organist ha scritto:Sono felice anche io per la riapertura del thread.
Ringrazio per le risposte.
Volevo chiedere solo a titolo di pura curiosità, sarebbe circuitalmente possibile costruire un amplificatore totalmente a stato solido ma che "imiti" i difetti tipici dei valvolari?
Più che difetti sono peculiarità, comunque è possibile replicare:
- la caratteristica di trasferimento (il famoso soft clipping)
- la risposta in frequenza (che è più limitata di uno stato solido)
- l'andamento della distorsione
- il cross-talk tra i canali
- il fattore di smorzamento (e anche l'impedenza di ingresso)
direi quasi tutto. Ma penso che basterebbe un DSP opportunamente programmato per ottenere un suono indistinguibile (nota l'impedenza dei diffusori).
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Il mio Impianto: Amplificatore Nad C355 Lettore cd Nad C515 DAC Nad d1050 Giradischi Project RPM5 Carbon Prephono Project Phonobox II SE Diffusori Opera Quinta 2011
organist ha scritto:Sono felice anche io per la riapertura del thread.
Ringrazio per le risposte.
Volevo chiedere solo a titolo di pura curiosità, sarebbe circuitalmente possibile costruire un amplificatore totalmente a stato solido ma che "imiti" i difetti tipici dei valvolari?
organist ha scritto:Sono felice anche io per la riapertura del thread.
Ringrazio per le risposte.
Volevo chiedere solo a titolo di pura curiosità, sarebbe circuitalmente possibile costruire un amplificatore totalmente a stato solido ma che "imiti" i difetti tipici dei valvolari?
mi sembra di ricordare che Carver fece un ampli del genere, ma non ricordo il modello.
organist ha scritto:Sono felice anche io per la riapertura del thread.
Ringrazio per le risposte.
Volevo chiedere solo a titolo di pura curiosità, sarebbe circuitalmente possibile costruire un amplificatore totalmente a stato solido ma che "imiti" i difetti tipici dei valvolari?
mi sembra di ricordare che Carver fece un ampli del genere, ma non ricordo il modello.
Carver sosteneva di poter replicare il suono di qualsiasi amplificatore. Fu organizzata un sfida tra Carver e un paio di giornalisti della rivista americana Stereophile e Carver fu sfidato a riprodurre il suono di un paio di amplificatori di riferimento. Pare che vinse la sfida.
In rete si dovrebbero ancora trovare gli articoli.
Per quanto riguarda la domanda specifica la risposta è sì, si può.
Mario Bon http://www.mariobon.com
"Con delizia banchettiamo con coloro che volevano assoggettarci" (Adams Family)
Il mio Impianto: Al momento in configurazione provvisoria causa presenza bambina piccola piuttosto vivace...
Diffusori Audio Physic Spark Finale Lyngdorf SDA2175 Preamplificatore Pioneer C-21 Lettore CD CEC TL-51x + DAC DX71mk2 Lettore SACD Marantz SA7001 (modificato) Lettore di rete Logitech Squeezebox Touch -> Gustard U12 -> DAC Beresford Caiman SEG con alimentazioni lineari autocostruite
Cuffie: Stax SR-507, Stax SR-X/mk3, Sony MDR-1A, Sony MDR-F1, Koss PortaPro, AKG Y50 Amplificatori Cuffie: Stax SRM-1/mk2 pro, Stax SRM-353X
Cavi di segnale e potenza Blue Jeans Cable
In panchina: Naim Nait 5, Micromega A80, M2Tech HiFace 1 e HiFace 2, Wharfedale Diamond 9.0, preampli e finale valvolari autocostruiti, vari componenti Behringer
Io ricordavo che Carver stesso costruì un amplificatore valvolare allo stato dell'arte, di costo esagerato, e poi uno stato solido a meno di un decimo del costo, appositamente progettato per imitare il primo.
Poi alla prova con le "orecchie d'oro" di Stereophile nessuno fu in grado di distinguere i due all'ascolto.
Quando i parametri elettrici lo permettono (slew rate + fase minima + non linearità impercettibili) con le tecniche odierne di convoluzione è possibile replicare il suono di un qualsiasi apparecchio, quest'ultimo si differenzierà soltanto per una serie di parametri di origine lineare.
La scaletta relativa alle possibilita' d'implementazione segue quest'ordine:
Ciao, mi sono imbattuto in questo tuo, interessantissimo, post nel bel mezzo di una discussione sulle qualità del vinile vs il cd e se valga la pena o meno comprare ancora vinili dato che appunto i processi ormai sono tutti cmq digitali, salvo poche eccezioni. il tuo post chiaramente dice che, si, vale ancora la pena nel caso in cui questi vinili abbiano a monte una masterizzazione HD. quello che volevo chiederti è la seguente cosa: nell'esempio che tu fai parli di una digitalizzazione HD che "riversa" sul vinile il master con risultati grandiosi (e ovviamente sono sicuro che sia così). se però dovessimo trasferire quella stessa digitalizzazione HD su un CD (non un SACD) che risultati avremmo? ovvero, essendo un CD una tecnologia digitale, quest'ultimo è l'approdo naturale per una tale masterizzazione o sul vinile riesci ad incidere più "musica" (perchè magari il DAC professionale utilizzato è cmq meglio di quelli di un lettore CD che quindi mi restituirebbe un risultato "peggiorativo")? cioè la finalità del tuo post è dire semplicemente che il vinile ha ancora senso a determinate condizioni, o cmq a parità di master digitale ha anche qualcosa in più rispetto al formato CD?
Grazie mille