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Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 13:46
da MarioBon
nella mia esperienza una buona registrazione fa suonare meglio anche un impianto non stratosferico. Certo un minimo di qualità è necessaria.
Di primo acchito stavo per scrivere che una buona registrazione fa suonare meglio anche un citofono...ma è una esagerazione.
Potendo è meglio scegliere la registrazione migliore: gli impianti cambiano...file, CD, LP restano.

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 14:13
da SM63
Vero pure il contrario, il più delle volte si fa di tutto per rendere accettabile una pessima registrazione, questo a mio avviso non fa altro che abbassare l'asticella.

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 14:44
da sibry
SM63 ha scritto:
MarioBon ha scritto:nella mia esperienza una buona registrazione fa suonare meglio anche un impianto non stratosferico. Certo un minimo di qualità è necessaria.
Di primo acchito stavo per scrivere che una buona registrazione fa suonare meglio anche un citofono...ma è una esagerazione.
Potendo è meglio scegliere la registrazione migliore: gli impianti cambiano...file, CD, LP restano.
Vero pure il contrario ,piu' delle volte si fa di tutto per rendere accettabile una pessima registrazione ,questo a mio avviso non fa altre che abbassare l'asticella .
si. certo... si acquistano elettroniche migliori, diffusori più costosi, cavi dal costo di un utilitaria...
ma ha ragione Mario... si deve scegliere, laddove fosse possibile, la versione migliore, per il nostro software.
Ovviamente... ciò non toglie che mi godo come un riccio, quando ascolto le registrazioni di Bix (anche sono registrazioni di ormai un secolo fa, o quasi...)

Di contro: se il disco è "cattivo" lo si ascolterà più volentieri in macchina o con un impianto di qualità "discuttibile"...

un esempio?
a me piacciono gli Slade, mitico gruppo Glam Rock che tanto furore fece negli anni 1970/1980. (a propò... lo sapevate che è tuttora uno dei gruppi che hanno venduto più dischi?)

beh, poco fa ho acquistato così, perchè ne avevo voglia, il CD "Slade in Flame, con tanto di DVD del loro famoso film)
per me, restano belle canzoni, anche dopo qualche decennio li ascolto ancora volentieri.
In macchina... abbastanza valido, quel CD... ma a casa... NON PUOI ALZARE IL VOLUME DELL'AMPLI... FA VENIRE IL MAL DI TESTA, musica talmente compressa che è una vergogna!!! ... e quindi... li ascolterò in macchina, ogni tanto, perchè non mi va di fare un DOWNGRADE DELL'IMPIANTO... :D

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 14:49
da MarcelloDalmazia
Sapete perchè ho posto questa domanda..? Perché riallacciandomi alle ottime spiegazioni fatte da Marco Cicogna, quando suona una Tromba o in generale uno strumento Metallico a fiato, quasi sempre per le pressioni che esercita, risulta un po "metallico" e fastidioso. Quando si battono i Piatti in maniera energica, succede la stessa e identica cosa. L'Audiofilo medio, se non la quasi totalità, reputa un Impianto poco Raffinato o Trapanante quando gli strumenti sopra citati, GIUSTAMENTE ridanno questo effetto. Mi è capitato di sentire in mezzo al pubblico che assisteva alla dimostrazione di Marco Cicogna, il confabulare di alcuni Audiofili che lamentavano questo aspetto come fosse un difetto dell'Impianto. Ripensando a quanto invece sosteneva il BRAVO Alessandro Cioni, ascoltando le Diva, ritenendole per certi aspetti più fedeli al messaggio riprodotto, proprio in funzione di questi aspetti, la domanda su cosa intende un Audiofilo per RAFFINATO, mi è sorta spontanea.

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 17:14
da MarioBon
In effetti l'intervento di Cicogna aveva lo scopo di mostrare i modi diversi di restituire il suono. Così ha fatto sentire, per esempio, il pianoforte come si sente da vicino o da più lontano, ecc.. Non c'è dubbio che alcuni strumenti, da vicino, risultano "aggressivi".
Probabilmente, tra il pubblico qualcuno ha badato più alla musica che alle parole di Marco.

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 17:55
da LLLLeonardo
MarcelloDalmazia ha scritto:Mi dite in cosa consiste la Raffinatezza..?
Negli zeri del prezzo di listino.

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 20:13
da TomCapraro
Secondo il mio parere, per poter/saper riconoscere la raffinatezza di una riproduzione (quindi apparecchi+registrazione) anche l'ascoltatore dovrà possedere capacità raffinate.
Conosco un sacco di gente (spocchiosa) che scambierebbe una tromba con un clarinetto...eppure stanno li a pontificare, a denigrare, e ad autoincensare le proprie "capacità".
Mi fanno rabbia, o meglio, mi facevano rabbia visto che ho chiuso felicemente tutti i rapporti di interlocuzione.
Dunque, fortunatamente conosco anche gente capace di "leggere" le prestazioni di un impianto.
Ahimè, si contano sul palmo di una mano perchè l'osservazione diventa anche reciproca, nel senso che, oltre all'impianto, si controlla a vicenda la capacità dell'ascoltatore.

Lasciando perdere il lato umano e le relative capacità di osservazione, se dovessimo parlare di
valori tecnici, Mario ha stilato una lista con cui mi trovo pienamente d'accordo.

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 20:41
da Flavio
TomCapraro ha scritto: Conosco un sacco di gente (spocchiosa) che scambierebbe una tromba con un clarinetto...
Beh, dipende... io certamente scambierei questa tromba:
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_ ... 02240.html
con questo clarinetto:
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_ ... 32932.html

:D Flavio

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 22/11/2017, 20:46
da TomCapraro
Flavio ha scritto:
TomCapraro ha scritto: Conosco un sacco di gente (spocchiosa) che scambierebbe una tromba con un clarinetto...
Beh, dipende... io certamente scambierei questa tromba:
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_ ... 02240.html
con questo clarinetto:
https://www.mercatinomusicale.com/mm/a_ ... 32932.html

:D Flavio

:D :D già...

Re: RAFFINATEZZA DI UN IMPIANTO

Inviato: 23/11/2017, 17:31
da MarcelloDalmazia
MarioBon ha scritto:In effetti l'intervento di Cicogna aveva lo scopo di mostrare i modi diversi di restituire il suono. Così ha fatto sentire, per esempio, il pianoforte come si sente da vicino o da più lontano, ecc.. Non c'è dubbio che alcuni strumenti, da vicino, risultano "aggressivi".
Probabilmente, tra il pubblico qualcuno ha badato più alla musica che alle parole di Marco.
Ma neanche tanto, è il brutto vizio dell'audiofilo medio che pensa di sapere tutto invece di saper Ascoltare e soprattutto IMPARARE a discernere...siamo una razza difficile da trattare.