Re: Seminario Virtuale aperto di Psicoacustica
Inviato: 19/01/2017, 16:12
Sarebbe importante delineare a livello linguistico diverse categorie corrispondenti a processi mentali ben definiti. Difatti i significati delle parole,indispensabili per pensare e comunicare, che non designano qualcosa di fisico sono rispettivamente rappresentati solo da processi mentali (come la grammatica e le sue regole).MarioBon ha scritto: Per esempio, trovi una differenza tra osservazione e misura: l'osservazione è una misura. Può essere più o meno accurata o più o meno precisa ma l'osservazione è una misura. Tanto è vero che "l'osservatore" è, per definizione, lo strumento di misura. Se dicessi che il Metodo è "Misura, Osservazione , Esperimento" sarebbe esattamente lo stesso.
Ad esempio termini come: nulla,tutto,causa,effetto ecc. hanno una connotazione esclusivamente mentale secondo precise strutture chiamate "categorie".
Negli ultimi anni si è ipotizzato che alcune categorie siano in effetti "inesistenti"come ad esempio quella del "nulla".
Se per qualche attimo pensiamo intensamente al termine "NULLA"(magari chiudendo gli occhi) avremmo una sensazione di "vuoto mentale" sul quale non potremmo appoggiarci;eppure nel normale linguaggio usiamo questo termine con grande disinvoltura poiché adottato da sempre.
Aggiungerei che la scienza si avvale della "mente" in maniera strumentale per comprendere il mondo che ci circonda, la filosofia (considerabile a buon diritto "scienza della ragione") studia la mente e le sue attività come lo strumento per comprendere se stessa.
Piaget in effetti si fece promotore di questa teoria affermando che i processi di assimilazione ed adattamento si possono sviluppare in quanto siamo dotati di una struttura "cognitiva" di base.MarioBon ha scritto: Detto per inciso, il cervello dispone e di una struttura "nativa" o "primitiva" (che non deve essere appresa) detta "monoide non commutativo" (caratterizzata da una operazione associativa non commutativa con elemento neutro). Grazie a questa struttura "nativa" possiamo comunicare con il linguaggio e scrivere.
Pensando in questi termini si tende a semplificare il processo di correlazione tra pensiero e fisicità!MarioBon ha scritto: Puoi anche dire che in nessun testo è mai citato il monoide o l'isomorfismo (a parte il "postulato dell'isomorfismo" della Gestalt che è cosa un po' diversa). E' vero perché il monoide è una struttura che si studia nell'ambito della Teoria degli Insiemi. Non dimentichiamo che la Teoria degli Insiemi è stata prodotta dal cervello e ne riproduce i processi (le primitive sono state scoperte dai matematici non dagli psicologi o dai filosofi anche se gli Stoici ci sono andati vicino).
In effetti secondo logica non potremmo assegnare ai pensieri carattere di fisico dato che i rapporti tra loro non sono congruenti per natura in quanto è possibile attribuire allo stesso "pensiero" la connotazione di soggetto ed oggetto insieme (questa considerazione è abbastanza scomoda ma non sono io ad affermarla!).
Tutto questo,parlando di errore filosofico,è possibile solo grazie alla comprensione del "raddoppio della percezione" per poter ottenere un singolo percepito.
La dualità che intendevo mettere in risalto consiste nella contrapposizione che pone l'uomo (essere cognitivo) in contrasto col mondo(che non ha coscienza di sè).MarioBon ha scritto: La dualità "mondo-persona". La "persona" fa parte del "mondo". In filosofia "duale" significa complementare o opposto (che non sono la stessa cosa):
- l'unione di due insiemi complementari dà il tutto;
- l'unione di degli opposti dà il nulla.
Quindi i termini che si usano correntemente sembrano fatti apposta per non comprendersi. Da qui altre difficoltà.