I mobili dei diffusori acustici....

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MarioBon
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Re: I mobili dei diffusori acustici....

#41 Messaggio da MarioBon »

Bergamotto ha scritto:visto che non sono messe alla rinfusa spiega perché io non ci arrivo :(

oltre che messe alla rinfusa secondo me anche il principio, accostato ad un diffusore, non ha alcun senso, sono altri i veri accordi modulabili e Mario li conosce molto bene
ripeto per me mero specchio commerciale, come già detto sono pochi oggi quelli che fanno le cose serie e per bene: Opera è uno di questi e mi stupisco di Mario che ci ha visto qualcosa di buono in quella roba con le corde
Calma, ho detto e ripetuto che quella soluzione non rientra tra quelle che condivido. Ho anche detto che, piuttosto che acquistare un diffusore accordato di produzione estera con accordatura "fissa" è meglio acquistarne uno italiano con accordatura variabile (almeno è più flessibile). In Italiano "alla rinfusa" significa "in disordine" e tutto si può dire tranne che le corde siano disordinate.
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Felix
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Re: I mobili dei diffusori acustici....

#42 Messaggio da Felix »

Bergamotto ha scritto:che non hanno certo l'intenzione di accordare il sistema come nel caso trattato
Giusto, ma vibrando ne influenzano ugualmente il suono...
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Bergamotto
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Re: I mobili dei diffusori acustici....

#43 Messaggio da Bergamotto »

MarioBon ha scritto:Calma, ho detto e ripetuto che quella soluzione non rientra tra quelle che condivido. Ho anche detto che, piuttosto che acquistare un diffusore accordato di produzione estera con accordatura "fissa" è meglio acquistarne uno italiano con accordatura variabile (almeno è più flessibile). In Italiano "alla rinfusa" significa "in disordine" e tutto si può dire tranne che le corde siano disordinate.
mi esprimo meglio:...proprio a casaccio...
scusate ma credo che dietro quelle corde non ci sia nulla, per me sono per puro fattore estetico che poi è stato giustificato dall'"accordo".
se magari qualcuno mi smentisce con argomentazioni tecniche.
come ho detto oggi nel mondo audio le cose serie sono davvero ridotte al minimo (unison e opera sono trà questi), cerchiamo di non giustificare tutto solo perchè diverso e da adito ad interpretazioni libere.
sempre secondo me, sia chiaro
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superdeath1978
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Re: I mobili dei diffusori acustici....

#44 Messaggio da superdeath1978 »

