vorrebbe dire perdere circa il 3%. Potrebbe essere.Alessandro Cioni ha scritto:2,9% ti sembra un valore realistico?
Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
collegati in serie o in parallelo?
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
è indifferente.
Al rendimento interessa solo l’energia che esce rispetto a quella che entra.
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
Allora prendiamo un altoparlante da 8 ohm di diametro di 7". Colleghiamo un generatore da 2.83 Vrms a 100 Hz. Otteniamo 0.01 Watt acustici.
Adesso colleghiamo due di questi altoparlanti in serie e alimentiamo sempre con 2.83 Vrms a 100 Hz. Otteniamo ancora 0.01 Watt solo che l'impedenza è raddoppiata. Quindi entra la metà della potenza elettrica ma esce la stessa potenza acustica. Il rendimento pare doppio...
Colleghiamo gli stessi altoparlanti in parallelo: otteniamo 0.02 Watt acustici a fronte di 2 watt elettrici (la corrente assorbita è raddoppiata, 'impedenza è dimezzata). In questo caso il rendimento con uno o due altoparlanti in parallelo non è cambiato...
La questione si complica.
Adesso colleghiamo due di questi altoparlanti in serie e alimentiamo sempre con 2.83 Vrms a 100 Hz. Otteniamo ancora 0.01 Watt solo che l'impedenza è raddoppiata. Quindi entra la metà della potenza elettrica ma esce la stessa potenza acustica. Il rendimento pare doppio...
Colleghiamo gli stessi altoparlanti in parallelo: otteniamo 0.02 Watt acustici a fronte di 2 watt elettrici (la corrente assorbita è raddoppiata, 'impedenza è dimezzata). In questo caso il rendimento con uno o due altoparlanti in parallelo non è cambiato...
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
I tuoi calcoli non sono esatti. Nel caso del collegamento in parallelo otterremmo 0,04 Watt acustici a fronte di 2 Watt elettrici, quindi il rendimento sarebbe anche in questo caso raddoppiato.
Serie o parallelo cambia solo il modo di far lavorare il generatore, ma ai fini del rendimento è indifferente.
Il punto però non è questo.
Il punto è che in questo caso 1+1 non può fare 2, ma necessariamente qualcosa in meno.
Se facesse 2 potrei usare 100 altoparlanti (se vuoi tutti in serie) e otterrei il moto perpetuo.
Con 101 altoparlanti potrei iniziare a pensare ad una “propulsione a trasduzione” che mi porterebbe a viaggiare nel tempo.
Ma allora 1+1 quanto fa?
Analogamente al ciclo di Carnot, esiste un rendimento limite che non è possibile oltrepassare?
Serie o parallelo cambia solo il modo di far lavorare il generatore, ma ai fini del rendimento è indifferente.
Il punto però non è questo.
Il punto è che in questo caso 1+1 non può fare 2, ma necessariamente qualcosa in meno.
Se facesse 2 potrei usare 100 altoparlanti (se vuoi tutti in serie) e otterrei il moto perpetuo.
Con 101 altoparlanti potrei iniziare a pensare ad una “propulsione a trasduzione” che mi porterebbe a viaggiare nel tempo.
Ma allora 1+1 quanto fa?
Analogamente al ciclo di Carnot, esiste un rendimento limite che non è possibile oltrepassare?
Ultima modifica di Alessandro Cioni il 06/12/2017, 18:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
1 ap da solo - 1 impedenza - 1 potenza elettrica - 1 superficie radiante -1 potenza acustica - 1 rendimento
2 ap da in serie - 2 impedenza - 0.5 potenza elettrica - 2 superficie radiante - 1 potenza acustica - 2 rendimento
2 ap da in parallelo - 0.5 impedenza - 2 potenza elettrica - 2 superficie radiante - 4 potenza acustica - 2 rendimento
Potrebbe esserci qualche differenza per via del fatto che i sistemi elettrici in genere sono più efficienti con alta tensione e bassa corrente.
2 ap da in serie - 2 impedenza - 0.5 potenza elettrica - 2 superficie radiante - 1 potenza acustica - 2 rendimento
2 ap da in parallelo - 0.5 impedenza - 2 potenza elettrica - 2 superficie radiante - 4 potenza acustica - 2 rendimento
Potrebbe esserci qualche differenza per via del fatto che i sistemi elettrici in genere sono più efficienti con alta tensione e bassa corrente.
