rame (W22). Seconda e terza armonica, woofer in aria. Non servono commenti.
La curva verde è la tensione ai capi dell'altoparlante durante la misura.
Gli anelli di rame nel traferro si possono abbinare agli anelli per cortocircuitare le variazioni di flusso nel polo centrale che si mettono alla base dl polo centrale a ridosso della piastra posteriore.
Woofer Peerless con anello di alluminio esterno e "tappo" in alluminio sul polo centrale
Cominciamo con gli svantaggi: con gli anelli standard un minimo allargamento del traferro che comporta una minima diminuzione di BL. Si perde un po' di sensibilità che si recupera aumentando il diametro del magnete. Questo svantaggio è ampiamente ripagato dai vantaggi che sono:
- riduzione dell'induttanza della bobina mobile
- riduzione della variazione della induttanza della bobina mobile
- riduzione della variazione del flusso del campo generato dalla bobina mobile.
- riduzione della variazione del flusso del campo generato nel polo centrale
- impedenza elettrica con una maggior componente resistiva
Tutto questo significa distorsione armonica e di intermodulazione molto più bassa (da 2 a 5 più bassa), impedenza meno variabile con la frequenza (più semplice per un cross-over passivo). La riduzione della distorsione è tanto maggiore quanto maggiore sarebbe l'induttanza senza l'anello e si estende su tutto il range di frequenza dove l'induttanza della bobina mobile provoca l' aumento dell'impedenza elettrica.
Più che uno svantaggio c'è un effetto collaterale: la risposta crescente verso e alte frequenze (dovuta alla minore impedenza che aumenta la corrente a parità di tensione).
Nota: anche gli anelli di rame (o di alluminio) si possono fare di molte forme diverse (singoli o doppi) e ci sono alcune forme più efficienti di altre.
qui sopra si vede la distorsione di corrente dello stesso woofer da 8" con traferro normale (L22) con anelli si rame (W22). Seconda e terza armonica, woofer in aria. Non servono commenti.
La curva verde è la tensione ai capi dell'altoparlante durante la misura.
Gli anelli di rame nel traferro si possono abbinare agli anelli per cortocircuitare le variazioni di flusso nel polo centrale che si mettono alla base dl polo centrale a ridosso della piastra posteriore.
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Re: Anello di demodulazione
grazie Mario.
ne deduco che in linea di massima è preferibile usarlo, soprattutto per ampie bande passanti.
E per bande molto ristrette? ad esempio per l'ottava fs-2fs...
E per oscillazioni tendenti a zero?
Esiste secondo te una condizione nella quale con o senza anello non fa differenza?
ne deduco che in linea di massima è preferibile usarlo, soprattutto per ampie bande passanti.
E per bande molto ristrette? ad esempio per l'ottava fs-2fs...
E per oscillazioni tendenti a zero?
Esiste secondo te una condizione nella quale con o senza anello non fa differenza?
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Re: Anello di demodulazione
L'anello di demodulazione è sempre preferibile. Certo che quando la distorsioni non è udibile ridurla ulteriormente serve a poco. Comunque non è una soluzione particolarmente costosa.Alessandro Cioni ha scritto:grazie Mario.
ne deduco che in linea di massima è preferibile usarlo, soprattutto per ampie bande passanti.
E per bande molto ristrette? ad esempio per l'ottava fs-2fs...
E per oscillazioni tendenti a zero?
Esiste secondo te una condizione nella quale con o senza anello non fa differenza?
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