Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

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Ligo
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#71 Messaggio da Ligo »

TomCapraro ha scritto:Fabio, per renderti conto del punto in cui ti trovi con la correzione, dovresti osservare l'intero set di misure con entrambi i canali e il DRC attivo.
Quindi creare un impulso di verifica e man mano incrementare l'incidenza della correzione confrontando i risultati.
Si arriva sempre in un punto in cui da un miglioramento progressivo si comincia ad intravedere un possibile peggioramento.
Questo aldilà del guadagno, perché a parità di gain l'impiego di una finestra MP ed EP maggiormente incidente cambia sensibilmente l'inviluppo, a cominciare dalle basse e mediobasse frequenze.
Ovviamente a tutto c'è un compromesso, anche di natura soggettiva del tipo: a me piace cosi e basta.
È quello che pensavo di fare quando troverò il momento giusto, ora con la nuova versione di REW è semplice e veloce, ma mi sfugge il motivo per il quale utilizzare entrambi i canali.
Ad esempio, che informazione mi dà la ETC con i due canali in funzione, o lo step?
Io di solito faccio la verifica della rif con i due canali.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.

Ciao. Fabio
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TomCapraro
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#72 Messaggio da TomCapraro »

Ligo ha scritto:
TomCapraro ha scritto:Fabio, per renderti conto del punto in cui ti trovi con la correzione, dovresti osservare l'intero set di misure con entrambi i canali e il DRC attivo.
Quindi creare un impulso di verifica e man mano incrementare l'incidenza della correzione confrontando i risultati.
Si arriva sempre in un punto in cui da un miglioramento progressivo si comincia ad intravedere un possibile peggioramento.
Questo aldilà del guadagno, perché a parità di gain l'impiego di una finestra MP ed EP maggiormente incidente cambia sensibilmente l'inviluppo, a cominciare dalle basse e mediobasse frequenze.
Ovviamente a tutto c'è un compromesso, anche di natura soggettiva del tipo: a me piace cosi e basta.
È quello che pensavo di fare quando troverò il momento giusto, ora con la nuova versione di REW è semplice e veloce, ma mi sfugge il motivo per il quale utilizzare entrambi i canali.
Ad esempio, che informazione mi dà la ETC con i due canali in funzione, o lo step?
Io di solito faccio la verifica della rif con i due canali.
Con entrambi i canali in funzione "vedi" eventuali ed ulteriori residui che possono scaturire per altre interferenze acustiche date dalla somma degli stessi.
Se tutto è perfettamente simmetrico accade in modo meno frequente, ma se il posizionamento + gli oggetti che compongono la sala presentano asimmetrie, i responsi tra la misura di un solo canale e con i due in funzione può riservare sorprese sia costruttive che distruttive.
Tu pensa che da un amico con i due canali in funzione si autocompensava uno squilibrio dato da un buco e una esaltazione.
Ogni situazione acustica è a se stante e, intrinsecamente, aperta a "vari scenari".
Personalmente a correzione avvenuta ho sempre consigliato di dare un occhiata con i due diffusori in funzione.
saluti, Tom
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#73 Messaggio da Dindy »

Ligo ha scritto: ...Lo farò senz'altro, mi serve un po' di tempo perché ne ho poco e alla fine preferisco dedicarlo ad ascoltare musica...
Le porgo i miei elogi.
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#74 Messaggio da TeoMarini »

Flavio ha scritto:@ TeoMarini

La nuova versione 2.0 di Dirac Live per Windows dovrebbe essere disponibile entro un mese.. e sì, quelle istruzioni dovrebbero essere ancora valide.
Buona Domenica a tutti, Flavio
Grazie! ;)
Buona Domenica anche a te! :)
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#75 Messaggio da il Carletto »

... e per la versione Mac?
Carlo da Firenze
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#76 Messaggio da Ligo »

