Audio_Italia

Bluenote ha scritto:Mi e' venuto un dubbio.
Ma se i due canali hanno livelli diversi, come fa drc interface, gestendoli come due cose distinte, ad uniformarli ?

I livelli post correzione vanno controllati, se il sistema acustico presentasse forti disimmetrie oltre il campo d'intervento del drc, bisognerebbe adottare una soluzione aggiuntiva:

1) equilibrazione ampiezza filtro tramite software. ..Cool edit andrebbe benissimo

2) equilibrazione canali tramite il platee di riproduzione

Per verificare i livelli dati dalla somma drc+acustica, riprodurre un rumore rosa, analizzandolo tramite l'RTA di REW, quindi tracciarne il livello alternando i singoli canali.
Per una corretta, centrata e simmetrica ricostruzione scenica, la risposta dei due canali si dovrebbe sovrapporre(circa)...almeno dai 200hz in su.

E' che ho sempre l'impressione che un canale si senta più forte dell'altro.
Poi sposto di pochi centimetri la capoccia e tutto torna sui giusti binari.
Per il drc sto usando una soft.

Bluenote ha scritto:E' che ho sempre l'impressione che un canale si senta più forte dell'altro.
Poi sposto di pochi centimetri la capoccia e tutto torna sui giusti binari.
Per il drc sto usando una soft.

Se sposti di poco il capo e noti che si ristabilisce l'equilibrio, significa che la differenza è data da frequenze con lunghezza d'onda corta...in soldoni medioalti/alti.

Ho aggiunto all'impianto due subwoofer antiaudiofili per eccellenza, quali due economicissimi Behringer vps1800, che utilizzano un enorme woofer pro da 18", e non posso che confermare la bonta' dell'intervento del drc, quando usato con criterio.
Mi sto divertendo parecchio...

Gran figata il DRC!!!!

TomCapraro ha scritto:

Bluenote ha scritto:E' che ho sempre l'impressione che un canale si senta più forte dell'altro.
Poi sposto di pochi centimetri la capoccia e tutto torna sui giusti binari.
Per il drc sto usando una soft.

Se sposti di poco il capo e noti che si ristabilisce l'equilibrio, significa che la differenza è data da frequenze con lunghezza d'onda corta...in soldoni medioalti/alti.

Sì Tom, penso anch'io che sia così perché il pur valido DRC di Denis ottimizza per un solo punto nello spazio e la risposta cambia anche a poca distanza... questo è un esempio di due misure a 30 centimetri di distanza (poco più della distanza fra le due orecchie):



Ciao, Flavio

E' però possibile impostare la quantità di correzione delle frequenze medie e alte (sia minimum phase sia excess phase) tramite opportuni parametri di finestratura. Scegliendo dei valori non aggressivi la sensibilità alla posizione diminuisce di conseguenza.

Ligo ha scritto:E' però possibile impostare la quantità di correzione delle frequenze medie e alte (sia minimum phase sia excess phase) tramite opportuni parametri di finestratura. Scegliendo dei valori non aggressivi la sensibilità alla posizione diminuisce di conseguenza.

Esatto.

Ho una domanda sulla gestione della fase elettrica.
Ho scoperto che le apparecchiature Burmester sono invertenti ed ho quindi rifatto tutte le misure del caso e creato i filtri con le impostazioni a me più gradite.
Ascoltando con i vecchi filtri ed invertendo i cavi di potenza sul finale di potenza, le differenze sono evidenti. Bassi più pronunciati (troppi), maggiore profondità e sensazione di suono più avvolgente.
Come mai i nuovi filtri creati fanno suonare allo stesso modo l'impianto rispetto ai vecchi ?
Vuol dire che il DRC oltrepassa il problema della gestione della fase e provvede a risolvere a modo suo ?

Bluenote ha scritto:Ho una domanda sulla gestione della fase elettrica.
Ho scoperto che le apparecchiature Burmester sono invertenti ed ho quindi rifatto tutte le misure del caso e creato i filtri con le impostazioni a me più gradite.
Ascoltando con i vecchi filtri ed invertendo i cavi di potenza sul finale di potenza, le differenze sono evidenti. Bassi più pronunciati (troppi), maggiore profondità e sensazione di suono più avvolgente.
Come mai i nuovi filtri creati fanno suonare allo stesso modo l'impianto rispetto ai vecchi ?
Vuol dire che il DRC oltrepassa il problema della gestione della fase e provvede a risolvere a modo suo ?

La fase assoluta (non elettrica) determina l'inversione della "polarità" dei cavi su entrambi i diffusori, quindi equivale ad invertire i cavi ai morsetti del sistema di altoparlanti.
Il medesimo risultato lo si ottiene invertendo di 180° la fase assoluta del brano da riprodurre.
Non è cosa buona udire evidenti differenze al cambiare della fase assoluta, significa che il woofer soffre di asimmetria di campo magnetico.
E' una forma di alterazione che comporta anche possibili differenze sulla SPL generata (in alcuni casi anche attorno i 3db)
A questo punto la risposta è semplice: nel primo caso hai generato un filtro tenendo conto di un segnale con fase "stabilita" (potrebbe perfino essere inversa) e quindi per le cause di cui ti parlavo (asimmetria di campo) senti la differenza al cambiare della fase assoluta.
Nel secondo caso, se hai generato filtri tenendo conto del cambio di fase, il DRC ha adottato una compensazione, ed ha reso equipollente il segnale acustico a fronte di una differenza prodotta dal woofer quando viene eccitato con fase inversa.