Quando i fili sono affiancati si usa fare una cosa di questo genere:
cioè si prende un filo sì e un no. In questo modo si riduce la superficie della spira che si forma tra il filo di andata ed il filo di ritorno riducendo così l'induttanza.
Se i fili sono quattro (due rossi e due neri) si potrebbe twistare un nero ed un rosso e poi twistarli ancora assieme all'altra coppia.
Va però notato che, se diminuisce l'induttanza L del cavo, la capacità C deve aumentare. Infatti:
Questo spiega anche perchè la velocità di propagazione nei cavi viene espressa come scritture tipo "0.68c" che significa 68% della velocità della luce (c). Più la costante dielettrica si approssima a uno più il cavo è "veloce" (nel senso che la velocità del segnale al suo interno è più alta).
La costante dielettrica e la pearmibiltà magnetica del dielettrico non cambiano con la twistatura o con la cordatura (dipendono dal materiale interposto tra i conduttori e non da come sono attorcigliati tra loro) quindi la velocità di propagazione lungo il cavo non cambia. Se la velocità non cambia è evidente che diminuendo L, C deve crescere nella stessa misura.
In sostanza se la cordatura diminuisce l'induttanza di 10 volte, la capacità cresce di 10 volte.
Con un diffusore dotato di un tweeter dinamico, l'induttanza ha un effetto molto relativo (perchè quella propria del tweeter è ben maggiore) mentre la capacità potrebbe infastidire l'amplificatore (riduce il quadagno ad anello aperto alle frequenze alte e potrebbe anche far oscillare l'amplificatore specie se molto controreazionato).
Alle volte combiando un cavo si sente un suono più "lucido" (o aperto o brillante) nel 99% dei casi non è merito del cavo ma l'effetto che il cavo ha sulla risposta in frequenza dell'ampli all'estremo alto della banda (ultima ottava tra 10 e 20kHz).
Con un diffusore elettrostatico è l'induttanza che potrebbe dar luogo ad un circuito risonante quindi, in questo caso è preferibile un cavo a bassa induttanza (tanto l'amplificatore deve già fare la sua fatica per pilotare il carico capacitivo dell'elettrostatico, un po' in più non fa differenza). L'impedenza di un elettrostatico alle alte frequenza è paragonabile ad un condensatore con in serie una resistenza (ho misurato 47uF+0.5 ohm qualche frazione di nanoFarad non fa tanta differenza).
I cavi più "veloci" sono i migliori non perchè il segnale "arriva prima" a destinazione ma perchè la massima velocità si ottine rendendo contemporaneamente minime sia L che C. Quindi un cavo veloce presenta la minima induttanza e anche la minima capacità.
Preso come riferimento un cavo coassiale RG58 (velocità di propagazione = 0.68c)
i cavi con velocità > 0.68c sono "veloci"
i cavi con velocità < 0.68c sono "lenti"
In commercio non è difficile trovare cavi con velocità di 0.82c.
Il PVC, come dielettrico non va bene per almeno tre ragioni:
- la costante dielettrica è alta
- la costante dielettrica varia con la frequenza
- il PVC è piezielettrico.
Prima ancora di pensare come twistare i cavi ci si dovrebbe preoccupare che non siano di PVC.