Audio_Italia

Il problema è che c'è chi spende delle cifre per acquistare punte coniche in adamantio con angolo di apertura di 15°57' corredate da sottopunte in grafite invecchiata proveniente dalle miniere di Cohaagen situate su Marte... poi si scopre che le punte non servono o meglio servono solo se c'è la moquette.

Isolare i diffusori serve anche per impedire che le basse frequenze giungano (per via strutturale) ai vicini di appartamento.

Non a caso la normativa impone dei parametri di isolamento acustico tra le unità abitative che consistono, tra l'altro, in un tappetino assorbente da posare sotto il pavimento.
Come dici giustamente, le "punte" servono per trafiggere tappeti o moquette. Al di fuori si questo caso specifico il mobile poggiato a terra è già implicitamente accoppiato, salvo problemi di non-complanarità e traballamenti. A tal proposito credo abbiano senso piedini rigidi, magari regolabili.

Madrevite, barra filettata e controdado in acciaio? Penso non si arrivi all'euro per piede

Materiale interessante. Forse dovrebbero fare le auto con lamierati esterni ricoperti di tale materiale, per dissipare l'energia cinetica da impatto.

bergat ha scritto:Materiale interessante. Forse dovrebbero fare le auto con lamierati esterni ricoperti di tale materiale, per dissipare l'energia cinetica da impatto.

Nelson Piquet aveva riempito il casco e l'abitacolo della sua F1 con il NOENE.

Io, sotto il mio amplificatore a valvole (OTL-OCL della S.I.Audio), ho posto diverse palline da squash a doppio punto giallo. Queste palline, fatte cadere da 1 metro di altezza, rimbalzano in media una sola volta per non più di 7/10 cm...
Ho visto alcuni video in cui si presentano i prodotti realizzati in Noene, dove il presentatore fa cadere in terra due palline di cui una realizzata in Noene: quest'ultima apparentemente non rimbalza! Materiale davvero interessante... Sapete se esistono in vendita palline di Noene?

P.S. Per evitare il rotolamento, sotto ogni palla ho posto una guarnizione idraulica (o-ring) di diametro opportuno.

Opinioni riguardo ai woofer, in asse, in controfase meccanica? E alla virtuale assenza di forze trasferite a terra?

Due woofer montati simmetricamente su un cabinet vanno contemporaneamente all'interno ed all'esterno. Ne segue che il baricentro del sistema rimane fermo. Tuttavia ciascun singolo woofer trasmette vibrazioni al pannello che lo sostiene. Anche se il baricentro rimane fermo il cabinet vibra ugualmente (forse anche di più perché le superfici eccitate sono due invece di una).

In pura teoria le sollecitazioni trasferite dal box a terra, sono nulle.
Non avendo mai provato la configurazione, mi chiedevo quanto fosse teoria e quanto effettivo.

fab0 ha scritto:In pura teoria le sollecitazioni trasferite dal box a terra, sono nulle.
Non avendo mai provato la configurazione, mi chiedevo quanto fosse teoria e quanto effettivo.

in teoria, se il cabinet fosse infinitamente rigido...
In realtà le sollecitazioni non vengono solo dagli altoparlanti ma anche dalle compressioni e rarefazioni dell'aria al suo interno che sollecitano la struttura in tutte le direzioni.
Se ci fossero solo le sollecitazioni del woofer (che sono parallele al pavimento) non ci sarebbe comunque nulla da trasmettere (al pavimento) anche se il woofer fosse uno solo.

questi diffusori Vivid
https://www.vividaudio.com/images/docs/ ... ov2009.pdf
hanno due woofer davanti e due dietro collegati tra loro con dei perni di metallo (e li tirano l'un l'altro).
Questo sistema riduce effettivamente le vibrazioni dei pannelli.

Circa il trasduttori contrapposti anche la serie db dei sub b&w è ragionata in quella maniera, forse senza barra di accoppiamento tra i woofer

Circa le punte/piedi notavo che nei diffusori in wall, Genelec suggerisce di posizionare dei piedi disaccoppianti con con f di risonanza 2-8Hz e di realizzare una struttura (muraria o lignea) con sufficiente massa e rigidità.