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In rete si trovano le descrizioni di carichi reflex del 6° e 8° ordine. Credo vengano proposti per l'uso in automobile. Alcuni sono anche stravaganti. Comunque non sono tutti così difficili da analizzare.
Per esempio quello rappresentato nella figua che segue può essere opportunamente semplificato sfruttandone la simmetria

Nella figura qui sopra sono rappresentati due caricamenti reflex noti (quello di Bose e quello standard) con due varianti. La variante consiste, in entrambe i casi, in un volume che chiude le superfici radianti (condotti e altoparlanti). Tale cavità è poi accordata da un ulteriore condotto indicato con m3.
il condotto m3 causa una risonanza alla frequenza Fb3.
Ora, indipendentemente da tutto il resto, al di sotto della frequenza Fb3 l'aria fluisce attraverso il condotto m3, e se tale condotto fosse molto grande, la risposta del sistema non ne risulterebbe alterata. Se invece la risonanza Fb3 fosse molto più bassa della risonanza dei sistemi senza variante allora dal condotto m3 uscirebbe poco o nulla (in particolare per il reflex di Bose).
Questo tipo di variante introduce un ulteriore filtraggio passa banda che da una parte limita le frequenze alte ma dall'altra limita ulteriormente le frequenze basse.
Il tutto con un aumento netto delle dimensioni del sistema.

Quando si sceglie un tipo di carico ci si dovrebbe anche domandare il perché è stato fatto in quel modo. Prendiamo per esempio i reflex di Bose (o doppio reflex).
La Bose aveva tre linee di produzione: professionale, HiFi e consumer. la linea consumer veniva commercializzata nei supermercati ed era costituita sistemi con piccoli satelliti ed un sub woofer.
Ora un sub woofer o è amplificato oppure richiede cross-over passivi costosi.
Ma Bose era un genio della ingegnerizzazione e del risparmio e quindi progettò un sub woofer che aveva, già di suo, una risposta tipo bassa banda e che poteva quindi essere usato senza alcun cross-over e direttamente collegato in parallelo ai satelliti. Amar G. Bose in queste cose era un vero genio. Basterebbe "leggere" il progetto delle Bose 901 per trovarne ulteriore e ampia conferma.

Per concludere il "doppio reflex di Bose" non è nato per suonare bene ma per costare poco e con prestazioni adeguate ad un prodotto destinato al mercato consumer.

La figura più a sinistra è un normale sistema reflex solo che il magnete dell'altoparlante è rivolto verso l'esterno.
Nella seconda figura la faccia dell'altoparlante che dava verso l'esterno è stata chiusa con un volume.
A questo punto possiamo decidere di chiamare questo sistema "reflex con attivo soppresso" (nel senso che verso l'esterno funzione solo il condotto) oppure "cassa chiusa con filtro acustico passa basso del secondo ordine" (perchè l'altoparlante è in cassa chiusa e ha davanti una cavità accordata che agisce da filtro passa basso.
La terza e la quarta figura mostrano il sistema con filtri di ordine superiore. Tali filtri, essendo di tipo passa basso, limitano la banda passante alle frequenze più alte.
Maggiore è l'ordine del filtro, maggiore è l'ingombro.

La stessa risposta in frequenza si può ottenere con un filtro cross-over elettronico. Considerato il costo attuale delle elettroniche paragonato al costo di un buon falegname, conviene usare il cross-over elettronico e realizzare un sistema più compatto.
Il reflex con attivo soppresso consente di ottenere un tasso di distorsione armonica molto basso. Infatti il massimo SPL dal condotto si ottiene nell'intorno della frequenza di accordo dove lo spostamento del diaframma dell'altoparlante è minimo (teoricamente nullo). In oltre, rispetto al reflex convenzionale, il movimento del diaframma, a bassa frequenza, è limitato e linearizzato dal volume chiuso. L'efficienza è decente solo nell'intorno della frequenza di accordo.
I più curiosi potrebbero calcolare il rendimento di un normale sistema reflex e del reflex con attivo soppresso.

Molto interessante ragionarci un po.
A proposito, condivido il discorso che per equalizzare ci sono modi più flessibili. Lo scopo finale quindi rimane quello di innalzare la mol? O ci sono altre sfumature che mi sto perdendo?

fab0 ha scritto:Molto interessante ragionarci un po.
A proposito, condivido il discorso che per equalizzare ci sono modi più flessibili. Lo scopo finale quindi rimane quello di innalzare la mol? O ci sono altre sfumature che mi sto perdendo?

in realtà lo scopo finale non si è ancora capito perché sembra ci siano, tranne nelle configurazioni più semplici, più difetti che pregi.

questo è il sistema migliore:
- la cassa chiusa linearizza la sospensione del woofer
- il push pull meccanico elimina la distorsione di ordine pari (e riduce quella dispari)
- il reflex riduce lo spostamento (e tutta la distorsione associata)
- la risposta in frequenza è del tipo passa banda (pendenza 12 dB)
- l'ingombro non è eccessivo (il push-pull riduce VAS alla metà)
- l'impedenza presenta due picchi come un normale reflex

ci sono quindi almeno tre metodi di riduzione della distorsione applicati contemporaneamente.
Per contro l'efficienza è bassa e l'impedenza è bassa (quindi è costoso).
Il condotto va fatto con tutte le attenzioni del caso (se "soffia" rende tutto inutile) o sostituito con un radiatore passivo a lunga escursione.

Io un sub autocostruito che assomiglia quello postato da Mario l'ho ascoltato a casa di un amico. Terrificante!!!
Ma pur essendo dyi è costato piu di 3000 euro!!!
Cmq ascoltato in HT era devastante, a un certo punto ho avuto un accenno di nausea e gli ho chiesto di abbassare
Ps
Ricordo che era pilotato da classe d 1400 watt

Se ti è venuta la nausea probabilmente erano presenti dei subsonici sui 100dB (per esempio delle sub-armoniche). Mandano in risonanza la cavità dell'addome.

sarà.. ma io preferisco la sorgente attiva (altoparlante) affacciata direttamente all ambiente..