Audio_Italia

Ci sono sempre più apparecchi in circolazione dotati di alimentazione switching, anche amplificatori.
Dal mio punto di vista è una scelta vantaggiosa rispetto ad una tradizionale per i seguenti motivi:

- Nel caso degli amplificatori di potenza lo switching tende a tenere la tensione ai finali più stabile rispetto a quello tradizionale trasformatore+diodi+ condensatore (a meno che non sia regolato, ma quest'ultimo costa un botto in termini di costruzione e di efficienza).
Nei tradizionali non regolati la tensione "balla in funzione della potenza e del carico", e può creare distorsione di intermodulazione a meno che non si adottino particolari accorgimenti circuitali per ridurla (come fa ad esempio la NAD nei suoi apparecchi in classe H);

- Per necessità di ridurre i disturbi emessi verso l'esterno, lo switching è maggiormente schermato anche rispetto a quelli provenienti, ad esempio dalla rete elettrica;

- Minori costi, minori ingombri, minor peso;

- L'apparecchio lavora con un range esteso di tensioni e frequenze di alimentazione;

Svantaggi:

- Lo switching è meno affidabile di un tradizionale non regolato;
- Progettare uno switching di potenza non è per tutti, nel senso che ci vuole uno specialista;
- Non appaga la vista dell'audiofilo che non vede il trasformatore "toroidale" ed i condensatori-lattina.

Questo è il mio pensiero: sentiamo un pò i vostri pareri.

Beppe

Io condivido questo resoconto.

Non sono tecnico e ci capisco poco...ma ho bruciato parecchi alimentatori switching di pc e elettrodomestici vari...come faccio a vederli di buon occhio?...sicuramente sono prevenuto, ma il lineare da più idea di affidabile e robusto!

Ho provato finali con alimentazioni switching ma, da ex radioamatore, prefesrisco sempre il "lineare" di potenza.

Eppure in campo radioamatoriale gli attuali alimentatori sono praticamente tutti switching (io ne ho uno da 13.8V - 30 Ampere).

Beppe

Un ali "attivo" ha sicuramente un line reg e load reg imparagonabili ad uno lineare.
Il contro è che "patisce" molto il sottodimensionamento.

The_bastonator ha scritto:Eppure in campo radioamatoriale gli attuali alimentatori sono praticamente tutti switching (io ne ho uno da 13.8V - 30 Ampere).

Beppe

Perché oggi si usa poco la banda SSB ed in banda vocale gli switching vanno bene

Il punto è proprio la complessità progettuale.

Fare uno switching che non inquini il circuito a valle e la rete a monte con disturbi RF irradiati e condotti non è affatto banale. Il superamento dei test EMI è condizione necessaria ma non sufficiente per noi che ci concentriamo sulle prestazioni a basso livello e storgiamo il naso se il rapporto SNR non è un numero a tre cifre.

Viceversa, bisogna veramente impegnarsi per fare un alimentatore lineare inadeguato, dato che per dimensionare ponte a diodi e condensatori basta la calcolatrice del cellulare e ci sono regolatori monolitici Plug & Play molto performanti per tutte le applicazioni tranne i finali di alta potenza.

Sicuramente uno switching allo stato dell'arte può essere ed in pratica è superiore ad un lineare di costo anche tre quattro volte superiore per non parlare degli ingombri.

Se non ricordo male Carver usava un alimentatore switching (ma non ha avuto seguito).

MarioBon ha scritto:Se non ricordo male Carver usava un alimentatore switching (ma non ha avuto seguito).

Anch'io per molte prove ho utilizzato uno switching, se l'ascoltatore non è a conoscenza del tipo di alimentazione manco se ne accorge.
C'è anche da riconoscere che alle misure va benone.