Ultimo Cd di ROGER WATERS (recensione)
Inviato: 09/06/2017, 8:52
POSTO IN QUESTA SEZIONE, PERCHE' L' ASPETTO TECNICO, DRAMMATICO, E' RILEVANTE.
(recensione)
ROGER WATERS: IS THIS LIFE WE REALLY WANT?
La prima cosa, e la più importante, da dire su questo disco è che si tratta di un lavoro totalmente inutile da un punto di vista squisitamente artistico.
Significa che sto dicendo che è un brutto disco? No, significa che sto dicendo che ogni brano qui presente è di fatto già stato scritto e suonato, con minime differenze, da Waters, nel suo passato. Intendo dire che questo è un disco fatto con il Lego... E' un puzzle di frammenti VIRTUALMENTE copia-incollati dalle varie produzioni Waters e Pink Floyd a partire da Wish You Were Here, da cui ad esempio nel brano Picture That riprende nell'essenza Welcome To The Machine. Ma veramente i riff di chitarra, le chitarre acustiche, la voce in tutto il disco ricalcano con stanca ripetitività quanto già sentito in The Final Cut - soprattutto, ma anche Amused to Death o Animals, per tacer di The Wall, sono saccheggiati per bene.
Uno dice: OK, ma i giovani non lo conoscono... Balle: i giovani viaggiano su spotify e su tutti i siti di streaming possibili molto più dei vecchi e non hanno alcun problema a sentire oggi i capolavori di ieri...
Allora cosa spinge un artista con il passato di Waters in un'avventura artisticamente fallimentare come questa? Certamente non i soldi (o almeno non credo...): io vedo piuttosto da una parte l'ansia di sentirsi ancora vivo e dall'altra la possibilità di utilizzare il mezzo-disco per propagandare le sue idee politiche, che peraltro io trovo assolutamente incoerenti con il suo status sociale ed economico... Ecco, diciamo che se lui devolvesse TUTTO l'incasso lordo di questo progetto in beneficenza per i poveri del mondo (a scelta, non c'è che l'imbarazzo della scelta...), FORSE... potrei comprendere il senso dell'operazione. Ma al momento non mi risulta...
Il giudizio artistico è per forza di cose "Inclassificabile", il classico N.C.
Ma parliamo invece dell'aspetto tecnico di registrazione, missaggio e mastering. E divido il giudizio in tre parti, perché di queste tre fasi è composto un prodotto discografico e regolarmente, dal "semplice" audiofilo (...e passi...) al giornalista professionista (e qui "non passi"...) si tende a generalizzare un giudizio finale il più delle volte inappropriato e poco chiaro.
Partendo però proprio dal risultato finale all'ascolto, ovvero da ciò che si sente facendo girare il disco CD nel lettore, devo dire che il suono che ne esce mi fa sinceramente schifo.
Da cosa dipende questo giudizio tanto netto, quanto negativo? Dipende dalla terza fase di produzione, ovvero dalla masterizzazione. Infatti per la mia non poca e non casuale esperienza in materia, ravviso una ECCELLENTE registrazione nativa (e sarebbe molto grave se così non fosse), un missaggio che naturalmente NON rispetta minimamente una coerenza "di palco", ma come da tradizione Waters e PF vuole ricreare un mondo sensoriale assolutamente specifico e... "creativo": ci riesce perfettamente e quindi va bene così. Ora, questa registrazione e soprattutto questo missaggio, per essere valorizzati e per centrare l'obiettivo creativo voluto in sede artistica, devono - dovrebbero - poter sfruttare una dinamica pressoché illimitata. Infatti come ben sanno gli appassionati di Waters e Pink Floyd, la trama musicale si mescola con una serie di "eventi sonori" terzi alla musica (dialoghi spezzettati, rumori ambientali, esplosioni improvvise, etc.etc.) che per essere apprezzati necessitano che la grande escursione dinamica nativa sia mantenuta intatta. Così come la voce di Waters che passa da pianissimi sussurrati a vere e proprie urla strazianti. Ed infine la batteria, che pure passa da minimi appoggi a bassissimo livello ad aperture fragorose. Ebbene, una masterizzazione allineata alle attuali mode che portano a normalizzare a - 0.01 dB, ovvero ad appiattire verso l'alto tutti i suoni, facendo suonare tutto indiscriminatamente "forte", letteralmente uccide e trasfigura le scelte artistiche, rendendo di fatto inascoltabile il disco. Oltretutto ho caricato i file sul mio programma di editing professionale Magix Sequoia ed ho proprio "visto" come i picchi siano drammaticamente mutilati: questo implica che non solo tutto suona forte, ma molti dei famosi rumori ambientali, tutte le esplosioni, alla fine distorcano proprio.
La cosa più triste che devo ancora una volta sottolineare è che questo non è un errore, non è una mancanza di competenza, ma una precisa scelta strategica che se può avere senso per Rovazzi o per l'ultima sgallettata uscita dal talent di turno, NON ha alcun senso quando in una registrazione entra musica vera.
