Pagina 1 di 2

"Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita"

Inviato: 16/07/2017, 15:15
da MarioBon
Immagine

Questo libro tratta della nostra percezione del tempo e, nel farlo, descrive il processo di memorizzazione, le cause dello stress, ecc.
Tra le altre cosa parla anche dell'udito.

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 18/07/2017, 13:12
da Zapuan
Io ho appena finito la prima passata di "L'ordine del Tempo, di Carlo Rovelli"

https://www.amazon.it/gp/product/B0727R ... UTF8&psc=1

estremamente interessante...

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 19/07/2017, 13:15
da MarioBon
Quando si parla del tempo viene spesso citato Newton.
I meriti di Newton sono innegabili ma la sua fama è stata "spinta" dagli inglesi per motivi politici perché, in quegli anni, la Scienza tedesca era all'avanguardia. La storia ricorda, per esempio, la rivalità tra Newton e Leibniz. Ancora oggi il calcolo differenziale si studia con il formalismo introdotto da Leibniz (non con quello di Newton) e, sulla concezione del tempo, oggi riconosciamo che Leibniz era più vicino al giusto di Newton.

Buona parte dei meriti di Newton devono essere ricondotti a Galileo ed ad Archimede, che lo hanno preceduto, ed al suo contemporaneo Hooke (al quale sottrasse l'espressione della forza di attrazione tra due masse). Hooke, purtroppo, non era un aristocratico. Keplero, Galileo e Newton studiarono profondamente Archimede. Archimede introdusse il concetto di densità ed era ad un passo dal definire la massa che venne poi definito da Newton nel Secondo Principio. Il Primo Principio è di Galileo.
Archimede fu ucciso da un soldato romano agli ordini del generale Marcello che aveva ordinato di prendere Archimede vivo. La tomba di Archimede fu cercata e trovata da Cicerone.

Per quanto riguarda il tempo è stato Galileo Galilei, e non Newton, ad utilizzare, per primo, il tempo come variabile indipendente. Newton studiò anche l'opera di Galilei che venne "esportata" clandestinamente in Olanda e subito tradotta in più lingue.
Se Newton è stato un grande allora Archimede e Galileo sono stati, a dir poco, "enormi".

per la serie "date a Cesare quel che è di Cesare"....

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 19/07/2017, 22:42
da Alessandro Cioni
e io che credevo che Newton fosse un genio!

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 20/07/2017, 13:06
da MarioBon
Si può dire tranquillamente che Newton è stato un genio.
Bisogna tenere conto chela differenza tra noi italiani e gli altri, al di là dei meriti indiscussi, sta nel fatto che gli altri sono molto più bravi ad autopromuoversi mentre noi tendiamo a sottovalutarci. Insomma la solita esterofilia.

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 21/07/2017, 14:05
da Marc1
Beh, anche Galilei sembra che potè attingere parecchio a testi, oggi perduti, di Archimede e altri ellenisti precedenti, grazie alle sue buone amicizie fiorentine ai lincei.
Lo stesso Archimede probabilmente essendo più tardo (temporalmente parlando) dei vari Erone ecc avrebbe preso molto da questi...
Insomma anche nella scienza a quanto pare nulla si crea e nulla si distrugge!
Per chi fosse interessato all'argomento consiglio una ottima lettura adesso che arriva l'estate, Lucio Russo - La rivoluzione dimenticata: il pensiero scientifico greco e la scienza moderna.

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 21/07/2017, 14:18
da MarioBon
Marc1 ha scritto:Beh, anche Galilei sembra che potè attingere parecchio a testi, oggi perduti, di Archimede e altri ellenisti precedenti, grazie alle sue buone amicizie fiorentine ai lincei.
Lo stesso Archimede probabilmente essendo più tardo (temporalmente parlando) dei vari Erone ecc avrebbe preso molto da questi...
Insomma anche nella scienza a quanto pare nulla si crea e nulla si distrugge!
Per chi fosse interessato all'argomento consiglio una ottima lettura adesso che arriva l'estate, Lucio Russo - La rivoluzione dimenticata: il pensiero scientifico greco e la scienza moderna.
Forse Galileo lesse il libro di Archimede sul "metodo meccanico" (andato perduto, ritrovato nel 1906, riperduto e ritrovato). http://matematica.unibocconi.it/articol ... -archimede
Archimede prese da Eudosso di Cnido il metodo di esaustione che utilizzò per calcolare il p-greco (trovò 3.14). Il metodo di esaustione precorre il calcolo differenziale.
Per quanto riguarda il libro di Russo (che ho letto) è sicuramente molto interessante la parte storica ed anedottica. Ho delle serie riserve sulla definizione di scienza (che trovo ottocentesca) e su certe "forzature" a sostegno della sua tesi (tutto è stato "inventato" nel corso del III secolo a.C.).
Gli ho anche scritto ma diciamo che non ha preso bene le mie critiche.

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 22/07/2017, 8:57
da Marc1
Sì in effetti sulla robotica nel IV secolo avevo dei dubbi anch'io...

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 29/07/2017, 15:17
da MarioBon
Zapuan ha scritto:Io ho appena finito la prima passata di "L'ordine del Tempo, di Carlo Rovelli"

https://www.amazon.it/gp/product/B0727R ... UTF8&psc=1

estremamente interessante...
Me lo ha appena regalato mia moglie quindi lo leggerò durante le ferie. Al momento gli ho dato una scorsa (ho cercato Newton nell'indice analitico)... è stato Galileo Galilei a introdurre il tempo come variabile indipendente, e sempre Galileo ha definito l'accelerazione. Newton ha seguito Galileo. Il tempo, in Fisica Classica, è la variabile indipendente.
In sostanza in Fisica Classica non ci si pongono domande sulla natura del tempo ma, visto che i valori li attribuiamo noi a nostro piacimento, non ha tanto senso definire un "tempo assoluto". Più che altro è inutile.
Nell'ambito della Relatività il tempo non è una variabile indipendente e non è assoluto (ma "scorre" ad un ritmo che dipende dalla velocità e dalla massa).

Re: Il tempo, la sostanza di cui è fatta la vita

Inviato: 30/07/2017, 11:46
da iano
La scienza, anche quando non c'era la comunicazione di massa, è stata sempre una impresa collettiva.
Viene più facile raccontarne la storia individuando qualche genio qua e là e trascurandone tanti altri, che essendo perlopiù defunti, non avranno da rallegrarsene né dolersene.
Sono d'accordo però, da siracusano, che Archimede svetta su tutti. :D