difficoltà approccio a musica liquida
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difficoltà approccio a musica liquida
Vinile e poi CD da 50 anni, rigorosamente in stereo, quante probabilità avrei a provare perlomeno ai minimi termini la liquida, non avendo mai nemmeno provato a rippare un CD? Tom sicuramente si metterà a ridere.
- Zapuan
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Re: difficoltà approccio a musica liquida
Dipende solo da quanta familiarità hai con il PC e l'informatica...
Hakuna matata a tutti
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Re: difficoltà approccio a musica liquida
Ho passato parecchio tempo a leggerre cose su Daphile, ho comprato persino un futro, ci ha smanettato un pò solo mio figlio, peraltro poco interessato, io niente; il router sta a casa sua, la sala musica sta in un edificio separato sia da lui che da me, scrivo con un vecchio PC fisso, dal suo router partono 2 cavi LAN, uno arriva al mio PC e l'altro ad un accesspoint presente in sala, il quale serve sia il futro che un recente TV smart, gli accesspoint sono anche wifi, non ho ancora uno smartphone, N. di compactdisk circa 600, recente acquisto, lettore DB4K, ulteriore confusione, coniugare audio-video.
- mauretto
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Re: difficoltà approccio a musica liquida
... ma perchè stà fissazione di essere convinti che musica liquida = PC/informatica/linux/raspberry?
Musica liquida significa musica senza supporto fisico, l'unica congiunzione con l'informatica è il fatto che è conservata in un hard disk.
Per sentirla, e anche meglio dei sistemi sopra citati, ci sono centinaia di lettori audio dedicati, dai 200 euro del Cocktail X10 usato a macchine hi-end da decine di migliaia di euro, e sempre da collegare ad un tradizionale impianto stereo .
Non ne posso più di sentire gente che combatte con configurazioni software, dac, servizi di sistema, bios, sistemi operativi, ecc. per avere poi dei risultati, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti.
Chi si vuole divertire con un PC lo faccia pure, chi non ne ha dimestichezza spenda qualche euro in più e compri tranquillamente un lettore/server audio, non ne rimarrà deluso.
Basto cò sto refrain su ogni forum.... non se ne può più...
Musica liquida significa musica senza supporto fisico, l'unica congiunzione con l'informatica è il fatto che è conservata in un hard disk.
Per sentirla, e anche meglio dei sistemi sopra citati, ci sono centinaia di lettori audio dedicati, dai 200 euro del Cocktail X10 usato a macchine hi-end da decine di migliaia di euro, e sempre da collegare ad un tradizionale impianto stereo .
Non ne posso più di sentire gente che combatte con configurazioni software, dac, servizi di sistema, bios, sistemi operativi, ecc. per avere poi dei risultati, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti.
Chi si vuole divertire con un PC lo faccia pure, chi non ne ha dimestichezza spenda qualche euro in più e compri tranquillamente un lettore/server audio, non ne rimarrà deluso.
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- Zapuan
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- Iscritto il: 26/11/2016, 14:30
Re: difficoltà approccio a musica liquida
Io per la liquida ho sempre usato PC... non so nulla di hw dedicati... eventualmente chi sa spieghi.
A casa mia ci sono tre laptop normalissimi con Windows 7, 8.1 e 10 e dischi SSD. Schede audio USB esterne tipo Behringer FCA610 e Focusrite Scarlett, collegate direttamente ai finali dei due impianti.
I PC sono in wi-fi, sempre aggiornati, con antivirus, si usano anche per lavoro, li porto in giro, tengo aperti contemporaneamente programmi vari e ci ascolto musica con Tidal, Jriver, Youtube, e c'è installato il Dirac Live. Ci faccio anche musica con Ableton. La musica rippata sta su un disco USB esterno.
Nessun patema di configurazioni idiofile. Normali PC ben configurati.
Il "ben configurati" presuppone un po' di conoscenza informatica, tutto qua.
Questo è il mio modo di usare la liquida. Immagino che ce ne siano altri altrettanto validi.
Magari qualcosa sarebbe migliorabile? Da verificare (ovviamente non a orecchio). Quanto peserebbe sulla qualità totale? Sicuramente due ordini di grandezza in meno rispetto a tanti altri fattori relativi a impianto/ambiente.
A casa mia ci sono tre laptop normalissimi con Windows 7, 8.1 e 10 e dischi SSD. Schede audio USB esterne tipo Behringer FCA610 e Focusrite Scarlett, collegate direttamente ai finali dei due impianti.
I PC sono in wi-fi, sempre aggiornati, con antivirus, si usano anche per lavoro, li porto in giro, tengo aperti contemporaneamente programmi vari e ci ascolto musica con Tidal, Jriver, Youtube, e c'è installato il Dirac Live. Ci faccio anche musica con Ableton. La musica rippata sta su un disco USB esterno.
Nessun patema di configurazioni idiofile. Normali PC ben configurati.
Il "ben configurati" presuppone un po' di conoscenza informatica, tutto qua.
Questo è il mio modo di usare la liquida. Immagino che ce ne siano altri altrettanto validi.
Magari qualcosa sarebbe migliorabile? Da verificare (ovviamente non a orecchio). Quanto peserebbe sulla qualità totale? Sicuramente due ordini di grandezza in meno rispetto a tanti altri fattori relativi a impianto/ambiente.
Ultima modifica di Zapuan il 26/12/2017, 10:19, modificato 2 volte in totale.