ouragan66 ha scritto:
Grisulea ha scritto:
ouragan66 ha scritto:Solitamente e sempre più spesso si vedono rinforzi interni formati da tavole enormi comunicanti con aree più o meno grandi , sia per box di sub che woofer che medio-bassi e medi...
Secondo me danno solo problemi di risonanze e riflessioni che si ripercuotono direttamente sulla parte posteriore della membrana.
Quando hai rinforzato le tavole con delle mezzerie e colleghi , anche più volte , fra loro le pareti laterali , il frontale con il posteriore e le pareti inferiore e superiore basta e avanza.
Quando vedo un diffusore con tutti quei setti...
mi chiedo il perché.
Forse perché sembra , che dietro a tutto quel lavoro di rinforzo , ci sia un'accurata progettazione...
ma secondo me , solitamente , è solo un " guardate come sono bravo a incollare tutti questi bellissimi rinforzi " .
Stefano, personalmente prima di un commento del genere avrei atteso i calcoli di Mario Bon. Che si vedano in giro rinforzi mi pare chiaro e se qualcuno ancora oggi gioca con le tavolette risonanti, fatti suoi. Che creino risonanze è possibile, che creino riflessioni invece, non più di un normale diffusore, come vedi il woofer gli sta di lato no di fronte. Sicuramente molte riflessioni in meno e meno concentrate di un diffusore a triangolo che, probabilmente, rispedisce tutto indietro del mittente, non ti pare? La frase “come son bravo ad incollare” mi offende. Primo perché son capaci tutti, secondo perché quella cassa nasce con un preciso scopo, la possibilità di verificare le prestazioni di un grande woofer pro in cassa chiusa. Dietro non c'è un'accurata progettazione, ma accuratissima. L'unico appunto che gli si poteva fare è il particolare sviluppo dimensionale, poco profondo. Sono fatti per stare n un punto particolare ed altezza e larghezza dovevano essere quelle. Ora fare una cassa del genere non è subito fatto. Se non va bene che fai? La butti? No, la fai in modo che possa velocemente essere modificata. Ed arriviamo ai setti. Da un punto di vista dei rinforzi che funzionino non si discute nemmeno. Quel mobile è sordissimo nonostante lo spessore relativamente basso, solo 25 mm (in media vedo spessori superiori) ed è quindo ancora gestibile come peso da una sola persona. Vista la sproporzione del mobile il loro uso fraziona le cavità ed è un vantaggio. Inoltre con un semplice inserto ad L o normale permette di ridurre il volume di 40 od 80 litri. Inoltre essendo cassa chiusa è quasi pieno di assorbente. Tutte le risonanze dei sub volumi sono fuori banda di utilizzo sia considerandole chiuse che simil reflex. Quando calcolai la possibilità di risonanze tipo reflex che Mario situa attorno ai 140 hz le stimai tra i 120 ed i 160 perché è difficile stabilire il setto centrale arretrato quanto faccia vedere come volume. In ogni caso al sub tagliato tra i 70 e gli 80 Hz a 48 Db/oct non gliene avrebbe fregato un piffero. Il posizionamento ad angolo infine, nel mio caso, rispetto al punto di ascolto carica almeno 15 Db a 20 Hz sfruttabili per estendere la risposta fino dove la cassa chiusa non avrebbe potuto arrivare. Si può fare di meglio? Non so, di certo credo di aver lasciato gran poco al caso, ma non si può sapere tutto. Il reflex va meglio? Di nuovo non so, a Natale provo a rimetterlo. Se mi convince i due cassoni, con opportune modifiche, diventeranno due risuonatori centrati alle due frequenze critiche del mio ambiente. Se non è accurata progettazione questa........mi pare proprio di aver pensato a tutto.
Forse non mi sono spiegato bene...
io parlavo in generale e non direttamente del tuo manufatto.
Se vuoi invece parlare del tuo manufatto...
la posizione del woofer , a frequenze da sub , non è importante rispetto alla posizione delle tavole di rinforzo...
mentre se si taglia più in alto come woofer , 200-300hz , potrebbe diventare influente.
Non sapevo del tuo taglio a 70hz 48db/oct.
Poi non sapendo che la cassa fosse chiusa e piena di assorbente...
Ma a frequenze molto basse , si sa , che l'assorbente fa poco o niente...
infatti molti sub sono completamente vuoti.
Ma le risonanze dovute ai "condotti" che si creano con il modo di rinforzare i diffusori , non solo su i sub ma anche su coni che lavorano fino a frequenze di 1000-3000hz , che si vede da qualche anno , rispetto al quello più classico di puntellare le pareti opposte , ripeto mi sembra solo un esercizio di stile e sto parlando in GENERALE...
e fa aumentare inutilmente il peso del diffusore.
Tu invece critichi direttamente i miei sub a pianta triangolare...
sai dopo circa 40 anni che progetto diffusori , specialmente nel settore PRO , ho fatto centinaia di progetti e misure.
In primis la pianta triangolare è dovuta per avvicinare il più possibile il cono all'angolo...
senza fare l'enclosure ,che io chiamo a "sottiletta" , alto largo e poco profondo.
Avevo circa 15 anni e realizzai un doppio 18" RCF L18P200K proprio a sottiletta per avere la giusta altezza per installarci sopra un magnifico 12" RCF L12P110K caricato da una tromba dritta...
logicamente il mobile era diviso in 2 volumi per i due 18" e quindi le proporzioni erano più adeguate...
ma i problemi me li ritrovavo misurando il modulo dell'impedenza , l'estrema vicinanza del retro del woofer alla tavola posteriore creava delle risonanze che con gli strumenti che usavo allora non si riuscivano a notare nella risposta in frequenza , ma all'ascolto erano evidenti.
Poi non so se tu hai mai misurato l'influenza di un box a pianta triangolare rispetto al classico a pianta rettangolare o quadrata...penso di no.
Secondo te , il mio 21" è tagliato a 60hz-48db/oct , l'influenza di avere alle spalle un ^ invece di un |_| che differenza può fare ?
Come hai descritto il tuo progetto , sicuramente c'è stata un'accurata progettazione ed hai pensato proprio a tutto.
Beato te...
io non sono quasi mai sicuro di niente.
condivido in pieno (e come te anch'io da quando avevo 15 anni costruisco diffusori....) non si finisce mai di imparare e molte "certezze" costruttive/acustiche/elettriche svaniscono come le mode del momento... mai essere troppo sicuri di se stessi :o sbagliare aiuta a migliorarsi :)
Marco Chiarini
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superdeath1978
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Re: I mobili dei diffusori acustici....

#45 Messaggio da superdeath1978 »

io ho ascoltato qualche anno fa a sintonie a Lanciano le bosendorfer (quella dei pianoforti) e avevano questa caratteristica di "risuonare" o meglio essere accordati, ricordo che mise l'album dei pearl jam Ten che notoriamente non è un album "audiophile" penso come provocazione, e me piacque la riproduzione di questo album (che adoro) inciso non benissimo ed un po piatto per gli standard di CD classica/jazz visto che è un genere rock/alternative; personalmente non acquisterei per un solo genere musicale ma valuterei un prodotto più versatile
Marco Chiarini
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