E' meglio un alimentatore switching o uno tradizionale ?
Inviato: 25/02/2017, 18:16
Ci sono sempre più apparecchi in circolazione dotati di alimentazione switching, anche amplificatori.
Dal mio punto di vista è una scelta vantaggiosa rispetto ad una tradizionale per i seguenti motivi:
- Nel caso degli amplificatori di potenza lo switching tende a tenere la tensione ai finali più stabile rispetto a quello tradizionale trasformatore+diodi+ condensatore (a meno che non sia regolato, ma quest'ultimo costa un botto in termini di costruzione e di efficienza).
Nei tradizionali non regolati la tensione "balla in funzione della potenza e del carico", e può creare distorsione di intermodulazione a meno che non si adottino particolari accorgimenti circuitali per ridurla (come fa ad esempio la NAD nei suoi apparecchi in classe H);
- Per necessità di ridurre i disturbi emessi verso l'esterno, lo switching è maggiormente schermato anche rispetto a quelli provenienti, ad esempio dalla rete elettrica;
- Minori costi, minori ingombri, minor peso;
- L'apparecchio lavora con un range esteso di tensioni e frequenze di alimentazione;
Svantaggi:
- Lo switching è meno affidabile di un tradizionale non regolato;
- Progettare uno switching di potenza non è per tutti, nel senso che ci vuole uno specialista;
- Non appaga la vista dell'audiofilo che non vede il trasformatore "toroidale" ed i condensatori-lattina.
Questo è il mio pensiero: sentiamo un pò i vostri pareri.
Beppe
Dal mio punto di vista è una scelta vantaggiosa rispetto ad una tradizionale per i seguenti motivi:
- Nel caso degli amplificatori di potenza lo switching tende a tenere la tensione ai finali più stabile rispetto a quello tradizionale trasformatore+diodi+ condensatore (a meno che non sia regolato, ma quest'ultimo costa un botto in termini di costruzione e di efficienza).
Nei tradizionali non regolati la tensione "balla in funzione della potenza e del carico", e può creare distorsione di intermodulazione a meno che non si adottino particolari accorgimenti circuitali per ridurla (come fa ad esempio la NAD nei suoi apparecchi in classe H);
- Per necessità di ridurre i disturbi emessi verso l'esterno, lo switching è maggiormente schermato anche rispetto a quelli provenienti, ad esempio dalla rete elettrica;
- Minori costi, minori ingombri, minor peso;
- L'apparecchio lavora con un range esteso di tensioni e frequenze di alimentazione;
Svantaggi:
- Lo switching è meno affidabile di un tradizionale non regolato;
- Progettare uno switching di potenza non è per tutti, nel senso che ci vuole uno specialista;
- Non appaga la vista dell'audiofilo che non vede il trasformatore "toroidale" ed i condensatori-lattina.
Questo è il mio pensiero: sentiamo un pò i vostri pareri.
Beppe