Polin ha scritto: ↑26/06/2020, 20:04
Basterebbe l'uso di una tenda per non costringere chi ascolta a subire un'alterazione della concentrazione a causa della mancanza dell'apporto visivo (cosa che non darebbe fastidio ad un non vedente).
Inoltre la percezione tattile nell'intorno delle frequenze basse e medio-basse sarebbe comunque sempre coinvolta,quindi si contempla una "percezione" aggiuntiva svincolata in parte dall'apparato uditivo,il tutto è unito anche alla capacità di sintesi che viene a posteriori!
Per la tenda sono d'accordo, ma non risolve i problemi della commutazione rapida...visto che la nostra memoria ricorda dettagli fini per meno di 2 secondi.
Per le basse e mediobasse frequenze il problema non si pone molto, in special modo quando le differenze sono nulle o sottili.
Sul macroscopico i giudizi assumerebbero una maggiore uniformità.
Polin ha scritto: ↑26/06/2020, 20:04
A mio parere,benchè questa tipologia d'indagine sia ampiamente condivisa,può presentare alcune pecche non del tutto risolvibili come ad esempio la problematica della commutazione tra i vari elementi da esaminare. Inoltre comprovare oggettivamente una serie di parei soggettivi,per quanto conformi, appare come un'aporia.
Con quel tipo di test (tenda e numero X di ascoltatori) ne verrebbe fuori un pastone fuorviante.
La soluzione esiste, e funziona alla grande...!!!
Poniamo che si debba verificare l'apporto di un cavo (rispetto ad un altro) alimentazione.
1) si collega il
primo cavo e si acquisisce il segnale elettrico che sopraggiunge ai diffusori e lo si digitalizza ad alta risoluzione. (si salva e si rinomina come file A)
2) si collega il
secondo cavo e si acquisisce il segnale elettrico che sopraggiunge ai diffusori e lo si digitalizza ad alta risoluzione. (si salva e si rinomina come file B)
3) si fa svolgere un test ABX ad ogni singolo ascoltatore, libero di commutare con i tempi a suo piacimento (senza forzature)
4) ogni ascoltatore fornirà un determinato "protocollo di indagine" poichè alcuni potrebbero superare il test ABX e altri no.
5) i tester che non superano la prova verranno "scartati" come si fa per le eliminatorie di Champions League.
6) i tester ancora in gioco ripeteranno l'ascolto ABX e ognuno di loro (separatamente) dovrà apportare un giudizio scritto, senza vedere cosa scrivono gli altri, per poi verificarne la congruenza.
p.s il problema NON si pone nel caso in cui fosse un solo ascoltatore a sottoporsi alla prova (se supera il test ABX con ripetibilità vuol dire che sente davvero...se invece non lo supera avrà trovato il suo limite)
Il problema non si porrebbe nemmeno se con opportune misurazioni i segnali risultassero identici in tutto e per tutto.
Dunque possiamo studiare e osservare un fenomeno,
se presente, anche in minima parte...sia con gruppi di ascoltatori...sia singolarmente.