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Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 21/12/2016, 19:20
da faber_57
MarioBon ha scritto:Non devi costruirti solo l'amplificatore, devi anche costruirti i diffusori acustici.
Il pilotaggio in corrente ha innegabili vantaggi (non fosse altro perché l'altoparlante dinamico è un dispositivo sensibile alla corrente). Tali vantaggi sono noti da quando esiste l'altoparlante dinamico. Eppure si continuano a produrre amplificatori che si comportano come generatori di tensione (alto fattore di smorzamento).
Va poi detto che oggi, grazie a strumenti come il sistema Klippel, si ottengono altoparlanti molto più lineari rispetto al passato e quindi i vantaggi del pilotaggio in corrente sono meno determinanti.
Grazie al software Audio for Windows c'è modo di calcolare una rete attiva che permette di rendere praticamente flat la risposta di un qualsiasi altoparlante in cassa chiusa pilotato in corrente.
Penso che la stessa cosa si possa ottenere più facilmente con una banale equalizzazione (correggimi se sbaglio).

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 22/12/2016, 10:17
da MarioBon
Lemmy ha scritto:Ma,per esempio,in un diffusore attivo,non avrebbe senso?
certo che sì, infatti implica la progettazione dell'intero sistema (ampli e diffussore)

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 22/12/2016, 10:18
da MarioBon
faber_57 ha scritto:
MarioBon ha scritto:Non devi costruirti solo l'amplificatore, devi anche costruirti i diffusori acustici.
Il pilotaggio in corrente ha innegabili vantaggi (non fosse altro perché l'altoparlante dinamico è un dispositivo sensibile alla corrente). Tali vantaggi sono noti da quando esiste l'altoparlante dinamico. Eppure si continuano a produrre amplificatori che si comportano come generatori di tensione (alto fattore di smorzamento).
Va poi detto che oggi, grazie a strumenti come il sistema Klippel, si ottengono altoparlanti molto più lineari rispetto al passato e quindi i vantaggi del pilotaggio in corrente sono meno determinanti.
Grazie al software Audio for Windows c'è modo di calcolare una rete attiva che permette di rendere praticamente flat la risposta di un qualsiasi altoparlante in cassa chiusa pilotato in corrente.
Penso che la stessa cosa si possa ottenere più facilmente con una banale equalizzazione (correggimi se sbaglio).
La stessa cosa si ottiene infatti equalizzando la risposta dell'altoparlante ma serve uno specifico equalizzatore per ogni diffusore oppure un DRC.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 22/12/2016, 20:36
da Lemmy
MarioBon ha scritto:
Lemmy ha scritto:Ma,per esempio,in un diffusore attivo,non avrebbe senso?
certo che sì, infatti implica la progettazione dell'intero sistema (ampli e diffussore)
Eppure non mi viene in mente nessuno che lo faccia!...forse non ne sono a conoscenza...

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 22/12/2016, 21:08
da GianpieroMajandi
Io lo faccio da un bel po'.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 23/12/2016, 12:00
da faber_57
GianpieroMajandi ha scritto:Io lo faccio da un bel po'.
Ne vale la pena? Uno dei problemi emersi dalle misure di Montanucci era la variabilità del risultato a seconda del woofer utilizzato. Ed anche la banda molto stretta dove le distorsioni venivano abbattute.
Puoi dirci qualcosa delle tue valutazioni, che presumo positive, visto che utilizzi questa tecnica?

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 23/11/2017, 11:46
da faber_57
Riesumo perché l'argomento continua ad interessarmi. Su AR n. 393 nella posta è stato nuovamente trattato l'argomento, con misure interessanti.
Qualcuno con manico in elettronica può indirizzarmi ad uno schema facilmente implementabile, magari con un LM3886? Ho letto in rete che il problema più grande è mantenere stabile l'amplificatore e non mi dispiacerebbe partire da uno schema già consolidato.

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 23/11/2017, 12:51
da MarioBon
Lemmy ha scritto:
MarioBon ha scritto:
Lemmy ha scritto:Ma,per esempio,in un diffusore attivo,non avrebbe senso?
certo che sì, infatti implica la progettazione dell'intero sistema (ampli e diffussore)
Eppure non mi viene in mente nessuno che lo faccia!...forse non ne sono a conoscenza...
Il sistema ACE-BASS si Audio Pro (pilotaggio in corrente con equalizzazione (forse il miglior sistema mai ideato per un woofer).

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 23/11/2017, 13:17
da MarioBon
faber_57 ha scritto:Riesumo perché l'argomento continua ad interessarmi. Su AR n. 393 nella posta è stato nuovamente trattato l'argomento, con misure interessanti.
Qualcuno con manico in elettronica può indirizzarmi ad uno schema facilmente implementabile, magari con un LM3886? Ho letto in rete che il problema più grande è mantenere stabile l'amplificatore e non mi dispiacerebbe partire da uno schema già consolidato.
Le misure di distorsione che si vedono (pag. 9 e 10) andrebbero lette assieme alla risposta in frequenza. Comunque un circuito semplice è il seguente:
Immagine
In entrambe i casi la risposta sulle basse è determinata da QMS che deve essere basso (minore di 1) il che potrebbe comportare un problema di slew rate al woofer (cosa che non avviene con ACE-BASS che è equalizzato alla risonanza). Però devo pensarci un po' meglio (specie per la non invertente) ...
Nella configurazione invertente la corrente che attraversa Rs ed il woofer è la stesse e deve essere fornita dallo stadio che precede. Nella configurazione non invertente la resistenza Rbassa deve essere bassa (anche meno di un ohm) e la corrente viene erogata dall'amplificatore.
I problemi di stabilità vengono da due possibili cause:
- rotazioni di fase in prossimità della frequenza di risonanza (che va smorzata opportunamente)
- l'induttanza propria della bobina mobile (che si può compensare con una rete RC in parallelo al woofer).
In questo caso però dove agisce la RC il woofer non è pilotato in corrente (perché una parte va nella rete RC).
Il vero problema è l'escursione in tensione dell'amplificatore: se la corrente vale 3.5 Ampere (100 watt su 8 ohm) e il modulo dell'impedenza alla risonanza sale a 20 ohm, l'escursione di tensione dell'ampli sale a 20x3.5= 70 Vrms (quasi 100 Volt di picco, 200 picco-picco). A questo si aggiunge (nella configurazione non invertente) la caduta su Rbassa.
Il pilotaggio in corrente richiede che l'impedenza di uscita dell'amplificatore sia molto alta cosa che si ottiene, per esempio, con i filtri induttivi (usato da Sonus Faber):
Immagine
Questo filtro a 6dB è adatto per un tweeter molto sensibile in modo che la resistenza possa essere molto alta (perché abbassa l'impedenza di tutto il diffusore).

Re: Amplificazione in corrente

Inviato: 23/11/2017, 16:34
da MarioBon
Immagine
nell'ipotesi che la corrente attraveso Rf sia trascurabile rispetto alla corrente I, questi sono i calcoli per dimensionare l'ambaradan. Attenzione che A è il guadagno ad anello chiuso che va calcolato tenendo conto dell'impedenza di uscita dell'ampli e anche di R e del woofer (Z).
Per un ampli compensato con polo dominante a frequenza f:
Immagine
(la corrente che attraverso Rf+Rs è trascurabile, le correnti di bias di ingresso sono trascurabili)

P.S. calcoli fatti in fretta senza garanzia.