articolo molto interessante! lo leggerò con interesse.MarioBon ha scritto:E' noto che un segnale iniettato nell'uscita di un amplificatori di potenza può presentarsi al suo ingresso e poi di seguito, teoricamente, fino alla sorgente. Caso mai c'è da discutere (o meglio da fare due calcoli) sulla sua ampiezza che dipende, tra le altre cose, dalla presenze e quantità della retraozione (presente su ogni stadio che attraversa il segnale).
Nel 1981-1982 la rivista SUONO pubblicò un paio di articoli:
http://www.mariobon.com/Articoli_storic ... faccia.pdf
Per quanto riguarda l'ampiezza, credo di poter fare intanto un'analisi di tipo qualitativo, riportando una mia esperienza.
Qualche anno fa il mio sistema era un 7 vie con 7 ampli (uno per ogni via) e crossover analogici attivi, sorgente digitale con uscita analogica. In pratica il suono generato dai convertitori integrati nel lettore cd veniva ripartito dai crossover e distribuito su tutte le vie della banda audio.
Poi ho utilizzato una seconda unità di conversione collegandola all'uscita digitale del lettore, ottenendo due segnali analogici separati, uno dedicato a percorrere il tragitto destinato alla gamma bassa, l'altro alla medioalta.
Ho inoltre inserito uno switch che unificasse i due percorsi su un unico convertitore (per esigenze di natura logistica).
Quindi swicciando potevo ascoltare in tempo reale cosa accadeva passando da uno a due segnali analogici e viceversa, cioè da una situazione in cui il feedback poteva circolare liberamente tra le varie vie, a una situazione dove invece era presente un muro tra le basse e le medioalte, situazione quest'ultima che evidenziava maggior trasparenza.
Partendo da questo presupposto, ritengo che il segnale di feedback abbia un'ampiezza estremamente modesta (se confrontata a quella del segnale musicale), ma abbastanza ampia da essere percepito con un setup particolarmente sensibile come un sistema a sette vie con qualche centinaio di AP.
c'è anche da dire che all'epoca non utilizzavo ampli in classe D che dichiarano un fattore di smorzamento pari a 10000 su 8 Ohm @ 100 Hz.