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
Questo è quello che ci hanno insegnato e siamo tutti d'accordo.fab0 ha scritto:1 ap da solo - 1 impedenza - 1 potenza elettrica - 1 superficie radiante -1 potenza acustica - 1 rendimento
2 ap da in serie - 2 impedenza - 0.5 potenza elettrica - 2 superficie radiante - 1 potenza acustica - 2 rendimento
2 ap da in parallelo - 0.5 impedenza - 2 potenza elettrica - 2 superficie radiante - 4 potenza acustica - 2 rendimento
Potrebbe esserci qualche differenza per via del fatto che i sistemi elettrici in genere sono più efficienti con alta tensione e bassa corrente.
Quindi se prendo 4 ap (2 serie x 2 parallelo) ottengo un rendimento moltiplicato 4.
Se faccio un 4 serie x 4 parallelo ottengo un fattore moltiplicativo di 16, con 6x6 ottengo 36 e con 10x10 ottengo 100...
E' ovvio che qualcosa ci sfugge.
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
Ad esempio ci sfugge l'efficacia. Rispetto all'ingombro ed al costo.
"Capacità di produrre pienamente l’effetto voluto, e l’ottenimento stesso dell’effetto" (Treccani)
Di solito, sia aumenta il numero di altoparlanti al minimo necessario per raggiungere un obiettivo.
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
Non stiamo discutendo su quanti altoparlanti è opportuno utilizzare, ma sul fatto che usando 100 ap da 1% ciascuno non possiamo arrivare al rendimento del 100%.
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Re: Una domanda sul rendimento degli altoparlanti
Iil calcolo del rendimento degli altoparlanti, in letteratura, viene affrontato utilizzando delle espressioni che contenono molte semplificazioni.
Per esempio si deve considerare che, aumentando il numero di altoparlanti, l'impedenza di radiazione cambia ed il sistema diventa sempre più direttivo (a causa dell'interferenza).
In generale il rendimento dell'altoparlante è il prodotto di due rendimenti (trasformazione da elettrico a meccanico e da meccanico ad acustico). Per semplicità si possono considerare separatamente.
Rendimento meccanico
contiene il temine Zes/(Ze+Zes) ed è sempre minore di 1 (dove Ze+Zes=Ztot è l'impedenza elettrica dell'altoparlante equivalente).
Rendimento acustico
dipende dal rapporto tra l'impedenza di radiazione e l'impedenza meccanica dell'altoparlante equivalente che è sempre minore di 1 (almeno fino a quando non di faranno gli apparati mobili leggeri come l'aria).
Il prodotto dei rendimenti è ancor più minore di 1. Quindi non c'è modo ingannare il secondo principio della termodinamica aumentando il numero degli altoparlanti (comunque vengano connessi tra loro). Questo dovrebbe tagliare la testa al toro.
Quando si usano più altoparlanti uguali nello stesso range di frequenza è utile usare l'altoparlante equivalente che è l'altoparlante (singolo) che ha i parametri di Small equivalenti all'insieme degli altoparlanti impiegati.
Il concetto di altoparlante equivalente richiede che gli altoparlanti siano sistemati uno vicino all'altro in modo che sia possibile calcolare l'impedenza di radiazione senza tenere conto del mutuo accoppiamento. Quindi per altoparlanti montati in colonna, per esempio, non funziona tanto bene (se non a frequenze "basse").
Per esempio si deve considerare che, aumentando il numero di altoparlanti, l'impedenza di radiazione cambia ed il sistema diventa sempre più direttivo (a causa dell'interferenza).
In generale il rendimento dell'altoparlante è il prodotto di due rendimenti (trasformazione da elettrico a meccanico e da meccanico ad acustico). Per semplicità si possono considerare separatamente.
Rendimento meccanico
contiene il temine Zes/(Ze+Zes) ed è sempre minore di 1 (dove Ze+Zes=Ztot è l'impedenza elettrica dell'altoparlante equivalente).
Rendimento acustico
dipende dal rapporto tra l'impedenza di radiazione e l'impedenza meccanica dell'altoparlante equivalente che è sempre minore di 1 (almeno fino a quando non di faranno gli apparati mobili leggeri come l'aria).
Il prodotto dei rendimenti è ancor più minore di 1. Quindi non c'è modo ingannare il secondo principio della termodinamica aumentando il numero degli altoparlanti (comunque vengano connessi tra loro). Questo dovrebbe tagliare la testa al toro.
Quando si usano più altoparlanti uguali nello stesso range di frequenza è utile usare l'altoparlante equivalente che è l'altoparlante (singolo) che ha i parametri di Small equivalenti all'insieme degli altoparlanti impiegati.
Il concetto di altoparlante equivalente richiede che gli altoparlanti siano sistemati uno vicino all'altro in modo che sia possibile calcolare l'impedenza di radiazione senza tenere conto del mutuo accoppiamento. Quindi per altoparlanti montati in colonna, per esempio, non funziona tanto bene (se non a frequenze "basse").
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