i cavi sono tutti uguali?

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TomCapraro
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#31 Messaggio da TomCapraro »

Aladin ha scritto:
MarioBon ha scritto:
... essendo il percepito funzione delle percezioni precedenti, capita che si "percepiscano" anche cose cui non corrisponde alcuno stimolo (sentiamo quello che vogliamo sentire).
E' vero soprattutto il contrario: sentiamo quello che ci interessa ascoltare dato che la percezione umana è per sua "natura" selettiva!
Un microfono da ripresa non fa questo!

Si...ma pare che si percepiscano "troppe cose" in assenza totale di variazione elettro-acustica
Queste possono scaturire da "esperienze pregresse" (o puro fantasticare)
saluti, Tom
NIMALONE65
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#32 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:
NIMALONE65 ha scritto:Vi è mai capitato ascoltando della musica , che vi venisse la così detta pelle d'oca.
Penso di sì .

Bene , che voi siate seduti a 2 metri o a 10 metri dalla sorgente , vi potrà capitare di avere ma pure di non avere la pelle d'oca .

Questa cosa ci dice due cose :
La prima che non necessariamente l'intensità della percezione è un discriminante perché ci sia la pelle d'oca .
Laeconda cosa che ci dice è che là dove si percepisce la pelle d'oca è ragionevole pensare che ci siano altri meccanismi esterni a. Quelli della meccanica percezione acustica intervenire .

Ora come può fare un sistema matematico a saper prevedere se ci sarà o meno attivazione di questi sistemi .

Sarebbe come saper prevedere di avere/ottenere o non avere enon ottenere il medesimo piacere facendo l'amore con la stessa donna .

Sono troppe le variabili intercorrenti tra percezione e sensazione , troppe per pensare che vedrò risolti questi enigmi da vivo .


Questo non è mai stato messo in dubbio, prevenire la "pelle d'oca" non è possibile...anche se...dopo aver sistemato molte cose tramite misure questo fenomeno sembra ripetersi molto più spesso (chissapperchè)

Poi, su alcuni individui è possibile far venire la pelle d'oca anche posizionando un legnetto sopra il davanzale della finestra, oppure invertendo il verso di un fusibile.
Nel primo caso c'è un azione che scaturisce da una reale condizione fisica (ottime misure)
Nel secondo caso c'è un azione che deriva da un aspettativa legata appunto ai meccanismi percettivi (azione pregressa che deriva da una diceria e dalla quale aspettarsi un palese miglioramento al cambiare del verso del fusibile)

Entrambe le condizioni però hanno provocato il "medesimo effetto" e hanno emozionato l'ascoltatore.

p.s per esperienza quasi quarantennale: un fenomeno fisico (opportunamente ottimizzato) mantiene una ragionevole costanza emozionale, mentre un fenomeno percettivo genera un emozione solitamente provvisoria.
Spesso per "rigenerare" l'emozione si ricorre alla sostituzione di componenti la cui azione fisica e nulla, quindi si spende per rigenerare le emozioni (vedi cavi e accessoristica esoterica)
Nel mio caso ho risolto tramite l'ottimizzazione estrema di alcuni parametri (fisici e misurabili) e da quel momento non ho più avuto la necessità di cambiare componenti...ops...di rigenerare emozioni.
Che giustamente è come dire che là dove non arriva la misura , ci si rifà all'esperienza .

Insomma che si utilizzi un metodo basato su misure o altro , resta l'esperienza intesa sia come singolo ascolto che in senso più lato a fare la reale differenza .

Io direi soprattutto che bisognerebbe sapere in primis come dovrebbe/potrebbe suonare un impianto , e ancor più di base , conoscere la musica e saperla ascoltare .

Colgo qui occasione per complimentarmi con Mario Bon per aver impostato il "glossario" .
Lo trovò assolutamente necessario per riuscire a comprendersi .
NIMALONE65
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#33 Messaggio da NIMALONE65 »

TomCapraro ha scritto:
Aladin ha scritto:
MarioBon ha scritto:
... essendo il percepito funzione delle percezioni precedenti, capita che si "percepiscano" anche cose cui non corrisponde alcuno stimolo (sentiamo quello che vogliamo sentire).
E' vero soprattutto il contrario: sentiamo quello che ci interessa ascoltare dato che la percezione umana è per sua "natura" selettiva!
Un microfono da ripresa non fa questo!

Si...ma pare che si percepiscano "troppe cose" in assenza totale di variazione elettro-acustica
Queste possono scaturire da "esperienze pregresse" (o puro fantasticare)
In assenza di una variazione , non significa che non vi sia un segnale.

Probabilmente il tutto dipende dal fatto di avere dei sistemi di rilevazione inadeguati ,cosa del tutto possibile in contesti ancora così oscuri .
NIMALONE65
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#34 Messaggio da NIMALONE65 »

Aladin ha scritto:
MarioBon ha scritto:
... essendo il percepito funzione delle percezioni precedenti, capita che si "percepiscano" anche cose cui non corrisponde alcuno stimolo (sentiamo quello che vogliamo sentire).
E' vero soprattutto il contrario: sentiamo quello che ci interessa ascoltare dato che la percezione umana è per sua "natura" selettiva!
Un microfono da ripresa non fa questo!
Ed è proprio nell'enorme selettività che possiede il nostro orecchio che dobbiamo confidare .
È un pregio non un difetto . Tutto sta a farne buon uso .
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TomCapraro
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#35 Messaggio da TomCapraro »

NIMALONE65 ha scritto:
Probabilmente il tutto dipende dal fatto di avere dei sistemi di rilevazione inadeguati ,cosa del tutto possibile in contesti ancora così oscuri .

