Trattamento acustico passivo

ho questo problema...questa è la soluzione
DRC, equalizzazione attiva e passiva
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GianpieroMajandi
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Re: Trattamento acustico passivo

#31 Messaggio da GianpieroMajandi »

Una domanda relativa ai grafici di RT60 pubblicati: li avete rilevati con i diffusori dello stereo nella loro posizione d'ascolto, vero?
Ciao
Gianpiero
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giordy
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Re: Trattamento acustico passivo

#32 Messaggio da giordy »

per quanto mi riguarda si, microfono posizionato al punto di ascolto e ad altezza delle mie orecchie e diffusori posti nella posizione di ascolto.
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virman71
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Re: Trattamento acustico passivo

#33 Messaggio da virman71 »

giordy ha scritto:questo è il valore dell' RT60 che ho nell'ambiente di ascolto

Immagine
accidenti.....complimenti ,io meno di questo non riesco proprio.....

[url=https://postimg.org/image/q6wn6lszt/]Immagine
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MarioBon
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Re: Trattamento acustico passivo

#34 Messaggio da MarioBon »

virman71 ha scritto:
giordy ha scritto:
accidenti.....complimenti ,io meno di questo non riesco proprio.....

[url=https://postimg.org/image/q6wn6lszt/]Immagine
ma non è poi così male (dipende anche da quanto è grande l'ambiente)
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Re: Trattamento acustico passivo

#35 Messaggio da virman71 »

piccolo....circa 15 mt quadri
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MarioBon
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Re: Trattamento acustico passivo

#36 Messaggio da MarioBon »

virman71 ha scritto:piccolo....circa 15 mt quadri
Il tempo di riverberazione si basa su alcune ipotesi. Senza farla troppo lunga diciamo che si dovrebbe misurare il tempo di decadimento del suono riflesso che si ottiene eccitando tutte le superfici dell'ambiente allo stesso modo.
Quindi non si dovrebbe mettere il microfono nel punto di ascolto davanti ai diffusori perché lì la componente di campo diretto è dominante. Si dovrebbe usare una sorgente omnidirezionale come quella che si vede qui
http://www.altracustica.org/docs/gm_01.pdf
Dato che non la hai la devi approssimare.
Proverei a rifare la misura disponendo il microfono e un diffusore lungo una diagonale dell'ambiente. Se hai dei diffusori da stand usane uno solo e disponilo con gli altoparlanti verso il soffitto (cosi si comporta di più come un omnidirezionale). Sollevalo almeno 1 metro dal pavimento. Piuttosto che fare danni mettilo su una sedia.
Il microfono va puntato verso il soffitto e sarà a circa metà strada tra soffitto e pavimento.

Il T60 misurato avrà un valore credibile tra 300 Hz e 4-5000 Hz perché sotto tale frequenza dominano i modi normali e sopra sia il microfono che il diffusore diventano direzionali (quindi ne risultano valori più bassi).
Per sicurezza ripeti la misura spostando il microfono nella stanza ma sempre abbastanza lontano dal diffusore (spostati di un metro alla volta).
Adesso vediamo se Majandi mi bastona...
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Re: Trattamento acustico passivo

#37 Messaggio da il Carletto »

Nel mio caso, i diffusori e il punto d'ascolto (di conseguenza anche il microfono durante la misurazione che ho postato) si trovano già sulle suddette diagonali.
Non l'avevo fatto apposta... :D
Carlo da Firenze
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Re: Trattamento acustico passivo

#38 Messaggio da MarioBon »

il Carletto ha scritto:Nel mio caso, i diffusori e il punto d'ascolto (di conseguenza anche il microfono durante la misurazione che ho postato) si trovano già sulle suddette diagonali.
Non l'avevo fatto apposta... :D
e hai fatto le misure con microfono e diffusore (uno solo) puntati verso il soffitto?
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Re: Trattamento acustico passivo

#39 Messaggio da virman71 »

Il mio mic è nel punto di ascolto(il famoso triangolo più isoscele che equilatero,i diffusori sono angolati perfettamente verso il punto di ascolto.Mi sono aiutato con un pennino laser e una "cavia" al posto mio seduto dove ascolto.Ho una coppia di Cerwin Vega xls15 e tirarle su di un metro la vedo veramente dura.Posso provare a puntarle verso il soffitto me su questo è presente del materiale fonoassorbente,circa 10 cm di fibra di poliestere che fa da controsoffitto,può incidere?
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GianpieroMajandi
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Re: Trattamento acustico passivo

#40 Messaggio da GianpieroMajandi »

Norma tecnica per la determinazione del tempo di riverberazione in ambienti abitativi: UNI EN ISO 3382-2-2008.

Metodologia per la determinazione del tempo di riverberazione
Esistono due metodiche principali:
1) Generatore di segnale impulsivo;
2) Generatore elettroacustico omnidirezionale.

Verifica mediante generatore di segnale impulsivo
Si utilizza un generatore impulsivo (tipicamente pistola o clappatore - vedere immagine qui sotto, oppure esplosione di un palloncino) come segnale-test.

Immagine

Il clappatore è un generatore meccanico di impulsi (la cui tipologia costruttiva è ovviamente standardizzata), adatto a generare un impulso tipo "battito di mani" ripetibile (la ripetibilità di una misura in genere è sempre della massima importanza).
La pistola (ovviamente a salve) genera anch'essa un rumore impulsivo ripetibile.
Il palloncino è simile alla pistola come tipo di sorgente, ma il rumore generato è poco ripetibile (influenzato dal diametro del palloncino, dalla pressione di gonfiaggio, dalla presenza dell'operatore).
Indipendentemente dal tipo di generatore usato, si procede come segue:
- si misurano gli impulsi per diverse posizioni "sorgente/microfono";
- si esegue la media dei tempi di riverberazione misurati su ogni terzo di ottava;
- si genera la tabella (o il grafico) della media delle misurazioni.
La norma tecnica stabilisce quante/quali posizioni sorgente/microfono utilizzare, in funzione delle dimensioni dell'ambiente da caratterizzare. Si va da un minimo di 5 singole riprese (in ambienti piccoli) a un numero da stabilire mediante calcolo per gli ambienti più grandi.

Per chi vuole approfondire: http://www.spectra.it/DOWNLOAD/NOTEAPPL ... one-3c.pdf

Verifica tramite sorgente elettroacustica
Come segnale si utilizza il rumore (bianco o rosa) oppure un log-sweep, oppure un segnale MLS proveniente da un generatore omnidirezionale (dodecaedro - vedere immagine qui sotto) come segnale-test.

Immagine

Per quanto riguarda la misura con rumore bianco oppure rosa, ogni singola ripresa si esegue interrompendo il segnale proveniente dal dodecaedro, per registrare tramite microfono il decadimento del segnale stesso in ambiente (metodo detto "stazionarietà interrotta").
Per quanto riguarda il segnale log-sweep oppure il segnale MLS, si fa riprodurre al trasduttore omnidirezionale il segnale generato dall'analizzatore, riprendendolo con la sonda microfonica.
Per quanto riguarda il numero di posizioni reciproche sorgente/microfono valgono le medesime regole della verifica con segnale impulsivo.

Per chi vuole approfondire: http://www.spectra.it/DOWNLOAD/NOTEAPPL ... erbero.pdf

Per rendere più facilmente comprensibile la tipologia di sorgenti impiegate ho fotografato alcune di quelle che normalmente impiego per questa tipologia di misurazioni.
Ciao
Gianpiero
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