Hakuna matata a tutti
- Pippo Basile
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Re: difficoltà approccio a musica liquida
Mi trovo d'accordo con te, quello che doveva essere circa 10 anni fa un sistema semplice per riprodurre musica è stato complicato da informatici virulenti e audiofili d'assalto in qualcosa al limite della paranoia, che poi io mi sono sempre chiesto a che serva realmente avere nas staccati su dedine di metri di lan che passano magari da un passaggio tramite 2 pcmauretto ha scritto:... ma perché stà fissazione di essere convinti che musica liquida = PC/informatica/linux/raspberry?
Musica liquida significa musica senza supporto fisico, l'unica congiunzione con l'informatica è il fatto che è conservata in un hard disk.
Per sentirla, e anche meglio dei sistemi sopra citati, ci sono centinaia di lettori audio dedicati, dai 200 euro del Cocktail X10 usato a macchine hi-end da decine di migliaia di euro, e sempre da collegare ad un tradizionale impianto stereo .
Non ne posso più di sentire gente che combatte con configurazioni software, dac, servizi di sistema, bios, sistemi operativi, ecc. per avere poi dei risultati, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti.
Chi si vuole divertire con un PC lo faccia pure, chi non ne ha dimestichezza spenda qualche euro in più e compri tranquillamente un lettore/server audio, non ne rimarrà deluso.
Basto cò sto refrain su ogni forum.... non se ne può più...
In realtà se si vuole rimanere in ambito PC mettere su una macchinetta semplice volendo costa anche poce, se si sceglie la soluzione tipo cocktail audio si evitano 10000 passaggi, ovviamente si esclude la modalità "smanettone".
- faber_57
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- Il mio Impianto: Stax SRM-T1 e Stax L700
Re: difficoltà approccio a musica liquida
Per quanto riguarda i dispositivi alternativi al PC, hai ragione. L'unico problema è che se uno vuole utilizzare DRC mi sa che avrà dei problemi. Ma per uno "normale" è una buona soluzione.mauretto ha scritto:... Non ne posso più di sentire gente che combatte con configurazioni software, dac, servizi di sistema, bios, sistemi operativi, ecc. per avere poi dei risultati, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti.
Chi si vuole divertire con un PC lo faccia pure, chi non ne ha dimestichezza spenda qualche euro in più e compri tranquillamente un lettore/server audio, non ne rimarrà deluso.
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Non sono invece d'accordo su "...Non ne posso più di sentire gente che combatte con configurazioni software, dac, servizi di sistema, bios, sistemi operativi, ecc. per avere poi dei risultati, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti."
Questi combattimenti avvenivano una decina di anni fa. Oggi un PC qualunque (utilizzabile contemporaneamente anche per lavorarci) con un DAC USB di qualità decente fornisce tutte le prestazioni necessarie a sentire bene. Naturalmente se uno non appartiene alla categoria degli audiofili con il super udito.
In questo caso il mio consiglio a francomaccio è semplice: un portatile silenzioso (o anche un desktop silenzioso), un DAC USB ed i file da riprodurre dove gli sono comodi: NAS o, se non ne ha molti, anche nel PC dedicato alla riproduzione.
- faber_57
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- Il mio Impianto: Stax SRM-T1 e Stax L700
Re: difficoltà approccio a musica liquida
Approccio che condivido. Per me, ormai, la questione sorgente è un capitolo chiuso: con relativamente pochi euro hai un mare di possibilità di fornire un segnale analogico pressoché perfetto al tuo finale di potenza.Pippo Basile ha scritto:In realtà se si vuole rimanere in ambito PC mettere su una macchinetta semplice volendo costa anche poce, se si sceglie la soluzione tipo cocktail audio si evitano 10000 passaggi, ovviamente si esclude la modalità "smanettone".
Il finale qualche problema lo procura ancora. Su diffusori e ambiente si gioca praticamente tutto.
- TomCapraro
- Amministratore del forum
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Re: difficoltà approccio a musica liquida
Semplicemente molti amano complicarsi la vita.
Di leggende metropolitane in giro se ne leggono a iosa.
Basta un pc e un interfaccia che possa generare un buon clock. Fine del problema.
Al massimo, solo in casi estremi, inserire un isolatore galvanico.
L'isolamento galvanico è anche evitabile se si utilizza una connessione digitale ottica.
I dac di ultima generazione riescono a recuperare perfettamente l'eventuale jitter che scaturisce dalla conversione degli optoconverter toslink.
Di leggende metropolitane in giro se ne leggono a iosa.
Basta un pc e un interfaccia che possa generare un buon clock. Fine del problema.
Al massimo, solo in casi estremi, inserire un isolatore galvanico.
L'isolamento galvanico è anche evitabile se si utilizza una connessione digitale ottica.
I dac di ultima generazione riescono a recuperare perfettamente l'eventuale jitter che scaturisce dalla conversione degli optoconverter toslink.
saluti, Tom
- Zapuan
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Re: difficoltà approccio a musica liquida
Se si usa qualcosa di alternativo al PC il DRC (di Sbragion) è impossibile, ma è semplicissimo invece usare tra dispositivo e finale un Minidsp con Dirac Live...faber_57 ha scritto:Per quanto riguarda i dispositivi alternativi al PC, hai ragione. L'unico problema è che se uno vuole utilizzare DRC mi sa che avrà dei problemi. Ma per uno "normale" è una buona soluzione.mauretto ha scritto:... Non ne posso più di sentire gente che combatte con configurazioni software, dac, servizi di sistema, bios, sistemi operativi, ecc. per avere poi dei risultati, nella migliore delle ipotesi, appena sufficienti.
Chi si vuole divertire con un PC lo faccia pure, chi non ne ha dimestichezza spenda qualche euro in più e compri tranquillamente un lettore/server audio, non ne rimarrà deluso.
Basto cò sto refrain su ogni forum.... non se ne può più...
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