Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

ponete qui le vostre domande
(per i cavi c'è una sezione dedicata)
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Ligo
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#11 Messaggio da Ligo »

Sono intervenuto anche io in quella discussione, la seconda volta che scrivo da quando ho deciso che non era più utile partecipare a quel forum.
Vedo che ci sono diversi nuovi utenti molto più smaliziati, secondo me tira un'aria nuova.
Ben venga la possibilità per tutti di fare delle misure, non vedo lati negativi in questo, anzi, credo che possa servire a far capire a molti il perché ascoltano ciò che ascoltano.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.

Ciao. Fabio
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LLLLeonardo
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#12 Messaggio da LLLLeonardo »

il Carletto ha scritto:Sto seguendo anche io quell’esilarante thread, al quale non posso rispondere in quanto temporaneamente sospeso, proprio per aver cercato (inutilmente) di non lasciar campo totalmente libero ai cialtroni sacerdoti del Culto del Grande Orecchio (per non parlare del Culto del Grande Portafoglio).
...
Sono un inguaribile curioso, dove sarebbe codesta discussione?
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TomCapraro
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#13 Messaggio da TomCapraro »

il Carletto ha scritto:Sto seguendo anche io quell’esilarante thread, al quale non posso rispondere in quanto temporaneamente sospeso, proprio per aver cercato (inutilmente) di non lasciar campo totalmente libero ai cialtroni sacerdoti del Culto del Grande Orecchio (per non parlare del Culto del Grande Portafoglio).
È condivisibile l’analisi di Faber. Una sorta di inconscia ribellione al potere della scienza, ovviamente da parte di chi la scienza non la conosce. Mi sento sopraffatto, per cui nego.
Ma soprattutto con una % di ignoranza che sfocia nel ridicolo.
Adesso si propina anche la "mancanza di possibilità di valutare il timbro". (come se la distribuzione energetica dello spettro sonoro armonico non fosse misurabile, la relativa fase e, in sostanza, studiandone/valutandone l'inviluppo.)

Ho l'impressione che -per questi- se un segnale avesse il medesimo spettro, il medesimo inviluppo e con la medesima distorsione...si otterrebbero "suoni udibilmente diversi". :D
saluti, Tom
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TomCapraro
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#14 Messaggio da TomCapraro »

...e poi...
Esiste la parte relativa allo spettro "armonico" contenuto nella registrazione (perfettamente valutabile)

Esiste la parte relativa allo spettro "pseudo-armonico" generato dalle distorsioni (perfettamente valutabile anche quello)
saluti, Tom
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AntoninoLeone
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#15 Messaggio da AntoninoLeone »

TomCapraro ha scritto:...e poi...
Esiste la parte relativa allo spettro "armonico" contenuto nella registrazione (perfettamente valutabile)

Esiste la parte relativa allo spettro "pseudo-armonico" generato dalle distorsioni (perfettamente valutabile anche quello)
Buongiorno Tom sto seguendo con interesse
Quando ne hai voglia ti prego di approfondire il discorso delle distorsioni e quanto incidono sulla resa timbrica
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TomCapraro
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#16 Messaggio da TomCapraro »

AntoninoLeone ha scritto:
Buongiorno Tom sto seguendo con interesse
Quando ne hai voglia ti prego di approfondire il discorso delle distorsioni e quanto incidono sulla resa timbrica
Le distorsioni, a seconda della loro ampiezza e della relativa "posizione" in cui ricadono, possono alterare la timbrica.
L'energia dello spettro armonico che si estende oltre l'attacco della fondamentale produce una fase di decadimento, di mantenimento, e infine di rilascio.
La distorsione armonica può alterare la percezione del timbro in quanto si sommano le armoniche contenute nel segnale con quelle generate dalle elettroniche e diffusori.
Quando ricadono nella medesima posizione spettrale si avverte un incremento del contenuto armonico.
Diverso invece quando il contenuto armonico viene alterato dalla distorsione da intermodulazione, quest'ultima incide maggiormente rispetto quella armonica perché ricade in una posizione disarmonica nel segnale.
A differenza della distorsione armonica (specie se di ordine pari) la distorsione da intermodulazione falsifica la timbrica.
A questo punto un sistema lineare non dovrebbe introdurre distorsione, o meglio, dovrebbe quantomeno limitarsi a produrne in quantità bassa e, possibilmente, inudibile.
Di contro se un sistema distorce e produce distorsione armonica, produrrà anche intermodulazione e, se questa risultasse abbastanza elevata a tal punto da mascherare il decay, sustain e release dello spettro armonico, anche la timbrica subirà una alterazione ben udibile.
Bisognerebbe fare una distinzione nel momento in cui si effettuano delle misure, generalmente le riviste applicano il concetto che vede l'analisi del segnale monodimensionale, come può essere una frequenza.
Per la timbrica serve un analisi multidimensionale esattamente per come è composto questo parametro, un parametro che ha la sua importanza in quanto rende molto meno distante la dfferenza tra uno strumento musicale vero e la relativa riproduzione dello stesso.
saluti, Tom
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MarioBon
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#17 Messaggio da MarioBon »

Immagine
In questa figura si vede un suono (nel tempo) con la distinzione di attacco, decadimento, mantenimento ed estinzione. Il timbro è determinato per la maggior parte da attacco, decadimento ed estinzione.
Se prendiamano una nota di pianoforte e la ascoltiamo a rovescio nel tempo, il suono che ne viene assomiglia ad una fisarmonica (perchè abbiamo scambiato un attacco "veloce" con un attacco "lento" e viceversa per l'estinzione) anche il modulo dello spettro è rimasto invariato.

Attacco, decadimento ed estinzione sono sensibili alle risonanze che li possono alterare (anche dell'ambiente). Il picco massimo può essere soggetto alla distorsione di forma (limitazione dinamica, compressione termica e meccanica). Durante la fase di mantenimento si misura la distorsione armonica e di intermodulazione (nelle loro componenti stazionarie).

Tutto quello che altera la "forma originale" del segnale nel tempo (che tecnicamente si chiama inviluppo) altera anche il timbro e lo spettro.

Se la distorsione fosse soltanto di tipo armonico e non ci fosse intermodulazione si otterrebe solo una alterazione del timbro. Purtroppo, con segnali non perfettamente sinusoidali, quando è presente distorsione armonica è sempre presente anche l'intermodulazione che ha prima di tutto un effetto mascherante (nasconde i "dettagli").

http://www.mariobon.com/Glossario/ADSR.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/Timbro.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/___Di ... e_tipi.htm
http://www.mariobon.com/Glossario/DISTORSIONE.HTM
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ermes
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#18 Messaggio da ermes »

Uno dei miei ricordi degli anni del conservatorio è che il timbro di un corno e quello di un pianoforte , sono quasi indistinguibili , eccezion fatta per il trasitorio di attacco. Non ricordo più in verità dove lessi questa cosa .
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LLLLeonardo
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#19 Messaggio da LLLLeonardo »

Sembra un po' strano che un fiato e uno strumento a corda abbiano qualche similitudine timbrica.
ermes
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Re: Misure ottime, misure che suonano e non suonano...

#20 Messaggio da ermes »

Si, lo so, sembra strano. Qui un altro scritto che per0' lo conferma:
http://www.mineman.org/fisica/acustica/musica.htm
Dove parla per l'appunto del transitorio d'attacco
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