Questo sarebbe vero se a fronte di una rilevazione comprovata --ad orecchio-- la misura non rilevasse nulla. (mai accaduto...almeno nei casi in esame con cui mi sono imbattuto)
Diciamo che è molto più inadeguato il metodo di audizione affinchè si possa comprovare di aver sentito veramente che dubitare delle presunte "inadeguatezze" sui sistemi di rilevazione (peraltro banali per misurare una ipotetica differenza tra due spezzoni di filo collegati ad un impianto di riproduzione)

Troppo facile (e inadeguato) "dire e/o sostenere" di aver sentito senza un preciso metodo di audizione che escluda la componente legata ad errori di percezione (che sono all'ordine del giorno)

Difatti nella stragrande maggioranza di casi (direi tutti) in assenza di variazioni alle misure (cavi compresi) in cieco nessuno ha mai potuto riconoscere quello che ""sente"" alla vista degli occhi.

La prova in cieco pare non sia accettata di buon gusto, quando invece ricopre la maggiorparte di studi scientifici, seri.
Senza un preciso metodo di audizione è inutile girarci attorno. (se si facesse...le misure otterrebbero tutti i riconoscimenti e le validazioni che meritano)
saluti, Tom
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#36 Messaggio da Auditor »

Considerazioni interessanti, e non ho dubbio che se ne discuterà ancora ed a lungo. Però siamo Off Topic, perchè non aprite una discussione apposita?
Nicola
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#37 Messaggio da MarioBon »

Aladin ha scritto:
MarioBon ha scritto:
... essendo il percepito funzione delle percezioni precedenti, capita che si "percepiscano" anche cose cui non corrisponde alcuno stimolo (sentiamo quello che vogliamo sentire).
E' vero soprattutto il contrario: sentiamo quello che ci interessa ascoltare dato che la percezione umana è per sua "natura" selettiva!
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A volte mi sembra di scrivere in arabo.
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Re: i cavi sono tutti uguali?

#38 Messaggio da MarioBon »

NIMALONE65 ha scritto:
MarioBon ha scritto: ......
Quindi:
- possiamo misurare gli stimoli (i segnali)
- gli stimoli sono noti (nel dettaglio)
- lo stesso stimolo produce sensazioni simili in individui diversi
basta ancora un passo (quello che complica le cose):
- se uno stimolo c'è ne potrà seguire una sensazione
- se uno stimolo non c'è è ragionevole pensare che non ci sarà nemmeno la sensazione
Questo sarebbe vero se l'uomo non fosse un sistema dotato di memoria ma, essendo il percepito funzione delle percezioni precedenti, capita che si "percepiscano" anche cose cui non corrisponde alcuno stimolo (sentiamo quello che vogliamo sentire).
In questo ci aiutano le misure che ci possono dire se uno stimolo è presente oppure no.
Detta così sembrerebbe tutto corretto .

Di fatti ci sono due falle :

1)Sicuramente sensazioni e percezioni nell''uomo sono contemporanee , un sistema ricostruito non lo potrà essere ,avrà sempre un tempo di latenza che al trascorrere del tempo si cumulerà e creerà una falsa ricostruzione

2) parlare di "ragionevole" rispetto l'uomo è assolutamente sbagliato , basta pensare come sia differente la percezione del dolore , della temperatura , ma pure l'efficacia di un semplice antibiotico che agisce su meccanismi assolutamente certi .
Ora può essere pure che il sistema suggerito sia perfetto è l'uomo difettoso , può essere pure che sia l'inverso , ma per certo le differenze tra uomo e sistema proposto permangono . .

È comunque un siffatto sistema , riferita ai sistemi audio , potrebbe essere valutabile solo rispetto a musica incisa/catalogata , non live, con tutti i limiti che un qualsivoglia sistema di registrazione comporta .
Se così non fosse , non si potrebbe neppure conoscere il segnale d'origine .
"ragionevole" si riferisce al fatto che esiste una relazione di causa ed effetto. Il percepito è un "effetto".
Se lo stimolo è stato discriminato la causa è "esterna".
Se lo stimolo non è discriminabile (quindi non c'è) allora la causa non può che essere "interna".
La causa c'è sempre.
Ho cercato in tutti i modi di tenere separati gli stimoli (misurabili) dal percepito ma evidentemente non mi sono spiegato abbastanza chiaramente. Quindi lo ripeto:
- possiamo misurare gli stimoli (i segnali)
- gli stimoli sono noti (nel dettaglio)
- lo stesso stimolo produce sensazioni simili in individui diversi.
qualcuno vuole contestare uno di questi tre punti?
Mario Bon http://www.mariobon.com
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