Voti finali, in breve:
Musicale: N.C.
Registrazione: 9/10
Missaggio: 8/10
Masterizzazione: 2/10
(recensione)
ROGER WATERS: IS THIS LIFE WE REALLY WANT?
La prima cosa, e la più importante, da dire su questo disco è che si tratta di un lavoro totalmente inutile da un punto di vista squisitamente artistico.
Significa che sto dicendo che è un brutto disco? No, significa che sto dicendo che ogni brano qui presente è di fatto già stato scritto e suonato, con minime differenze, da Waters, nel suo passato. Intendo dire che questo è un disco fatto con il Lego... E' un puzzle di frammenti VIRTUALMENTE copia-incollati dalle varie produzioni Waters e Pink Floyd a partire da Wish You Were Here, da cui ad esempio nel brano Picture That riprende nell'essenza Welcome To The Machine. Ma veramente i riff di chitarra, le chitarre acustiche, la voce in tutto il disco ricalcano con stanca ripetitività quanto già sentito in The Final Cut - soprattutto, ma anche Amused to Death o Animals, per tacer di The Wall, sono saccheggiati per bene.
Uno dice: OK, ma i giovani non lo conoscono... Balle: i giovani viaggiano su spotify e su tutti i siti di streaming possibili molto più dei vecchi e non hanno alcun problema a sentire oggi i capolavori di ieri...
Allora cosa spinge un artista con il passato di Waters in un'avventura artisticamente fallimentare come questa? Certamente non i soldi (o almeno non credo...): io vedo piuttosto da una parte l'ansia di sentirsi ancora vivo e dall'altra la possibilità di utilizzare il mezzo-disco per propagandare le sue idee politiche, che peraltro io trovo assolutamente incoerenti con il suo status sociale ed economico... Ecco, diciamo che se lui devolvesse TUTTO l'incasso lordo di questo progetto in beneficenza per i poveri del mondo (a scelta, non c'è che l'imbarazzo della scelta...), FORSE... potrei comprendere il senso dell'operazione. Ma al momento non mi risulta...
Il giudizio artistico è per forza di cose "Inclassificabile", il classico N.C.
Ma parliamo invece dell'aspetto tecnico di registrazione, missaggio e mastering. E divido il giudizio in tre parti, perché di queste tre fasi è composto un prodotto discografico e regolarmente, dal "semplice" audiofilo (...e passi...) al giornalista professionista (e qui "non passi"...) si tende a generalizzare un giudizio finale il più delle volte inappropriato e poco chiaro.
Partendo però proprio dal risultato finale all'ascolto, ovvero da ciò che si sente facendo girare il disco CD nel lettore, devo dire che il suono che ne esce mi fa sinceramente schifo.
Da cosa dipende questo giudizio tanto netto, quanto negativo? Dipende dalla terza fase di produzione, ovvero dalla masterizzazione. Infatti per la mia non poca e non casuale esperienza in materia, ravviso una ECCELLENTE registrazione nativa (e sarebbe molto grave se così non fosse), un missaggio che naturalmente NON rispetta minimamente una coerenza "di palco", ma come da tradizione Waters e PF vuole ricreare un mondo sensoriale assolutamente specifico e... "creativo": ci riesce perfettamente e quindi va bene così. Ora, questa registrazione e soprattutto questo missaggio, per essere valorizzati e per centrare l'obiettivo creativo voluto in sede artistica, devono - dovrebbero - poter sfruttare una dinamica pressoché illimitata. Infatti come ben sanno gli appassionati di Waters e Pink Floyd, la trama musicale si mescola con una serie di "eventi sonori" terzi alla musica (dialoghi spezzettati, rumori ambientali, esplosioni improvvise, etc.etc.) che per essere apprezzati necessitano che la grande escursione dinamica nativa sia mantenuta intatta. Così come la voce di Waters che passa da pianissimi sussurrati a vere e proprie urla strazianti. Ed infine la batteria, che pure passa da minimi appoggi a bassissimo livello ad aperture fragorose. Ebbene, una masterizzazione allineata alle attuali mode che portano a normalizzare a - 0.01 dB, ovvero ad appiattire verso l'alto tutti i suoni, facendo suonare tutto indiscriminatamente "forte", letteralmente uccide e trasfigura le scelte artistiche, rendendo di fatto inascoltabile il disco. Oltretutto ho caricato i file sul mio programma di editing professionale Magix Sequoia ed ho proprio "visto" come i picchi siano drammaticamente mutilati: questo implica che non solo tutto suona forte, ma molti dei famosi rumori ambientali, tutte le esplosioni, alla fine distorcano proprio.
La cosa più triste che devo ancora una volta sottolineare è che questo non è un errore, non è una mancanza di competenza, ma una precisa scelta strategica che se può avere senso per Rovazzi o per l'ultima sgallettata uscita dal talent di turno, NON ha alcun senso quando in una registrazione entra musica vera.
Voti finali, in breve:
Musicale: N.C.
Registrazione: 9/10
Missaggio: 8/10
Masterizzazione: 2/10