Funzionamento amplificatore classe AB

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(per i cavi c'è una sezione dedicata)
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organist
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Funzionamento amplificatore classe AB

#1 Messaggio da organist »

Buondi a tutti.
Avrei una domanda: negli amplificatori classe AB, se non ho capito male, il funzionamento è in classe A per i primi pochi watt, per poi commutare in AB superata una certa soglia.
Il passaggio da A ad AB avviene in maniera "graduale" oppure totale?
Mi spiego meglio: supponiamo che i primi 3 watt siano in classe A. Se io faccio erogare appena poco piu all'amplificatore, tipo 3.2watt, significa che sta lavorando per un (diciamo) 90% in classs A e rimanente in classe AB, oppure commuta direttamente in classe AB "totale"?
Grazie
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MarioBon
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Re: Funzionamento amplificatore classe AB

#2 Messaggio da MarioBon »

Nella classe B c'è (per semplificare) un transistor dedicato alla parte positiva del segnale e uno dedicato alla porzione negativa. Dato che il segnale transita sempre tra il positivo ed il negativo uno dei due transistor è acceso mentre l'altro è spento. Questo genera la distorsione di incrocio (nel senso che nell'intorno dello zero i transistor sono spenti tutte e due).
Nella classe AB i due transistor sono entrambe accesi (inconduzione) in una zona più o meno ampia dell'intorno dello zero (funzionamento in classe A) e questo elimina la distorsione di incrocio.

Quando si supera la soglia di funzionamento in classe A uno dei due dispositivi si spegne (e per spegnersi impiega una maciata di nano secondi, per riaccendersi un po' di più).
Questo introduce una irregolarità che viene corretta dalla controreazione negativa (che nella classe AB serve).

Nella Classe A i dispositivi di uscita sono sempre accesi (e scaldano) però non c'è alcuna irregolarità causata dall'eccensione e spegnimento dei dispositivi di uscita.
Nella Classe A dinamica usata da Unison (inventata dal Prof. Rossetto) un meccanismo impedisce ai transistor di spegersi in modo da eliminare la transizione spento-acceso che è la più lunga).

Nelle registrazioni migliori il segnale rimane per la maggior parte del tempo entro il 3% della massima modulazione. Detto in altre parole, con un ampli da 100 Watt su 8 ohm la massima tensione di uscita è di 40 Volt di picco. Il 3% corrisponde a 1.2 Volt (di picco) che, su 8 ohm, corrisponde alla potenza di 0.09 Watt (e infatti basta polarizzare i dispositivi finali con 150-200 mA). Ne segue che, quando si parla di un Watt in classe A, la maggior parte del segnale di una buona registrazione (con fattore di cresta maggiore di 5) viene riprodotta in classe A.

Questo ragionamento teorico vale per un carico ideale puramente resistivo di 8 ohm. Nella realtà bisogna fare i conti con il carico effettivo degli altoparlanti.

Visto tutto ciò, quando si valutala distorsione di un amplificatore è più importante la distorsione a bassa potenza che quella alla potenza massima (che porta disorsione di forma tollerabile). In particolare la situazioene migliore si ha quando la distorsione cresce con il crescere del segnale (tipico degli ampli a valvole).
Mario Bon http://www.mariobon.com
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