Pagina 1 di 2

Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 0:23
da TomCapraro

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 0:34
da il Carletto
Leggerò con calma domani, ma ho già visto che il paragrafo finale farà felici molti audiofili :D

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 10:12
da Daniele Pucciarelli
Grazie, davvero un link interessante!
Il mondo della fisiologia è tanto fantastico quanto sconosciuto.
Qualche tempo fa, su Facebook, accennai al fatto che il trasporto di qualsiasi segnale nervoso da e verso il cervello avviene tramite, esclusivamente, un codice binario, che di per se rappresenta la base della tecnologia digitale.
Così è!
Mi hanno massacrato; quando non si vuole capire, non c'è niente da fare.
Però prima o poi dovranno prendere coscienza ed uccidere le loro "paure".... :D

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 10:38
da MarioBon
Daniele Pucciarelli ha scritto:Grazie, davvero un link interessante!
Il mondo della fisiologia è tanto fantastico quanto sconosciuto.
Qualche tempo fa, su Facebook, accennai al fatto che il trasporto di qualsiasi segnale nervoso da e verso il cervello avviene tramite, esclusivamente, un codice binario, che di per se rappresenta la base della tecnologia digitale.
Così è!
Mi hanno massacrato; quando non si vuole capire, non c'è niente da fare.
Però prima o poi dovranno prendere coscienza ed uccidere le loro "paure".... :D
Adesso che lo hai detto cerco il riferimento bibliografico (un libro della B&K).
Le cellule ciliate producono un segnale "digitale" formato da una serie di impulsi (sempre uguali in forma) la cui frequenza aumenta con l'intensità dello stimolo. Questi segnali viaggiano lungo il nervo acustico e raggiungono il cervello (di chi ci crede e anche di chi non ci crede).

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 11:03
da il Carletto
Ne ho parlato proprio qualche giorno fa con il mio otorino, durante una visita di routine. Alla mia domanda se la trasmissione degli impulsi sonori fra l'Organo del Corti (nell'orecchio interno) e il cervello potesse essere considerata in qualche modo digitale, ha risposto affermativamente. Il cervello poi, ha detto, ricostruisce e addirittura equalizza in base alle condizioni ambientali, allo stato di salute e d'animo del soggetto. Che ovviamente sono diversi quante sono le persone sulla faccia della terra.
Alla faccia delle varie orecchie d'oro che circolano sui forum.

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 11:52
da Daniele Pucciarelli
MarioBon ha scritto:
Daniele Pucciarelli ha scritto:Grazie, davvero un link interessante!
Il mondo della fisiologia è tanto fantastico quanto sconosciuto.
Qualche tempo fa, su Facebook, accennai al fatto che il trasporto di qualsiasi segnale nervoso da e verso il cervello avviene tramite, esclusivamente, un codice binario, che di per se rappresenta la base della tecnologia digitale.
Così è!
Mi hanno massacrato; quando non si vuole capire, non c'è niente da fare.
Però prima o poi dovranno prendere coscienza ed uccidere le loro "paure".... :D
Adesso che lo hai detto cerco il riferimento bibliografico (un libro della B&K).
Le cellule ciliate producono un segnale "digitale" formato da una serie di impulsi (sempre uguali in forma) la cui frequenza aumenta con l'intensità dello stimolo. Questi segnali viaggiano lungo il nervo acustico e raggiungono il cervello (di chi ci crede e anche di chi non ci crede).
Beh, B&K..... Mi rincuora ulteriormente!

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 14:38
da MarioBon
il Carletto ha scritto:Leggerò con calma domani, ma ho già visto che il paragrafo finale farà felici molti audiofili :D
io lo vado ripetendo da tempo...speriamo che, adesso che lo si legge in un articolo americano, possa essere preso in considerazione.

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 03/02/2017, 17:58
da TomCapraro
MarioBon ha scritto:io lo vado ripetendo da tempo...speriamo che, adesso che lo si legge in un articolo americano, possa essere preso in considerazione.
Infatti a "supporto" ne sto cercando anche una versione Russa. :D

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 04/02/2017, 8:46
da MarioBon
il Carletto ha scritto:Alla faccia delle varie orecchie d'oro che circolano sui forum.
In effetti c'è chi esagera con i superpoteri (in particolare con la "memoria" acustica).
Tuttavia, con l'allenamento e l'esperienza, si riesce a "depurare" la percezione ed a concentrarsi almeno su alcun aspetti della riproduzione in modo meno soggettivo.
Per esempio le dimensioni e la collocazione spaziale degli strumenti è quella che è (e che può essere ricordata con una certa precisione): se uno strumento è registrato a destra credo che tutti lo sentano a destra.
C'è da dire che un impianto stereo, se non è più che a posto, non riproduce a dovere dimensioni e collocazione spaziale. Il difetto di questo criterio è che è dipende dalla registrazione che si sta ascoltando. Individuate le registrazioni di riferimento tutto diventa abbastanza semplice.
Esempio banale:
- il rullante della batteria con un certo impianto sembra un rullante con un altro sembra grande
come una lattina di birra
- i piatti della batteria appaiono davanti ai tweeter, oppure dietro ai diffusori
- la bocca del cantante può apparire enorme (gigantismo) o "normale"
- ecc.

Il vantaggio di questo criterio è che porta a formulare un giudizio in pochi secondi (con registrazioni ben note).

In alcune registrazioni ci sono vere e proprie "cannonate" di timpani. I timpani, proprio per la potenza acustica che producono, sono posizionati al centro dell'orchestra nella parte più alta e, ai concerti, non producono "cannonate". Questo effetto, innaturale, è un "difetto" della registrazione.
Altri strumenti, per esempio il corno, emettono verso le spalle dell'esecutore: con un sistema a radiazione diretta questo non può avvenire (il suono è sempre proiettato in avanti) quindi il corno non va preso come riferimento (almeno con i sistemi a radiazione diretta).

Re: Perchè udiamo ciò che sentiamo secondo questo scienziato

Inviato: 04/02/2017, 9:35
da Felix
Infatti il paragone calzante, più che con l'idea (o ricordo) di suono che uno ha in testa, andrebbe fatto con un ascolto dello stesso brano sulla strumentazione dello studio che ha effettuato il missaggio perché il Tonmeister ci mette MOOLTO del suo. Non a caso è per questo possibile distinguere il "suono" delle diverse case discografiche nell'incisione ed anche lo "stile" della presa del suono.