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...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 11/04/2019, 12:56
da MarioBon
... è maggiore di quella prodotta da un woofer "piccolo"?

Intendiamoci su cosa significa "grande" e "piccolo":
- i woofer "piccoli" hanno diametro fino a 10 pollici
- i woofer da 10 pollici fanno da spartiacque
- i woofer "grandi" hanno diametro maggiore di 10 pollici.

Il termine inglese EMF (Electro Motive Force) o forza elettromotrice si misura ai capi di un circuito aperto (senza carico).
Una forza controelettromotrice (BackEMF) è una forza elettromotrice che si oppone ad una forza elettromotrice.
Quindi, a rigore, la forza controelettromotrice è quella che si misura ai morsetti di un altoparlante quando non è collegato e il diaframma viene mosso da una forza esterna (per esempio con una mano o per effetto microfonico).

L'altoparlante è un dispositivo "reversibile" :
- se si applica una tensione ai morsetti il cono si muove
- se si muove il cono appare una tensione ai morsetti.
In sostanza un woofer funziona anche come microfono e il suo diaframma può essere posto in moto anche dalle variazioni di pressione presenti nell' ambiente.
La cosa si misura facilmente:
- prendete in diffusore e staccatelo dall'amplificatore.
- collegate il diffusore all'ingresso di un oscilloscopio (o di un analizzatore di spettro)
- fate suonare musica con l'altro diffusore
- osservate il segnale sull'oscilloscopio.
Quello che vedete è stato "raccolto" grazie all'effetto microfonico degli altoparlanti. Più i diffusori sono lontani uno dall'altra tanto minore sarà il segnale raccolto.

In base alle definizioni quando un altoparlante è collegato all'amplificatore non si dovrebbe parlare di forza controelettromotrice ma semplicemente di tensione (prodotta dal moto del diaframma).

Per non fare confusione continuiamo pure a chiamare backEMF questa tensione.

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 11/04/2019, 13:18
da MarioBon
E' opinione comune che i woofer "grandi" producano una BackEMF maggiore dei woofer piccoli.
Dato che la BackEMF è pari al prodotto della velocità del diaframma per il fattore BL viene spontaneo pensare che un altparlante con BL=20 produca più BackEMF di un altoparlante con BL=6.
In certe codizioni questo succede ma i confronti vanno sempre fatti a parità di SPL prodotto e qui vengono le sorprese come si vede nella figura qui sotto:
Immagine
Infatti, a parità di SPL un woofer piccolo deve spostarsi di più per muovere la stessa quantità d'aria di un woofer grande e quindi deve farlo a velocità maggiore.

Ne segue che i woofer "grandi" non richiedono, a parità di SPL, amplificatori particolarmente potenti (anche perchè in genere sono più efficienti dei "woofer piccoli") e non è quindi questo il motivo per non pilotarli con amplificatori a valvole (un buon motivo potrebbe essere il fattore di smorzamento basso).

Se invece valutiamo la BackEMF di due woofer a parità di velocità del diaframma, quello con il BL maggiore ne produrrà di più.

La BackEMF non esiste solo nei woofer ma per tutti gli altoparlanti dinamici midrange e tweeter compresi (in misura proporzionale al BL ed alla velocità del diaframma).

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 16/06/2019, 12:14
da mariorossi186
Innanzitutto Buongiorno a tutti
Alcuni dicono che la backEMF potrebbe essere nociva nel contesto generale di chi cerca un buon suono .
La si potrebbe eliminare o minimizzare a prescindere ponendo un diodo tra uscita + e - dell'ampli finale ?

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 16/06/2019, 13:12
da Polin
mariorossi186 ha scritto:
La si potrebbe eliminare o minimizzare a prescindere ponendo un diodo tra uscita + e - dell'ampli finale ?
Se vuoi friggere lo stadio finale...

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 16/06/2019, 14:36
da mariorossi186
nella zobel , in serie a condensatore e resistenza verso massa o OUT -

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 16/06/2019, 17:10
da MarioBon
La rete di Zobel è una compensazione posta in parallelo all'uscita di un aplificatore. Lo scopo è ridurre il guadagno alle alte frequenze per garantire la stabilità su certi tipi di carico.
Potrebbero anche esserci situazioni specifiche in cui non serve quindi si può provare a toglierla ma senza sostituirla con altro.
http://www.mariobon.com/Glossario/___Am ... ete_di.htm

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 16/06/2019, 17:26
da MarioBon
Polin ha scritto:
mariorossi186 ha scritto:
La si potrebbe eliminare o minimizzare a prescindere ponendo un diodo tra uscita + e - dell'ampli finale ?
Se vuoi friggere lo stadio finale...
In un amplificatore è abbastanza normale trovare due diodi collegati tra l'uscita e l'alimentazione positiva e tra l'uscita e l'alimentazione negativa. Tali diodi sono connessi in modo da entrare in conduzione quando la tensione di uscita supera la tensione di alimentazione (positiva o negativa).
Si tratta di una protezione che impedisce alla tensione di uscita di superare la tensione di alimentazione e contropolarizzare i dispositivi di uscita.
Non è escluso che l'altoparlante possa produrre una tensione maggiore della tensione di alimentazione dell'amplificatore (ma potrebbe non accadere mai).

In linea di massima un amplificatore non è fatto per ricevere corrente che entri dalla sua uscita.
Quando questo succede in un amplificatore non retrozionato come minimo si altera la polarizzazione dei finali, quando avviene in un amplificatore retroazonato la retroazione tenta di annullarne l'effetto ma, così facendo l'amplificatore deve comunque produrre una corrente uguale e contraria.
Quindi bene non fa. Poi dipende anche da quanta corrente entra.

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 17/06/2019, 9:46
da mariorossi186
ero convinto di aver letto da qualche parte che si poteva minimizzare il fenomeno delle backEMF con un piccolo artifizio tramite diodo , ma non ricordo bene

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 17/06/2019, 9:57
da MarioBon
Questo è un ramo dello stadio di uscita di un amplificatore AM Audio:
Immagine
Il diodo è indicato dalla freccia. Quando la tensione di uscita supera di circa 0.6 volt la tensione di alimentazione il diodo entra in conduzione e impedisce alla tensione di uscita di contropolarizzare i MOSFET. Non tutti gli amplificatore lo hanno. Altri diodi non saprei deve metterli.
Come effetto collaterale aggiunge una piccola capacità in parallelo al carico quindi bisogna tenerne conto per la stabilità.

Re: ...la backEMF prodotta da un woofer "grande"...

Inviato: 17/06/2019, 11:48
da MarioBon
Immagine
questo è un altro esempio (Citation) dove i diodi contropolarizzati sono collegati tra collettore ed emettitote dei transistor finali.
D4 con Q8 provvede alla compensazione termica. D3 con R10 ed il condensatore da 50uF funzionano come ulteriore filtro per la tensione di alimentazione della coppia differenziale di ingresso.