TomCapraro ha scritto:
Ligo ha scritto:
TomCapraro ha scritto:Fabio, per renderti conto del punto in cui ti trovi con la correzione, dovresti osservare l'intero set di misure con entrambi i canali e il DRC attivo.
Quindi creare un impulso di verifica e man mano incrementare l'incidenza della correzione confrontando i risultati.
Si arriva sempre in un punto in cui da un miglioramento progressivo si comincia ad intravedere un possibile peggioramento.
Questo aldilà del guadagno, perché a parità di gain l'impiego di una finestra MP ed EP maggiormente incidente cambia sensibilmente l'inviluppo, a cominciare dalle basse e mediobasse frequenze.
Ovviamente a tutto c'è un compromesso, anche di natura soggettiva del tipo: a me piace cosi e basta.
È quello che pensavo di fare quando troverò il momento giusto, ora con la nuova versione di REW è semplice e veloce, ma mi sfugge il motivo per il quale utilizzare entrambi i canali.
Ad esempio, che informazione mi dà la ETC con i due canali in funzione, o lo step?
Io di solito faccio la verifica della rif con i due canali.
Con entrambi i canali in funzione "vedi" eventuali ed ulteriori residui che possono scaturire per altre interferenze acustiche date dalla somma degli stessi.
Se tutto è perfettamente simmetrico accade in modo meno frequente, ma se il posizionamento + gli oggetti che compongono la sala presentano asimmetrie, i responsi tra la misura di un solo canale e con i due in funzione può riservare sorprese sia costruttive che distruttive.
Tu pensa che da un amico con i due canali in funzione si autocompensava uno squilibrio dato da un buco e una esaltazione.
Ogni situazione acustica è a se stante e, intrinsecamente, aperta a "vari scenari".
Personalmente a correzione avvenuta ho sempre consigliato di dare un occhiata con i due diffusori in funzione.
Sono d'accordo per quanto riguarda la rif, e difatti faccio sempre un'acquisizione a due canali con i filtri attivi per controllare che non si verifichino eccessive cancellazioni di fase, ma non vedo come interpretare altri grafici, quali ad esempio la etc, con i due canali in funzione.
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#77 Messaggio da MarioBon »

Il problema non è interpretarli ma ottenere una misura credibile: basta che il microfono non sia esattamente alla stessa distanza tra i diffusori (o anche una assimmetria nell'ambiente) e le cose si complicano. Il microfono è uno, le orecchie sono due e ricevono (a destra e a sinistra) segnali diversi. Da qui viene la difficoltà (generale) di correlare le misure all'ascolto e infatti le misure si fanno su un diffusore alla volta (cercando di minimizzare la differenza tra i due canali).
Per fortuna DRC e Dirac operano su una area di una certa larghezza.
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#78 Messaggio da TomCapraro »

Ligo ha scritto:Sono d'accordo per quanto riguarda la rif, e difatti faccio sempre un'acquisizione a due canali con i filtri attivi per controllare che non si verifichino eccessive cancellazioni di fase, ma non vedo come interpretare altri grafici, quali ad esempio la etc, con i due canali in funzione.
Esattamente rispetto a come la interpreti per un singolo canale*.
In fondo la gamma di frequenze in cui maggiormente possono verificarsi ulteriori interferenze è quella relativa alla frequenza di Schroeder, per il resto, sul campo diffuso, il DRC mette una grande pezza sulla simmetria della risposta in frequenza, qui non essendoci gli stessi problemi relativi alla zona in cui dominano i modi della stanza, non troveresti grandi differenze.

*REW consente di filtrare la banda, ergo, partendo dalle frequenze piu basse potrai osservare i vari miglioramenti/peggioramenti introdotti a seguito dell'incremento della correzione.
In questo modo "isoli" la zona di Schroeder con quella del campo diffuso, cosa che nei vari impulsi non riesci a discernere in modo selettivo.
Per esperienza, curando al massimo entro la zona di Schroeder, non ti rimane che scegliere una curva in frequenza che a te risulta tonalmente gradita, per il resto otterrai la massima (aggiungo massima possibile) articolazione ed intelligibilità alle basse/mediobasse.
saluti, Tom
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#79 Messaggio da Flavio »

il Carletto ha scritto:... e per la versione Mac?
soon after :D
Warning: I miei posts possono essere di parte anche se in buona fede.. io lavoro per Dirac Research :-)
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Ligo
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Re: Equalizzazione: tecniche a confronto

#80 Messaggio da Ligo »

TomCapraro ha scritto:
Ligo ha scritto:Sono d'accordo per quanto riguarda la rif, e difatti faccio sempre un'acquisizione a due canali con i filtri attivi per controllare che non si verifichino eccessive cancellazioni di fase, ma non vedo come interpretare altri grafici, quali ad esempio la etc, con i due canali in funzione.
Esattamente rispetto a come la interpreti per un singolo canale*.
In fondo la gamma di frequenze in cui maggiormente possono verificarsi ulteriori interferenze è quella relativa alla frequenza di Schroeder, per il resto, sul campo diffuso, il DRC mette una grande pezza sulla simmetria della risposta in frequenza, qui non essendoci gli stessi problemi relativi alla zona in cui dominano i modi della stanza, non troveresti grandi differenze.

*REW consente di filtrare la banda, ergo, partendo dalle frequenze piu basse potrai osservare i vari miglioramenti/peggioramenti introdotti a seguito dell'incremento della correzione.
In questo modo "isoli" la zona di Schroeder con quella del campo diffuso, cosa che nei vari impulsi non riesci a discernere in modo selettivo.
Per esperienza, curando al massimo entro la zona di Schroeder, non ti rimane che scegliere una curva in frequenza che a te risulta tonalmente gradita, per il resto otterrai la massima (aggiungo massima possibile) articolazione ed intelligibilità alle basse/mediobasse.
Ok, grazie.
In questo universo ogni oggetto ordinale o è una banana o non è una banana.

Ciao. Fabio
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