Re: ...la trasformazione da PCM a DSD peggiora il segnale ?
Inviato: 01/01/2017, 13:41
Come si riconoscono questi artefatti, alle misure e all'ascolto ?
HiFi, sorgenti, amplificatori, altoparlanti, musica
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Permettimi di riportare un'analogia ottica fatta dal mio amico Edward Hsu.TomCapraro ha scritto:Ti riferisci agli artefatti prodotti dal campionamento a 44.1khz ? ovvero al "nervosismo" (con rotazioni di fase) che scaturisce nei pressi del brickwall ?
Quello che mi chiedo è: se già è presente un artefatto nel PCM, e questo coinvolge anche una parte retrostante della classica frequenza di 22050hz, come si può eliminare ?
Il segnale acquisito a 44.1khz PCM è già determinato per cui non può esserci più un azione "attiva" che sposta il rumore oltre la banda udibile, questa azione avverrebbe soltanto durante un acquisizione di campionamento in real time, con frequenze maggiori e/o appunto tramite il DSD.
Razionalmente penso che un PCM determinato non lo si può più migliorare, al massimo modificare, ma conservando purtroppo le caratteristiche di non linearità (distorsioni) insite nel campionamento stesso.
Sicuramente alle misure.Bluenote ha scritto:Come si riconoscono questi artefatti, alle misure e all'ascolto ?
Appunto, io questo volevo chiarire...il difetto è stato codificato nel segnale pcm, quale barbatrucco si dovrebbe usare per contenerlo?bibo01 ha scritto:TomCapraro ha scritto:Permettimi di riportare un'analogia ottica fatta dal mio amico Edward Hsu.
"Siamo al cinema a guardare un western. Tutti i movimenti di cowboy e cavalli sono perfetti, realistici e fluidi. Poi una carrozza a cavalli entra nella scena e noi tutti vediamo i raggi delle ruote del carro andare all'indietro! Questo è un artefatto ottico di campionamento."
In definitiva si parla di aliasing. Dato che matematicamente si può predire quando e dove l'aliasing avviene, non è poi così impossibile che qualcuno riesca a mettere su un processo in grado di mitigare gli effetti di tale aliasing.
Il concetto di MorphoLogical AntiAliasing usato a livello di immagini ci può essere d'aiuto.
In particolare ci sono due papers - MLAA e CMAA - che, guarda caso, provengono entrambi dai laboratori Intel dove lavora il progettista di HQPlayer
Quindi possiamo dire che un artefatto si avverte solo in caso di musica compressa e non per upsampling ecc.... ?TomCapraro ha scritto:Sicuramente alle misure.Bluenote ha scritto:Come si riconoscono questi artefatti, alle misure e all'ascolto ?
Poi dipende dall'entità, affinché possano sentirsi alle misure risulterebbero macroscopiche
Un artefatto, se presente in forma massiccia, si avvertirebbe sia con musica compressa, sia con musica dinamica...nonché con l'upsampling di entrambi.Bluenote ha scritto:Quindi possiamo dire che un artefatto si avverte solo in caso di musica compressa e non per upsampling ecc.... ?
Ero solo curioso di sapere all'ascolto cosa si rileva quando c'è un artefatto.TomCapraro ha scritto: Un artefatto, se presente in forma massiccia, si avvertirebbe sia con musica compressa, sia con musica dinamica...nonché con l'upsampling di entrambi.
Il discorso mio verteva su questo: se il pcm dovesse contenere artefatti, questi non potranno venire meno con la DSDzzazione...che non è altro che un upsampling estremizzato del pcm stesso.
Solitamente un artefatto (prendiamo il classico problema che si porta dietro il campionamento a 44.1khz) circoscrive il fenomeno nella parte alta-altissima dello spettro audio.Bluenote ha scritto: Ero solo curioso di sapere all'ascolto cosa si rileva quando c'è un artefatto.
Comunque, giustamente, se questo c'è in pcm, non vedo come si possa far sparire per incanto convertendo in dsd.
la ruota di una carrozza a una certa velocità da l effetto stroboscopico..e sembra che giri al contrario..se poi i raggi sono dipinti di bianco..è ancora più evidente..bibo01 ha scritto:Permettimi di riportare un'analogia ottica fatta dal mio amico Edward Hsu.TomCapraro ha scritto:Ti riferisci agli artefatti prodotti dal campionamento a 44.1khz ? ovvero al "nervosismo" (con rotazioni di fase) che scaturisce nei pressi del brickwall ?
Quello che mi chiedo è: se già è presente un artefatto nel PCM, e questo coinvolge anche una parte retrostante della classica frequenza di 22050hz, come si può eliminare ?
Il segnale acquisito a 44.1khz PCM è già determinato per cui non può esserci più un azione "attiva" che sposta il rumore oltre la banda udibile, questa azione avverrebbe soltanto durante un acquisizione di campionamento in real time, con frequenze maggiori e/o appunto tramite il DSD.
Razionalmente penso che un PCM determinato non lo si può più migliorare, al massimo modificare, ma conservando purtroppo le caratteristiche di non linearità (distorsioni) insite nel campionamento stesso.
"Siamo al cinema a guardare un western. Tutti i movimenti di cowboy e cavalli sono perfetti, realistici e fluidi. Poi una carrozza a cavalli entra nella scena e noi tutti vediamo i raggi delle ruote del carro andare all'indietro! Questo è un artefatto ottico di campionamento."
In definitiva si parla di aliasing. Dato che matematicamente si può predire quando e dove l'aliasing avviene, non è poi così impossibile che qualcuno riesca a mettere su un processo in grado di mitigare gli effetti di tale aliasing.
Il concetto di MorphoLogical AntiAliasing usato a livello di immagini ci può essere d'aiuto.
In particolare ci sono due papers - MLAA e CMAA - che, guarda caso, provengono entrambi dai laboratori Intel dove lavora il progettista di HQPlayer